Leandro Lottici. Roma 2015. Visioni. Architetture per il Terzo Millennio

Leandro Lottici, Pluriuso viale Jonio
Dal 26 Novembre 2015 al 03 Dicembre 2015
Roma
Luogo: Micro Arti Visive Spazio Porta Mazzini
Indirizzo: viale Giuseppe Mazzini 1
Curatori: Paola Di Giammaria
Dopo l'anteprima al MAXXI e l'esposizione nel complesso museale dell' Ex Cartiera Latina a Roma si torna a parlare di architettura della Capitale. Dal 26 novembre al 3 dicembre negli spazi di Porta Mazzini in viale Giuseppe Mazzini 1 si svolgerà infatti la fase conclusiva della mostra di Leandro Lottici dal titolo "Roma 2015. Visioni. Architetture per il Terzo Millennio" a cura di Paola Di Giammaria.
Il finissage è organizzato dall'Associazione Michele Valori in collaborazione con il MAXXI Architettura e presentato da Hexagon Art Solutions, Micro Arti Visive, LM Gallery, con il patrocinio della Regione Lazio e dell' Ente Parco dell'Appia Antica e il contributo della fondazione Catel; L'evento sarà presentato da MICRO Arti Visive, recentemente associato a Plus Arte Puls con un pool di galleristi e curatori, e rientra in un articolato programma di esposizioni temporanee che Paola Valori dedica da diversi anni ai vari ambiti della ricerca e della sperimentazione artistica.
Questa fase finale dell'evento, così come l'anteprima al MAXXI, parafrasando le parole di Margherita Guccione direttrice del MAXXI Architettura, nascono dalla collaborazione tra il MAXXI e l'Associazione Michele Valori, al fine di valorizzare la cultura architettonica italiana, partendo dallo studio dell'opera di Michele Valori, grande architetto e urbanista, attivo a Roma nella seconda metà del Novecento, con l'intenzione di presentare al pubblico ricerche e spunti di riflessione sulla architettura contemporanea.
In occasione dell'opening inaugurale giovedì 26 novembre alle ore 18 sarà presente Palombi Editori che ne ha curato il catalogo e una degustazione di vini offerta da Casale del Giglio, sponsor dell'evento.
Le opere vogliono offrire una lettura della Roma del Terzo Millennio e agli architetti che ne sono stati protagonisti. Per ritrarre le opere architettoniche Leandro Lottici utilizza molti dei materiali con cui l'architetto le ha costruite come: catrame, malte cementizie, plastica, smalti industriali, pannelli isolanti e scaffali in metallo.
In tutto sono 20 le opere dedicate e ispirate a 8 grandi architetti: Saverio Busiri Vici, Santiago Calatrava, Massimiliano Fuksas, Zaha Hadid, Richard Meier, Renzo Piano, Paolo Portoghesi e Michele Valori.
Parte del ricavato dalla vendita delle opere sarà devoluto ad Architetti Senza Frontiere Italia Onlus, charity partner del progetto e membro della rete internazionale Architecture Sans Frontieres International.
"Questo progetto - afferma la curatrice Paola Di Giammaria - ci accompagna dentro una Roma poco conosciuta, moderna e contemporanea. Un percorso pittorico, quello di Leandro Lottici, che ci consente di riconoscere una Roma poco in vista. Senza entrare nel dibattito, sempre acceso, e che sembra quasi voler imporre una scelta tra le antiche vestigia e un contemporaneo spesso non compreso e accolto, questa mostra aspira ad accendere un riflettore sull'architettura realizzata a Roma dagli ultimi trent'anni circa del XX secolo fino ai nostri giorni. Palazzi, chiese e monumenti che hanno tenuto con il fiato sospeso, soprattutto i romani, nella salita verso la cima del millennio, invitando tutti a gettarsi a capofitto nel nuovo secolo".
Il finissage è organizzato dall'Associazione Michele Valori in collaborazione con il MAXXI Architettura e presentato da Hexagon Art Solutions, Micro Arti Visive, LM Gallery, con il patrocinio della Regione Lazio e dell' Ente Parco dell'Appia Antica e il contributo della fondazione Catel; L'evento sarà presentato da MICRO Arti Visive, recentemente associato a Plus Arte Puls con un pool di galleristi e curatori, e rientra in un articolato programma di esposizioni temporanee che Paola Valori dedica da diversi anni ai vari ambiti della ricerca e della sperimentazione artistica.
Questa fase finale dell'evento, così come l'anteprima al MAXXI, parafrasando le parole di Margherita Guccione direttrice del MAXXI Architettura, nascono dalla collaborazione tra il MAXXI e l'Associazione Michele Valori, al fine di valorizzare la cultura architettonica italiana, partendo dallo studio dell'opera di Michele Valori, grande architetto e urbanista, attivo a Roma nella seconda metà del Novecento, con l'intenzione di presentare al pubblico ricerche e spunti di riflessione sulla architettura contemporanea.
In occasione dell'opening inaugurale giovedì 26 novembre alle ore 18 sarà presente Palombi Editori che ne ha curato il catalogo e una degustazione di vini offerta da Casale del Giglio, sponsor dell'evento.
Le opere vogliono offrire una lettura della Roma del Terzo Millennio e agli architetti che ne sono stati protagonisti. Per ritrarre le opere architettoniche Leandro Lottici utilizza molti dei materiali con cui l'architetto le ha costruite come: catrame, malte cementizie, plastica, smalti industriali, pannelli isolanti e scaffali in metallo.
In tutto sono 20 le opere dedicate e ispirate a 8 grandi architetti: Saverio Busiri Vici, Santiago Calatrava, Massimiliano Fuksas, Zaha Hadid, Richard Meier, Renzo Piano, Paolo Portoghesi e Michele Valori.
Parte del ricavato dalla vendita delle opere sarà devoluto ad Architetti Senza Frontiere Italia Onlus, charity partner del progetto e membro della rete internazionale Architecture Sans Frontieres International.
"Questo progetto - afferma la curatrice Paola Di Giammaria - ci accompagna dentro una Roma poco conosciuta, moderna e contemporanea. Un percorso pittorico, quello di Leandro Lottici, che ci consente di riconoscere una Roma poco in vista. Senza entrare nel dibattito, sempre acceso, e che sembra quasi voler imporre una scelta tra le antiche vestigia e un contemporaneo spesso non compreso e accolto, questa mostra aspira ad accendere un riflettore sull'architettura realizzata a Roma dagli ultimi trent'anni circa del XX secolo fino ai nostri giorni. Palazzi, chiese e monumenti che hanno tenuto con il fiato sospeso, soprattutto i romani, nella salita verso la cima del millennio, invitando tutti a gettarsi a capofitto nel nuovo secolo".
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