LA CULTURA NON SI FERMA: LA STORIA “A MEMORIA D’UOMO” SECONDO L’ARCHIVIO DI STATO DI PIACENZA
![Archivio di Stato di Piacenza, cortile Archivio di Stato di Piacenza, cortile](http://www.arte.it/foto/600x450/ff/103647-piacenza.jpg)
© MiBACT | Archivio di Stato di Piacenza, cortile
Dal 21 Maggio 2020 al 30 Giugno 2020
Roma
Luogo: Canale YouTube MiBACT
Indirizzo: online
L’Archivio di Stato di Piacenza partecipa alla campagna “La cultura non si ferma” con il video “A memoria d’uomo” (https://www.youtube.com/watch?v=_B1lL5OTmQo ) pubblicato sul canale YouTube del Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo. Un documentario che, partendo dalle origini della città, ripercorre la storia fino ai nostri giorni, racconta l’evoluzione della raccolta documentaria e della sede che ospita l’istituto, il Monastero di Sant’Agostino.
È qui che sono oggi conservati i documenti dell’Archivio del Comune di Piacenza dal Medioevo al 1945 – tra i quali, ad esempio, il Registrum Magnum, il libro delle leggi e delle norme dei primi secoli dell’amministrazione – dei principati visconteo e sforzesco, della dominazione pontificia, le carte di epoca farnesiana e borbonica e quelle dell’epoca del Principato francese di Parma e Piacenza, dal 1802 al 1814. A questi si aggiungono gli archivi notarili di Piacenza e Bobbio, costituiti da oltre trentamila pezzi che registrano oltre sei secoli di attività, a partire dalla fine del XIII secolo, il catasto planimetrico realizzato sotto il ducato di Maria Luisa di Borbone, gli archivi degli Ospizi civili, i documenti dei personaggi illustri cittadini fino ai fascicoli del Provveditorato agli Studi sugli insegnanti dei primi decenni del Novecento. Per far conoscere al pubblico le competenze, le attività e i servizi al pubblico dell’Archivio di Stato, la telecamera mostra gli ambienti – i depositi, le scaffalature, la sala studio… -, gli uffici con il personale al lavoro nelle meticolose attività di conservazione, catalogazione, compilazione di inventari per rendere i documenti disponibili agli studiosi. Viene così raccontata l’offerta di attività didattica, con visite guidate, laboratori, percorsi di ricerca, destinati, in particolare, agli alunni delle scuole elementari e medie inferiori della città che, proprio in Archivio imparano l’importanza dell’ordine della catalogazione, il riconoscimento di simboli ricorrenti e perfino a porre sigilli di ceralacca come quelli di antiche pergamene.
Il video dell’’Archivio di Stato di Piacenza, così come quelli degli altri Istituti del Ministero, mostra non solo il patrimonio e ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il ‘backstage’ dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione e didattica.
Tutti i contributi vengono raccolti, oltre che sul canale YouTube del Mibact, nel data base complessivo consultabile sulla pagina La cultura non si ferma https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma, in continuo aggiornamento.
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