Idee Migranti II parte
Dal 11 Gennaio 2013 al 02 Aprile 2013
Roma
Luogo: Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico Luigi Pigorini
Indirizzo: piazza Guglielmo Marconi 14
Orari: 9-19.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 54952269
E-Mail info: s-mnpe.comunicazione@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.pigorini.beniculturali.it
La sezione “IDEE MIGRANTI” della mostra [S]oggetti migranti: dietro le cose le persone intende accogliere, nel periodo dell’esposizione (fino al 2 aprile 2013), le proposte di artisti, ricercatori, associazioni, centri di ricerca, ecc. che hanno partecipato al concorso lanciato dal Museo “Luigi Pigorini” nel luglio 2012.
“IDEE MIGRANTI” è un ampliamento della mostra [S]oggetti migranti e della sua missione: aprire gli spazi museali al dialogo tra diversi attori del territorio nazionale per rafforzare la vocazione del museo ad essere contenitore e catalizzatore di multivocalità, prospettive critiche, contaminazioni di linguaggi.
• Oueddna Finn (dove sono i nostri figli)? …Waiting news di Marzia Coronati, Giulia Fiocca, Elise Melot, Cristina Panicali, Lorenzo Romito (Stalker in collaborazione con Amisnet e con la partecipazione del Comitato a Tunisi dei familiari dispersi)
Installazione - Soppalco Oceania
Durante la Primavera Araba della Tunisia e a seguito dell’apertura straordinaria della frontiera, tra i primi di marzo fino al 5 aprile del 2011, più di ventitremila persone hanno lasciato il paese nordafricano a bordo di piccole barche di legno, verso il sogno europeo. Più di 236 di loro, partiti con 4 barconi, si sono perse completamente le tracce.
A un anno dalle partenze, di fronte ad un imbarazzante immobilismo istituzionale, i parenti dei dispersi si costituiscono in un comitato e insieme all’aiuto di pochi ma determinati attivisti, sia in Tunisia che in Italia, lavorano incessantemente per capire che fine abbiano fatto i loro figli.
L’installazione, realizzata con la partecipazione del Comitato dei familiari dei dispersi, vuole raccontare questa tragedia e dare voce alle famiglie dei ragazzi tunisini. Il lavoro nasce a Tunisi nel marzo 2012 da una collaborazione con i famigliari dei ragazzi dispersi, dalle visite ai lori quartieri di provenienza e dall’incontro con i ragazzi delle periferie di Tunisi, ancora pronti a partire.
• Volare per sopravvivere di Sofia Sebastianelli, Hamed Khawari, Paola Equizi, Viviana Petrucci, Federica Kent Fazi, Francesca Pacini (Dipartimento Studi Urbani - Università degli Studi Roma 3, ARPJ Tetto, Informadarte)
Installazione – Spazio Vetrata
Una rappresentazione del viaggio di persone che lasciano la loro terra senza portare nulla con sé, se non i propri ricordi e le proprie parole. Sette aquiloni si librano a metà altezza, ancorati alle pareti che rinviano a diversi luoghi, diverse origini. L’aquilone vola, si allontana, viaggia seguendo flussi d’aria che cullano e scuotono; è metafora del viaggio dei migranti afgani che “prendono il volo” verso mete lontane, ma sempre legati alla loro terra di provenienza.
L’aquilone fa parte del patrimonio culturale degli afgani: ciascun afgano è portatore di un sapere popolare, di una conoscenza che gli permette di rifondare una memoria collettiva ovunque approdi.
• Oscillazioni di Identità di Milena Barberis e Kikoko
Installazione – Spazio Vetrata
Un’interpretazione metaforica del concetto d’identità applicata alla persona umana, a partire dal recupero della valenza primaria dello sguardo e del suo potere discriminatorio. Un’immersione in un flusso di volti, in centinaia di “tessere d’identità” – realizzate dalla pittrice digitale Milena Barberis – a partire da un primo volto, da una prima identità, da cui le altre divergono per differenze minime. Nella disposizione lineare di tessere intervengono frammenti di libri, recanti scritte in “Afa”, “Pagine d’identità” e altri elementi, realizzati dall’artista togolese Kikoko.
Incontro-intervista, ore 17,00-18,30
• Immigrati in Italia: incontro con Salah Methnami a cura Marianna Salvioli (Académie Universitaire de Louvain)
Incontro-intervista – Sala conferenze
Incontro intervista con Salah Methnami corrispondente di Rainews24 e autore insieme a Mario Fortunato, di “Immigrato” (Theoria 1990), uno dei primi romanzi della letteratura della migrazione in italiano. L’esperienza personale dello scrittore, originario della Tunisia ma residente in Italia, che ha scelto l’italiano come lingua d’espressione, conduce a esplorare i riflessi cultuali e linguistici della migrazione.
L’incontro sarà occasione per gettare uno sguardo sulla “Primavera araba” e i suoi rapporti con la migrazione, da un punto di vista sociale e politico e rientra in una più ampia ricerca che Marianna Salvioli sta realizzando sulle migrazioni nell’ambito del programma europeo “Marie Curie Actions - Research Fellowship Programme”.
“IDEE MIGRANTI” è un ampliamento della mostra [S]oggetti migranti e della sua missione: aprire gli spazi museali al dialogo tra diversi attori del territorio nazionale per rafforzare la vocazione del museo ad essere contenitore e catalizzatore di multivocalità, prospettive critiche, contaminazioni di linguaggi.
• Oueddna Finn (dove sono i nostri figli)? …Waiting news di Marzia Coronati, Giulia Fiocca, Elise Melot, Cristina Panicali, Lorenzo Romito (Stalker in collaborazione con Amisnet e con la partecipazione del Comitato a Tunisi dei familiari dispersi)
Installazione - Soppalco Oceania
Durante la Primavera Araba della Tunisia e a seguito dell’apertura straordinaria della frontiera, tra i primi di marzo fino al 5 aprile del 2011, più di ventitremila persone hanno lasciato il paese nordafricano a bordo di piccole barche di legno, verso il sogno europeo. Più di 236 di loro, partiti con 4 barconi, si sono perse completamente le tracce.
A un anno dalle partenze, di fronte ad un imbarazzante immobilismo istituzionale, i parenti dei dispersi si costituiscono in un comitato e insieme all’aiuto di pochi ma determinati attivisti, sia in Tunisia che in Italia, lavorano incessantemente per capire che fine abbiano fatto i loro figli.
L’installazione, realizzata con la partecipazione del Comitato dei familiari dei dispersi, vuole raccontare questa tragedia e dare voce alle famiglie dei ragazzi tunisini. Il lavoro nasce a Tunisi nel marzo 2012 da una collaborazione con i famigliari dei ragazzi dispersi, dalle visite ai lori quartieri di provenienza e dall’incontro con i ragazzi delle periferie di Tunisi, ancora pronti a partire.
• Volare per sopravvivere di Sofia Sebastianelli, Hamed Khawari, Paola Equizi, Viviana Petrucci, Federica Kent Fazi, Francesca Pacini (Dipartimento Studi Urbani - Università degli Studi Roma 3, ARPJ Tetto, Informadarte)
Installazione – Spazio Vetrata
Una rappresentazione del viaggio di persone che lasciano la loro terra senza portare nulla con sé, se non i propri ricordi e le proprie parole. Sette aquiloni si librano a metà altezza, ancorati alle pareti che rinviano a diversi luoghi, diverse origini. L’aquilone vola, si allontana, viaggia seguendo flussi d’aria che cullano e scuotono; è metafora del viaggio dei migranti afgani che “prendono il volo” verso mete lontane, ma sempre legati alla loro terra di provenienza.
L’aquilone fa parte del patrimonio culturale degli afgani: ciascun afgano è portatore di un sapere popolare, di una conoscenza che gli permette di rifondare una memoria collettiva ovunque approdi.
• Oscillazioni di Identità di Milena Barberis e Kikoko
Installazione – Spazio Vetrata
Un’interpretazione metaforica del concetto d’identità applicata alla persona umana, a partire dal recupero della valenza primaria dello sguardo e del suo potere discriminatorio. Un’immersione in un flusso di volti, in centinaia di “tessere d’identità” – realizzate dalla pittrice digitale Milena Barberis – a partire da un primo volto, da una prima identità, da cui le altre divergono per differenze minime. Nella disposizione lineare di tessere intervengono frammenti di libri, recanti scritte in “Afa”, “Pagine d’identità” e altri elementi, realizzati dall’artista togolese Kikoko.
Incontro-intervista, ore 17,00-18,30
• Immigrati in Italia: incontro con Salah Methnami a cura Marianna Salvioli (Académie Universitaire de Louvain)
Incontro-intervista – Sala conferenze
Incontro intervista con Salah Methnami corrispondente di Rainews24 e autore insieme a Mario Fortunato, di “Immigrato” (Theoria 1990), uno dei primi romanzi della letteratura della migrazione in italiano. L’esperienza personale dello scrittore, originario della Tunisia ma residente in Italia, che ha scelto l’italiano come lingua d’espressione, conduce a esplorare i riflessi cultuali e linguistici della migrazione.
L’incontro sarà occasione per gettare uno sguardo sulla “Primavera araba” e i suoi rapporti con la migrazione, da un punto di vista sociale e politico e rientra in una più ampia ricerca che Marianna Salvioli sta realizzando sulle migrazioni nell’ambito del programma europeo “Marie Curie Actions - Research Fellowship Programme”.
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