HOT SPOT – Caring For a Burning World
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HOT SPOT – Caring For a Burning World, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
Dal 24 Ottobre 2022 al 26 Febbraio 2023
Roma
Luogo: Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: Viale Belle Arti 131
Orari: dal martedì a domenica dalle 9 alle 19. Ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura
Curatori: Gerardo Mosquera
Costo del biglietto: intero: € 10, ridotto: € 5, cittadini UE di età compresa tra i 18 e i 25 anni: € 2, gratuito under 18
Sito ufficiale: http://lagallerianazionale.com
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma presenta, da lunedì 24 ottobre 2022 a domenica 26 febbraio 2023, una nuova mostra collettiva dal titolo “Hot Spot”, a cura di Gerardo Mosquera.
“Hot Spot” prende il titolo dall’omonima opera di Mona Hatoum (“Hot Spot III”, 2009), una grande installazione in ferro e neon che raffigura il pianeta Terra acceso da una luce rossa che simboleggia i conflitti che lo rendono rovente. L’opera racconta di come il modo dirompente in cui è stata organizzata la società umana sembri condurre alla catastrofe ambientale.
La mostra, pensata appositamente per gli spazi della Galleria, presenta le opere di artisti, provenienti da tutto il mondo e appartenenti a generazioni differenti, come Ida Applebroog, John Baldessari, Johanna Calle, Pier Paolo Calzolari, Alex Cerveny, Louise Bourgeois, Mark Bradford, Soyoung Chung, Truong Cong Tung, Sandra Cinto, Jonathas de Andrade, John Gerard, Mona Hatoum, Ayrson Heráclito, Ibeyi, Kim Juree, Chris Jordan, Glenda León, Ange Leccia, Cristina Lucas, Cecylia Malik, Maha Malluh, Gideon Mendel, Otobong Nkankga, Raquel Paiewonsky, Alejandro Prieto, Michelangelo Pistoletto, Davide Rivalta, Andrea Santarlasci, Allan Sekula, Daphne Wright, Rachel Youn, Luiz Zerbini.
Il percorso espositivo riunisce molteplici reazioni degli artisti attraverso la forza poetica dell'arte, le opere selezionate approfondiscono la complessità della situazione attuale proponendo più che una visione di denuncia un attivismo estetico che intende stimolare la riflessione e sensibilizzare al disastro, per immaginare un diverso rapporto con il pianeta.
“Hot Spot” prende il titolo dall’omonima opera di Mona Hatoum (“Hot Spot III”, 2009), una grande installazione in ferro e neon che raffigura il pianeta Terra acceso da una luce rossa che simboleggia i conflitti che lo rendono rovente. L’opera racconta di come il modo dirompente in cui è stata organizzata la società umana sembri condurre alla catastrofe ambientale.
La mostra, pensata appositamente per gli spazi della Galleria, presenta le opere di artisti, provenienti da tutto il mondo e appartenenti a generazioni differenti, come Ida Applebroog, John Baldessari, Johanna Calle, Pier Paolo Calzolari, Alex Cerveny, Louise Bourgeois, Mark Bradford, Soyoung Chung, Truong Cong Tung, Sandra Cinto, Jonathas de Andrade, John Gerard, Mona Hatoum, Ayrson Heráclito, Ibeyi, Kim Juree, Chris Jordan, Glenda León, Ange Leccia, Cristina Lucas, Cecylia Malik, Maha Malluh, Gideon Mendel, Otobong Nkankga, Raquel Paiewonsky, Alejandro Prieto, Michelangelo Pistoletto, Davide Rivalta, Andrea Santarlasci, Allan Sekula, Daphne Wright, Rachel Youn, Luiz Zerbini.
Il percorso espositivo riunisce molteplici reazioni degli artisti attraverso la forza poetica dell'arte, le opere selezionate approfondiscono la complessità della situazione attuale proponendo più che una visione di denuncia un attivismo estetico che intende stimolare la riflessione e sensibilizzare al disastro, per immaginare un diverso rapporto con il pianeta.
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