Gianni Asdrubali. Antiforma d'azione
Dal 23 Ottobre 2015 al 28 Novembre 2015
Roma
Luogo: André arte moderna e contemporanea
Indirizzo: via Giulia 175
Orari: dal martedì al sabato 11-13 / 16-19,30
Telefono per informazioni: +39 06 6861875
E-Mail info: info@andrearte.it
Sito ufficiale: http://www.andrearte.it
Il titolo Antiforma d’azione scelto da Asdrubali per questa mostra richiede due parole di chiarimento. Nessuna opera d’arte, se merita appunto la qualificazione estetica di opera d’arte, è informe, senza forma; ma quando la forma diventa formula, capsula inerte in cui incasellare il colore, linea decorativa che non reca in sé alcuna traccia del movimento, dell’energia che l’ha prodotta, è una forma mummificata. Dire antiforma significa dunque proporsi di superare il “formalismo” svuotato di tensioni interne e di energia; questo indica appunto il secondo termine del binomio presente nel titolo: azione. Dice Asdrubali: “Molti artisti pensano alla forma prima, e dopo averla pensata la rappresentano. Io sono lontanissimo da questo procedimento: nel mio caso la forma dell’opera non solo non è pensata prima, ma il suo risultato è imprevedibile e non si sa quale”. Asdrubali vuole trasferire nell’opera l’impulso del gesto pittorico. Tra la superficie bianca e l’artista si instaura una specie di sfida: da una parte il vuoto, dall’altra l’artista che lotta per dominarlo, scompaginarlo e ricomporlo liberamente. Per l’artista il vuoto ha una sua solidità, oppone una sua resistenza, è l’equivalente dell’antimateria, che ha una consistenza non meno reale di quella che noi attribuiamo alla materia. Infatti: “E’ il vuoto che genera l’azione (…) Io non rappresento lo spazio, lo faccio. Il vuoto è la partenza, lo spazio il risultato”.
Le opere esposte in questa mostra appartengono tutte agli ultimi due anni e rappresentano una fase nuova nel lavoro dell’artista: una stagione caratterizzata dal ritorno impetuoso del colore, dal segno avvolgente, dal dominio ormai maturo di una gestualità che non è fine a se stessa, ma creatrice di una spazialità dinamica.
Hanno scritto su Gianni Asdrubali: Flavio Caroli, Simonetta Lux, Filiberto Menna, Lorenzo Mango, Bruno Corà, Klaus Wolbert, Cinzia Piccione, Philippe Daverio, Giovanna Bonasegale, Ingrid Mossinger, Martina Corgnati, Claudio Cerritelli, Marco Tonelli ed altri.
Mostre personali: Galleria la Salita, Roma; Galleria Artra, Milano, 1984;1986;1987;2005;2008; Galleria Il Milione, Milano, 1989;19901992; Galleria Spazia, Bologna, 1990; Galleria Eva Menzio, Torino,1991; Galleria Allegrini, Brescia, 1994; Galleria Comunale d’Arte Moderna, Spoleto, 1996; Galleria A.Arte Invernizzi ,Milano, 1995;1998; 2000; 2003; Galerie APC, Colonia, 1995; Galerie Siegfrid Blau, Dusserdolf, 1998; Istitut Mathildhenhòe Darmstad, (retrospettiva,) 2001; Galleria Santo Ficara, Firenze, 2002; 2006; Palazzo Ducale, Genova 2005; Galleria Consorti, Roma 2004; Galleria Gilardi, Livorno, 2014.
Le opere esposte in questa mostra appartengono tutte agli ultimi due anni e rappresentano una fase nuova nel lavoro dell’artista: una stagione caratterizzata dal ritorno impetuoso del colore, dal segno avvolgente, dal dominio ormai maturo di una gestualità che non è fine a se stessa, ma creatrice di una spazialità dinamica.
Hanno scritto su Gianni Asdrubali: Flavio Caroli, Simonetta Lux, Filiberto Menna, Lorenzo Mango, Bruno Corà, Klaus Wolbert, Cinzia Piccione, Philippe Daverio, Giovanna Bonasegale, Ingrid Mossinger, Martina Corgnati, Claudio Cerritelli, Marco Tonelli ed altri.
Mostre personali: Galleria la Salita, Roma; Galleria Artra, Milano, 1984;1986;1987;2005;2008; Galleria Il Milione, Milano, 1989;19901992; Galleria Spazia, Bologna, 1990; Galleria Eva Menzio, Torino,1991; Galleria Allegrini, Brescia, 1994; Galleria Comunale d’Arte Moderna, Spoleto, 1996; Galleria A.Arte Invernizzi ,Milano, 1995;1998; 2000; 2003; Galerie APC, Colonia, 1995; Galerie Siegfrid Blau, Dusserdolf, 1998; Istitut Mathildhenhòe Darmstad, (retrospettiva,) 2001; Galleria Santo Ficara, Firenze, 2002; 2006; Palazzo Ducale, Genova 2005; Galleria Consorti, Roma 2004; Galleria Gilardi, Livorno, 2014.
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