Francesca Perrotta. Pinocchio a matita
Dal 26 Febbraio 2014 al 30 Marzo 2014
Roma
Luogo: Biblioteca Nazionale Centrale
Indirizzo: viale del Castro Pretorio 105
Orari: da lunedì a venerdì 8.30-19; sabato 8.30-13
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per prevendita: +39 06 4989249
Telefono per informazioni: +39 06 4989344
E-Mail info: bnc-rm@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.bncrm.librari.beniculturali.it
Immagini e parole che ci fanno viaggiare nella storia del burattino di Collodi e ripercorrono tutti i chiaroscuri della sua avventura umana. Un Pinocchio che alterna il suo essere burattino e bambino, esprimendo emozioni e pensieri urgenti e attuali.
In questa fase di crisi dei valori umani, dove l’inganno viene premiato e la frode finalizzata a sfruttare gli esseri più deboli vince, torna ad essere d’attualità la vicenda fantastica di Pinocchio.
La mostra “Pinocchio a Matita” rievoca il mito del burattino diventato bambino attraverso trentotto illustrazioni realizzate da Francesca Perrotta, tra il 2011 e il 2013. L’artista romana traduce in immagini le “Avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi, cogliendo nella storia alcuni momenti essenziali dell’evoluzione del personaggio.
La mostra nasce da una collaborazione con la Biblioteca Nazionale e vuole essere anche un’iniziativa di promozione e riscoperta di questo testo classico. All’interno della struttura l’allestimento rimarrà visibile dal 26 febbraio al 30 marzo 2014, con inaugurazione mercoledì 26 febbraio, alle ore 17.
L’esposizione propone i disegni su carta concepiti dall’artista per il volume “Pino con occhio”, auto prodotto nell’aprile del 2013. “L’amore per la «verità», per il messaggio di Pinocchio, che in alcuni libri per l’infanzia (almeno in quelli che avevo letto da piccola) e nei cartoni animati, viene a mancare nella sua sfaccettata articolazione, mi ha spinto a un lavoro artistico, di ricerca grafica e scrittura che è confluito nella pubblicazione del libro.” Il testo racconta la storia di Pinocchio dal punto di vista del protagonista: inserendo nella narrazione considerazioni e pensieri del burattino ormai divenuto ragazzo.
I fili che Carlo Collodi ha lasciato con questo classico offrono più piani di lettura e interpretazioni e tracciano un percorso che ci porta a riconoscere l’attualità di questo personaggio, come spiega l’autrice delle tavole: “le prove che il protagonista deve affrontare nelle sue avventure somigliano a quelle che oggi troviamo sul nostro cammino.
Il noviziato di Pinocchio risuona nel nostro immaginario e ci suggerisce possibili strategie evolutive. Questa storia è un mito moderno, che ci prepara per un mondo futuro”.
La Mostra è anche occasione per la Biblioteca Nazionale per esporre alcune tra le molte edizioni illustrate di Pinocchio che fanno parte del suo patrimonio librario. La storia di Pinocchio ha colpito da sempre la fantasia di grandi artisti che hanno contribuito alla celebrità del libro: dalla prima edizione in volume pubblicata nel 1883 dalla Libreria Editrice Felice Paggi ed illustrata da Enrico Mazzanti, alle successive edizioni italiane, impreziosite dalle immagini di artisti come Mattioli, Galizzi, Rubino, Frezzato, Faorzi, Luzzati, Jacovitti, Cambellotti, Chiostri, Mussino, Innocenti e molti altri ancora.
In particolare si è scelto di dare spazio ad alcune delle edizioni pubblicate negli anni più recenti, si tratta di edizioni classiche della favola di Collodi, particolarmente pregiate per i nomi degli artisti che, attraverso le immagini, reinterpretano Pinocchio ognuno con il proprio stile e la propria tecnica, ma anche di edizioni rivisitate e riadattate come quella di Piumini, di Gianni Rodari e di Giusi Quarenghi e di Nicoletta Costa.
L’iniziativa è rivolta a un pubblico diversificato: per i più piccoli si tratta di scoprire Pinocchio dalle immagini, mentre - per un pubblico adulto - la mostra è l’occasione per rivisitare il testo e coglierne aspetti nuovi: “Attraverso le ombre e le luci del burattino ho cercato di riconsegnare l’integrità del messaggio di Collodi.” In entrambi i casi è un modo per di restituire i significati profondi dell’opera.
Per le scuole, su prenotazione chiamando il numero di telefonico 06 4989249, il venerdì mattina si potrà visitare la mostra con l’autrice. In tale occasione Francesca Perrotta racconterà la storia dal vivo seguendo il susseguirsi delle immagini esposte e approfondendo i temi che emergono nel racconto, con la possibilità di aprire nuove finestre per la conoscenza di questo mito.
Francesca Perrotta, è una disegnatrice e scultrice, esperta di tecniche di facilitazione dell’apprendimento e formazione esperienziale basata sulla creazione artistica, la narrazione e la metafora. Nata a Roma nel 1965, dopo il Diploma in Accademia di Belle Arti, intraprende la strada dell’educatore. Al centro della sua ricerca artistica e professionale è il tema del rapporto tra luce e tenebre. In questo percorso, fatto di contrasti e sfumature, nasce il suo incontro con il modo reale e fantastico di Pinocchio.
Il burattino collodiano, personaggio provocatore, disubbidiente e ricco di umanità, ha generato in lei la voglia di misurarsi anche con la scrittura, aprendole una nuova possibilità espressiva.
In questa fase di crisi dei valori umani, dove l’inganno viene premiato e la frode finalizzata a sfruttare gli esseri più deboli vince, torna ad essere d’attualità la vicenda fantastica di Pinocchio.
La mostra “Pinocchio a Matita” rievoca il mito del burattino diventato bambino attraverso trentotto illustrazioni realizzate da Francesca Perrotta, tra il 2011 e il 2013. L’artista romana traduce in immagini le “Avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi, cogliendo nella storia alcuni momenti essenziali dell’evoluzione del personaggio.
La mostra nasce da una collaborazione con la Biblioteca Nazionale e vuole essere anche un’iniziativa di promozione e riscoperta di questo testo classico. All’interno della struttura l’allestimento rimarrà visibile dal 26 febbraio al 30 marzo 2014, con inaugurazione mercoledì 26 febbraio, alle ore 17.
L’esposizione propone i disegni su carta concepiti dall’artista per il volume “Pino con occhio”, auto prodotto nell’aprile del 2013. “L’amore per la «verità», per il messaggio di Pinocchio, che in alcuni libri per l’infanzia (almeno in quelli che avevo letto da piccola) e nei cartoni animati, viene a mancare nella sua sfaccettata articolazione, mi ha spinto a un lavoro artistico, di ricerca grafica e scrittura che è confluito nella pubblicazione del libro.” Il testo racconta la storia di Pinocchio dal punto di vista del protagonista: inserendo nella narrazione considerazioni e pensieri del burattino ormai divenuto ragazzo.
I fili che Carlo Collodi ha lasciato con questo classico offrono più piani di lettura e interpretazioni e tracciano un percorso che ci porta a riconoscere l’attualità di questo personaggio, come spiega l’autrice delle tavole: “le prove che il protagonista deve affrontare nelle sue avventure somigliano a quelle che oggi troviamo sul nostro cammino.
Il noviziato di Pinocchio risuona nel nostro immaginario e ci suggerisce possibili strategie evolutive. Questa storia è un mito moderno, che ci prepara per un mondo futuro”.
La Mostra è anche occasione per la Biblioteca Nazionale per esporre alcune tra le molte edizioni illustrate di Pinocchio che fanno parte del suo patrimonio librario. La storia di Pinocchio ha colpito da sempre la fantasia di grandi artisti che hanno contribuito alla celebrità del libro: dalla prima edizione in volume pubblicata nel 1883 dalla Libreria Editrice Felice Paggi ed illustrata da Enrico Mazzanti, alle successive edizioni italiane, impreziosite dalle immagini di artisti come Mattioli, Galizzi, Rubino, Frezzato, Faorzi, Luzzati, Jacovitti, Cambellotti, Chiostri, Mussino, Innocenti e molti altri ancora.
In particolare si è scelto di dare spazio ad alcune delle edizioni pubblicate negli anni più recenti, si tratta di edizioni classiche della favola di Collodi, particolarmente pregiate per i nomi degli artisti che, attraverso le immagini, reinterpretano Pinocchio ognuno con il proprio stile e la propria tecnica, ma anche di edizioni rivisitate e riadattate come quella di Piumini, di Gianni Rodari e di Giusi Quarenghi e di Nicoletta Costa.
L’iniziativa è rivolta a un pubblico diversificato: per i più piccoli si tratta di scoprire Pinocchio dalle immagini, mentre - per un pubblico adulto - la mostra è l’occasione per rivisitare il testo e coglierne aspetti nuovi: “Attraverso le ombre e le luci del burattino ho cercato di riconsegnare l’integrità del messaggio di Collodi.” In entrambi i casi è un modo per di restituire i significati profondi dell’opera.
Per le scuole, su prenotazione chiamando il numero di telefonico 06 4989249, il venerdì mattina si potrà visitare la mostra con l’autrice. In tale occasione Francesca Perrotta racconterà la storia dal vivo seguendo il susseguirsi delle immagini esposte e approfondendo i temi che emergono nel racconto, con la possibilità di aprire nuove finestre per la conoscenza di questo mito.
Francesca Perrotta, è una disegnatrice e scultrice, esperta di tecniche di facilitazione dell’apprendimento e formazione esperienziale basata sulla creazione artistica, la narrazione e la metafora. Nata a Roma nel 1965, dopo il Diploma in Accademia di Belle Arti, intraprende la strada dell’educatore. Al centro della sua ricerca artistica e professionale è il tema del rapporto tra luce e tenebre. In questo percorso, fatto di contrasti e sfumature, nasce il suo incontro con il modo reale e fantastico di Pinocchio.
Il burattino collodiano, personaggio provocatore, disubbidiente e ricco di umanità, ha generato in lei la voglia di misurarsi anche con la scrittura, aprendole una nuova possibilità espressiva.
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