Fabrizio Cicero. -lanottes'avvicina-
Dal 01 Dicembre 2016 al 17 Dicembre 2016
Roma
Luogo: Sala Santa Rita
Indirizzo: via Montanara
Orari: tutti i giorni dalle ore 12 alle ore 20
Curatori: Lori Adragna
Enti promotori:
- Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 060608
Sito ufficiale: http://www.comune.roma.it/cultura
La Sala Santa Rita presenta la terza e ultima installazione della V edizione di Autunno Contemporaneo, ciclo di installazioni site specific dedicate quest’anno alla riflessione sul rapporto tra arte contemporanea e sacro/sacralità, intesi come memoria originaria, ma anche come fondamentale istanza antropologica. Non sempre, infatti, l'arte sacra è rivelativa del sacro, ma sempre il sacro nell'arte dà voce a questa innata dimensione esistenziale dell'uomo, così da rendere l'arte una manifestazione fondamentale del processo d'identità umana e culturale.
Ne -lanottes'avvicina- l'artista siciliano Fabrizio Cicero ha ideato un inconsueto confronto tra momenti e stili diversi, tra architettura sacra monumentale e decorazioni proprie alla tradizione popolare, in un sistema creativo che conserva intatta la visionarietà e la leggerezza della fantasia di un bambino, dove le forme prendono vita e le proiezioni mentali si trasfigurano in scena teatrale di oggetti concreti, dando vita ad apparizioni metafisiche che squarciano il velo canonico della percezione.
Cicero interviene nel suggestivo spazio della Ex chiesa di Santa Rita creando un cortocircuito tra la struttura barocca e l’installazione inedita di stelle luminarie che si inserisce nell'atmosfera gioiosa del Natale rivelando al contempo dramma e rottura.
Le sette comete composte da lampadine a incandescenza atterrano al suolo, corrompono l'idillio festivo quasi giungendo a minare l'integrità fisica e spirituale dello spazio circostante. Mucchi di terra smossa emergono dal marmo divelto, le luci della festa invadono l'atmosfera densa di sacralità. Le comete, perturbazioni del moto costante dei cieli, perpetuano il proprio ruolo di annunciare cambiamenti, catastrofici o salvifici come nella tradizione messianica. Stelle come fari proiettati nell'inconscio, emblema della lotta tra luce e tenebre, del conflitto tra spirito e materia. La loro luce è coscienza che rivela, manifesta, suscita l’immaginazione.
L'artista ricostruisce attraverso la memoria, tra sogno e incubo, un vissuto dell'infanzia in Sicilia che è anche una riflessione antropologico-sociale su come l’elemento religioso, in maniera distorta e piegata alla logica mafiosa, sia parte integrante del background culturale di quel luogo. “È un ricordo triste, un mantello nero che avvolgeva la mia città in una notte ben precisa dopo la Befana...era il 1993. Le luminarie erano ancora accese e residui di festa volteggiavano nell’aria; ma tutto era ormai finito, si doveva tornare a scuola e anche noi piccoli sapevamo che le gerarchie e gli equilibri mafiosi venivano regolati col nuovo anno”.
Come nei precedenti lavori di Cicero compare qui un riferimento alla “Mafia”, oltre che nell'accezione critica di neoplasia sociale, come rappresentazione di un'intima forza oscura. Un mostro archetipo dell'inconscio che, avvelenando emozioni e sentimenti, vive dentro di noi celandosi nel segreto e nell'oscurità. E che teme solo la luce.
L’installazione luminosa è stata prodotta da Andrea Schiavo per H501.
-lanottes'avvicina-, a cura di Lori Adragna, si inserisce nel programma di Autunno Contemporaneo, promosso dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale –Dipartimento Attività Culturali - Direzione Organismi Partecipati e Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
FABRIZIO CICERO nasce nel 1982 in Sicilia, dove intraprende la carriera artistica. Trasferitosi a Roma, amplia le sue conoscenze e si dedica alla ricerca di uno sguardo personale, sempre teso tra passato e presente. Utilizza diverse tecniche tra cui la pittura, il disegno, la fotografia e il collage. Dal 2007 al 2011 è assistente del Maestro Alberto Di Fabio. Nel 2012 si avvicina anche al mondo del teatro in qualità di light designer, esperienza che lo ha spinto ad approfondire l’interesse artistico verso la tridimensionalità e le sue interazioni con la luce.
Personali: 2015 Nuova formazione, Tralevolte, testo di Helia Hamedani, Roma. Exi, Asanisimasa Online Gallery a cura di Paola Palerari. 2010 Sarà tutto bianco a cura di Romina Guidelli, Horti Lamiani Bettivò gallery, Roma. In preparazione 2016 La furia a cura di Liliana Tangorra e Josuè Prezioso. Istituto di Cultura Italiano, Crocovia. Polonia. Collettive: 2016 Asyndeton a cura di Franz Paludetto, testo di Giulia Lo Palco, Castello di Rivara, Torino. Impossibile a cura di Saverio Todaro, Nicus Luca’ e Silvano Costanzo, Spazio Bianco, Torino. Camerini d’artista a cura di Artisti Innocenti, Magazzini MAS, Roma. Mish Mash Festival a cura di Lucrezia Muscianisi, Castello di Milazzo, Milazzo. Tiny Biennale a cura di Susan Moore, Gallery of Art Temple University, Roma. RECAP #full(y)_grounding residence1 / Cicero - Irandoust – Serafini a cura di Lori Adragna e Helia Hamedani, CANOVA22, Roma. 2015 slowart a cura di asanisimasa, Palazzo Velli. 2014 Incontri ad Eea (sezione Romana) a cura di Estzer Csillag, Casa delle Letterature, Roma. La grande Illusione a cura di Manuela De Leonardis, Temple University, Roma. 2013 Cascina Farsetti Art, Villa Pamphili, Roma. Affordable Art Fair Milano. Il piacere dissoluto e non dissoluto a cura di Pietro Di Lecce, Milano. 2012 Spam! Cartoline d’artista a cura di Sguardo contemporaneo, Pastificio Cerere, Roma. In art we trust a cura di Pietro Di Lecce, Galleria seicento, Milano. Open art - Concorso Buenos Aires a cura di Antonella Trapanese, Milano. 2010 “Biennale di Marsica” a cura di Lorenzo Canova, Avezzano. Residenze e Premi 2016 Finalista e vincitore di Apulia Land Art Festival. Cassano delle Murgie, Bari. 2015 Bridge Art. Tenuta la favola a cura di Helia Hamedani, Noto Siracusa. 2014 Finalista nel concorso Smart up optima a cura di Alessandra Troncone, Napoli. 2013 Incontri ad Eea a cura di Alessandro Buganza, Eszter Csillag, Alberto Di Fabio, Federica Forti, Ponza.
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