Epifanie
Dal 26 Settembre 2014 al 11 Gennaio 2015
Roma
Luogo: MACRO - Museo di Arte Contemporanea di Roma
Indirizzo: via Nizza 138
Curatori: Antonio Biasiucci, Antonello Scotti
E-Mail info: laboratorioirregolare@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.laboratorioirregolare.it
“Epifanie”, la mostra curata da Antonio Biasiucci e Antonello Scotti, risultato della prima edizione di LAB/per un laboratorio irregolare, si arricchisce di due nuove tappe, dopo la sosta napoletana al Castel dell'Ovo lo scorso mese di maggio che ha registrato la presenza di oltre 4.800 visitatori.
“Epifanie” sbarca così al Festival Internazionale di Fotografia di Roma (dal 26 settembre 2014 al 11 gennaio 2015) e al Si Fest di Savignano sul Rubicone (dal 3 al 5 ottobre 2014).
La XIII edizione di FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma - promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale, coprodotta dal MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma e Zètema Progetto Cultura, per la direzione artistica di Marco Delogu - si svolgerà al museo MACRO e quest’anno sarà dedicata al “Ritratto”, inteso non solo come genere che ha accompagnato sin dall’inizio la storia della fotografia, ma anche come strumento d’analisi della società contemporanea.
Il grande evento annuale dedicato alla fotografia d'autore, che ha visto avvicendarsi illustri nomi della fotografia internazionale, ospiterà la prima tappa di Epifanie fino a gennaio 2015 e inaugurerà venerdì 26 settembre.
Dal prossimo 3 al 5 ottobre e l’11 e 12 ottobre 2014 sarà la volta del SI FEST Savignano immagini, la celebre vetrina di immagini del panorama nazionale ed europeo, primo festival di fotografia in Italia per nascita. Un’edizione interamente dedicata alla fotografia italiana quella della XXIII edizione del SI Fest 2014 che si chiamerà “Laboratorio Italia” e che si terrà in Romagna, a Savignano sul Rubicone.
Il suggestivo allestimento dell’istallazione “Epifanie”, disegnato da Giovanni Francesco Frascino, accompagnerà l’esposizione al Festival di Roma, mente al SI FEST saranno esposte una scelta delle fotografie dei progetti degli 8 giovani fotografi di LAB.
Due appuntamenti di grande interesse nel panorama nazionale dell’arte fotografica che testimoniano la riuscita e l’accoglienza che ha ricevuto il progetto LAB, esperienza nata dall’incontro tra Antonio Biasiucci e Ilaria Abbiento, Fulvio Ambrosio, Chiara Arturo, Giuliana Calomino, Cristina Cusani, Susy D’Urzo, Luigi Grassi e Claudia Mozzillo.
Un successo per tutta la città di Napoli e per tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della mostra al Castel dell'Ovo, finanziandola attraverso il crowdfunding: più di 12mila euro raccolti in un solo mese e 250 contributori. Un segnale deciso e partito dal basso di valorizzazione della cultura e promozione di giovani autori, esportato in tutt'Italia.
La mostra “Epifanie” consta di oltre 150 opere fotografiche realizzate dagli otto giovani fotografi seguiti da Antonio Biasiucci nel corso di LAB. Per circa due anni, a cadenza bisettimanale, nel suo studio napoletano l’artista ha seguito gratuitamente i ragazzi nel loro percorso artistico, guidandoli nella produzione di un progetto di ricerca personale. Gli otto giovani hanno assimilato un processo, un criterio, il cui cardine è il confronto serrato con l’uomo-fotografo Biasiucci. «Il senso del “laboratorio” – spiega Biasiucci – è quello di scoprire una urgenza, una autenticità attraverso il continuo confronto col soggetto scelto. L’incapacità di andare dritti al fondo delle cose crea omologazione. Il laboratorio ha la funzione di guardarsi dentro, ogni volta, ripetutamente. Da questo confronto nasceranno le domande che tenderanno a svelare quella parte di mistero che inevitabilmente il soggetto nasconde. Attraverso quel mistero ci si guarda allo specchio e si avvia un processo di conoscenza introspettivo che diviene il senso del proprio fare fotografia. Fare il laboratorio non significa diventare artisti ma il tentativo di scoprire cosa è importante; aiuta a distinguere il fondamentale dall'effimero, ad acquisire una forma mentis, una metodologia che è funzionale per lo meno a realizzare una fotografia che non mente, una fotografia di se stessi».
Il percorso ha attraversato tutte le fasi che fanno dell’azione didattica un’azione di esistenza. Quindi non un mero tecnicismo, ma di fatto neanche una scuola dove l’altrui operato viene stigmatizzato all’interno di una formazione fine a se stessa: è prioritario scoprire il desiderio di voler dire qualcosa, per poi adottare la tecnica più adeguata alla sua comunicazione.
Lab, come i laboratori di Antonio Neiwiller, regista napoletano, amico e ispiratore di Biasiucci, diviene «lo stimolo a solleticare corde interne del pensiero e dell’emozione, affinché diventino epifanie pure e scarnificate” (Leo de Berardinis).
I ragazzi hanno raccontato la propria “epifania”, hanno prodotto otto lavori, l’uno fortemente differente dall’altro sia per forme che per contenuti. Otto sguardi autonomi, progetti eterogenei guidati da un unico metodo: Ilaria Abbiento ha raccontato delle immagini sacre custodite nelle piccole botteghe, Fulvio Ambrosio di contatti umani, Chiara Arturo dei suoi viaggi verso casa, Giuliana Calomino di un mondo che nasce, Cristina Cusani del proprio abbecedario, Susy D’Urzo della sua famiglia, Luigi Grassi di assenze svelate, Claudia Mozzillo delle donne dell’alta borghesia napoletana.
LAB / per un laboratorio irregolare, ideato da Antonio Biasiucci e coordinato da Antonello Scotti di Aporema Onlus, è un progetto di puro volontariato e intende essere un appuntamento biennale affinché negli anni possa affermarsi un’azione incisiva nel contesto cittadino. Ha ricevuto il “matronato” della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee ed è stato presentato al MADRE – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina lo scorso marzo. Gli otto lavori di EPIFANIE sono raccontati anche dal catalogo a cura di Antonio Biasiucci e Antonello Scotti, pubblicato da Peliti Associati, testi di Chiara Pirozzi, progetto grafico di Adversa.
Roma, Festival Internazionale di Fotografia
26 settembre 2014 – 11 gennaio 2015
Museo MACRO, Via Nizza, 138 Roma
Savignano sul Rubicone , Si Fest
3 - 5 e 11 - 12 ottobre 2014
Spazio ex MIR MAR, Via Roma 27, San Mauro Pascoli (FC)
“Epifanie” sbarca così al Festival Internazionale di Fotografia di Roma (dal 26 settembre 2014 al 11 gennaio 2015) e al Si Fest di Savignano sul Rubicone (dal 3 al 5 ottobre 2014).
La XIII edizione di FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma - promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale, coprodotta dal MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma e Zètema Progetto Cultura, per la direzione artistica di Marco Delogu - si svolgerà al museo MACRO e quest’anno sarà dedicata al “Ritratto”, inteso non solo come genere che ha accompagnato sin dall’inizio la storia della fotografia, ma anche come strumento d’analisi della società contemporanea.
Il grande evento annuale dedicato alla fotografia d'autore, che ha visto avvicendarsi illustri nomi della fotografia internazionale, ospiterà la prima tappa di Epifanie fino a gennaio 2015 e inaugurerà venerdì 26 settembre.
Dal prossimo 3 al 5 ottobre e l’11 e 12 ottobre 2014 sarà la volta del SI FEST Savignano immagini, la celebre vetrina di immagini del panorama nazionale ed europeo, primo festival di fotografia in Italia per nascita. Un’edizione interamente dedicata alla fotografia italiana quella della XXIII edizione del SI Fest 2014 che si chiamerà “Laboratorio Italia” e che si terrà in Romagna, a Savignano sul Rubicone.
Il suggestivo allestimento dell’istallazione “Epifanie”, disegnato da Giovanni Francesco Frascino, accompagnerà l’esposizione al Festival di Roma, mente al SI FEST saranno esposte una scelta delle fotografie dei progetti degli 8 giovani fotografi di LAB.
Due appuntamenti di grande interesse nel panorama nazionale dell’arte fotografica che testimoniano la riuscita e l’accoglienza che ha ricevuto il progetto LAB, esperienza nata dall’incontro tra Antonio Biasiucci e Ilaria Abbiento, Fulvio Ambrosio, Chiara Arturo, Giuliana Calomino, Cristina Cusani, Susy D’Urzo, Luigi Grassi e Claudia Mozzillo.
Un successo per tutta la città di Napoli e per tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della mostra al Castel dell'Ovo, finanziandola attraverso il crowdfunding: più di 12mila euro raccolti in un solo mese e 250 contributori. Un segnale deciso e partito dal basso di valorizzazione della cultura e promozione di giovani autori, esportato in tutt'Italia.
La mostra “Epifanie” consta di oltre 150 opere fotografiche realizzate dagli otto giovani fotografi seguiti da Antonio Biasiucci nel corso di LAB. Per circa due anni, a cadenza bisettimanale, nel suo studio napoletano l’artista ha seguito gratuitamente i ragazzi nel loro percorso artistico, guidandoli nella produzione di un progetto di ricerca personale. Gli otto giovani hanno assimilato un processo, un criterio, il cui cardine è il confronto serrato con l’uomo-fotografo Biasiucci. «Il senso del “laboratorio” – spiega Biasiucci – è quello di scoprire una urgenza, una autenticità attraverso il continuo confronto col soggetto scelto. L’incapacità di andare dritti al fondo delle cose crea omologazione. Il laboratorio ha la funzione di guardarsi dentro, ogni volta, ripetutamente. Da questo confronto nasceranno le domande che tenderanno a svelare quella parte di mistero che inevitabilmente il soggetto nasconde. Attraverso quel mistero ci si guarda allo specchio e si avvia un processo di conoscenza introspettivo che diviene il senso del proprio fare fotografia. Fare il laboratorio non significa diventare artisti ma il tentativo di scoprire cosa è importante; aiuta a distinguere il fondamentale dall'effimero, ad acquisire una forma mentis, una metodologia che è funzionale per lo meno a realizzare una fotografia che non mente, una fotografia di se stessi».
Il percorso ha attraversato tutte le fasi che fanno dell’azione didattica un’azione di esistenza. Quindi non un mero tecnicismo, ma di fatto neanche una scuola dove l’altrui operato viene stigmatizzato all’interno di una formazione fine a se stessa: è prioritario scoprire il desiderio di voler dire qualcosa, per poi adottare la tecnica più adeguata alla sua comunicazione.
Lab, come i laboratori di Antonio Neiwiller, regista napoletano, amico e ispiratore di Biasiucci, diviene «lo stimolo a solleticare corde interne del pensiero e dell’emozione, affinché diventino epifanie pure e scarnificate” (Leo de Berardinis).
I ragazzi hanno raccontato la propria “epifania”, hanno prodotto otto lavori, l’uno fortemente differente dall’altro sia per forme che per contenuti. Otto sguardi autonomi, progetti eterogenei guidati da un unico metodo: Ilaria Abbiento ha raccontato delle immagini sacre custodite nelle piccole botteghe, Fulvio Ambrosio di contatti umani, Chiara Arturo dei suoi viaggi verso casa, Giuliana Calomino di un mondo che nasce, Cristina Cusani del proprio abbecedario, Susy D’Urzo della sua famiglia, Luigi Grassi di assenze svelate, Claudia Mozzillo delle donne dell’alta borghesia napoletana.
LAB / per un laboratorio irregolare, ideato da Antonio Biasiucci e coordinato da Antonello Scotti di Aporema Onlus, è un progetto di puro volontariato e intende essere un appuntamento biennale affinché negli anni possa affermarsi un’azione incisiva nel contesto cittadino. Ha ricevuto il “matronato” della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee ed è stato presentato al MADRE – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina lo scorso marzo. Gli otto lavori di EPIFANIE sono raccontati anche dal catalogo a cura di Antonio Biasiucci e Antonello Scotti, pubblicato da Peliti Associati, testi di Chiara Pirozzi, progetto grafico di Adversa.
Roma, Festival Internazionale di Fotografia
26 settembre 2014 – 11 gennaio 2015
Museo MACRO, Via Nizza, 138 Roma
Savignano sul Rubicone , Si Fest
3 - 5 e 11 - 12 ottobre 2014
Spazio ex MIR MAR, Via Roma 27, San Mauro Pascoli (FC)
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