Elia Cantori. E=mc2

Elia Cantori. E=mc2
Dal 16 Marzo 2013 al 24 Maggio 2013
Roma
Luogo: LU MI project - Palazzo Montoro
Indirizzo: via di Montoro 8
Orari: da lunedì a sabato su appuntamento
Curatori: Gino Pisapia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 331 2264176
E-Mail info: info@lumiproject.com
Sito ufficiale: http://www.lumiproject.com
LU MI project è lieto di festeggiare venerdì 15 marzo 2013 alle ore 18.00 il primo anno di attività negli spazi di Via di Montoro, 8 in Roma, con la mostra personale di Elia Cantori (Ancona 1984) dal titolo E=mc² a cura di Gino Pisapia.
Sicuramente tra le più note formule della storia E=mc², elaborata da Einstein tra il 1905 e il 1913 per spiegare la teoria della relatività, diviene sintesi di forma e contenuto nella narrazione visiva e processuale di Elia Cantori. L'esposizione presenta una serie di lavori per lo più inediti che mostrano i differenti processi di trasformazione della materia attraverso la formalizzazione dell'energia espressa in fotografia e in scultura.
Le sue opere diventano dunque un surrogato sintetico di condensazione simbolica e a tratti formale surrealista, velocità futurista e senso del gioco dadaista, secondo una vibrante estetica elegante e mutevole.Il filo di Arianna che si snoda all'interno delle sale e che fa da trait d'union tra i differenti gruppi di opere esposte è costituito dalla trasformazione dell'energia e dalle conseguenze che essa genera a contatto con i media impiegati.
Procedendo secondo una cronologia ben definita, che dal 2009 arriva al 2012, le opere consegnano alla visione il risultato delle azioni e reazioni prodottedall'energia elettromagnetica (luce), termica (calore) e cinetica (movimento).Pertanto se i fonemi sono definiti come unità minime della lingua scritta e parlata, i singoli lavori esposti diventano per Cantori elementi primi nella definizionedel suo personalissimo “alfabeto espressivo”.
Sicuramente tra le più note formule della storia E=mc², elaborata da Einstein tra il 1905 e il 1913 per spiegare la teoria della relatività, diviene sintesi di forma e contenuto nella narrazione visiva e processuale di Elia Cantori. L'esposizione presenta una serie di lavori per lo più inediti che mostrano i differenti processi di trasformazione della materia attraverso la formalizzazione dell'energia espressa in fotografia e in scultura.
Le sue opere diventano dunque un surrogato sintetico di condensazione simbolica e a tratti formale surrealista, velocità futurista e senso del gioco dadaista, secondo una vibrante estetica elegante e mutevole.Il filo di Arianna che si snoda all'interno delle sale e che fa da trait d'union tra i differenti gruppi di opere esposte è costituito dalla trasformazione dell'energia e dalle conseguenze che essa genera a contatto con i media impiegati.
Procedendo secondo una cronologia ben definita, che dal 2009 arriva al 2012, le opere consegnano alla visione il risultato delle azioni e reazioni prodottedall'energia elettromagnetica (luce), termica (calore) e cinetica (movimento).Pertanto se i fonemi sono definiti come unità minime della lingua scritta e parlata, i singoli lavori esposti diventano per Cantori elementi primi nella definizionedel suo personalissimo “alfabeto espressivo”.
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