Disegnato tutto il giorno. I disegni italiani di Goethe
Dal 21 Settembre 2012 al 09 Dicembre 2012
Roma
Luogo: Casa di Goethe
Indirizzo: via del Corso 18
Orari: da martedì a domenica 10-18
Curatori: Klassik Stiftung Weimar, Casa di Goethe
Costo del biglietto: intero euro 5, ridotto euro 3
Telefono per informazioni: +39 06 32650412
E-Mail info: info@casadigoethe.it
Sito ufficiale: http://www.casadigoethe.it
Il principe poeta Johann Wolfgang Goethe è stato un disegnatore prolifico: ha realizzato circa 2600 fogli, centinaia con soggetti italiani. Dal 21 settembre al 9 dicembre 2012, in occasione dell'ampliamento della Casa di Goethe, sarà allestita una mostra di 51 disegni originali mai esposti in precedenza. I fogli recentemente restaurati provengono dalle collezioni della Klassik Stiftung Weimar.
Solo con il suo celebre viaggio in Italia dal 1786-88 e la vita nella comunità degli artisti sul Corso dove si trova ogg il museo tedesco, il disegnatore Goethe riesce a fare passi importanti in avanti. Perché le lezioni private impartite finora al poliedrico poeta e ministro di Weimar non avevano un' impostazione accademica. Nella sua amata Italia Goethe assume il falso nome „Philip Möller, pittore tedesco“ , vuole scoprire e sperimentare i suoi talenti. Si prende tutto il tempo di cui ha bisogno. Anche nel Belpaese non riceve un'istruzione accademia, ma lezioni preziose da artisti tedeschi come Johann H.W. Tischbein, Friedich Bury, Christian G. Schütz, Albert C. Dies o Jacob Philipp Hackert. Con il suo „disegnare dalla natura“ quest'ultimo esercita una grande influenza su Goethe, il quale nei decenni successivi riprenderà molti dei soggetti trovati in Italia.
L'intero fondo dei disegni goethiani è stato restaurato recentemente grazie al sostegno dell'Incaricato federale per la Cultura e i Media. Molti i tesori nascosti portati alla luce: solo pochi dei900 disegni con soggetti italiani sono stati finora pubblicati e portati in mostra. La presentazione nella Casa di Goethe è quindi ora l'occasione per scoprire un materiale assai sconosciuti.
Per tutta la vita Goethe nutre forti dubbi sulla qualità dei suoi lavori artistici. Alla Signora von Stein scrive nel 1776: „Ho disegnato molto, ma vedo bene che non sarò mai artista“. Severo anche il suo giudizio del 1829: „In Italia, allora avevo quarant'anni, fui abbastanza intelligente da conoscere di me quanto bastava per comprendere che non possedevo alcun talento per le arti figurative e che si trattava di un'inclinazione sbagliata“.
La mostra nella Casa di Goethe vuole correggere questa autovalutazione: i paesaggi, tempi, studi di architettura e di anatomia rivelano il talento di un poeta che continuerà comunque a disegnare per il resto della sua lunga vita. Il visitatore percepisce l'entusiasmo del Goethe italiano: „Questo è un felicissimo soggiorno; da mane a sera disegno, dipingo, ombreggio, incollo, insomma, mi do da fare ex professo e come artigiano e come artista.“ (28.9.1787)
Solo con il suo celebre viaggio in Italia dal 1786-88 e la vita nella comunità degli artisti sul Corso dove si trova ogg il museo tedesco, il disegnatore Goethe riesce a fare passi importanti in avanti. Perché le lezioni private impartite finora al poliedrico poeta e ministro di Weimar non avevano un' impostazione accademica. Nella sua amata Italia Goethe assume il falso nome „Philip Möller, pittore tedesco“ , vuole scoprire e sperimentare i suoi talenti. Si prende tutto il tempo di cui ha bisogno. Anche nel Belpaese non riceve un'istruzione accademia, ma lezioni preziose da artisti tedeschi come Johann H.W. Tischbein, Friedich Bury, Christian G. Schütz, Albert C. Dies o Jacob Philipp Hackert. Con il suo „disegnare dalla natura“ quest'ultimo esercita una grande influenza su Goethe, il quale nei decenni successivi riprenderà molti dei soggetti trovati in Italia.
L'intero fondo dei disegni goethiani è stato restaurato recentemente grazie al sostegno dell'Incaricato federale per la Cultura e i Media. Molti i tesori nascosti portati alla luce: solo pochi dei900 disegni con soggetti italiani sono stati finora pubblicati e portati in mostra. La presentazione nella Casa di Goethe è quindi ora l'occasione per scoprire un materiale assai sconosciuti.
Per tutta la vita Goethe nutre forti dubbi sulla qualità dei suoi lavori artistici. Alla Signora von Stein scrive nel 1776: „Ho disegnato molto, ma vedo bene che non sarò mai artista“. Severo anche il suo giudizio del 1829: „In Italia, allora avevo quarant'anni, fui abbastanza intelligente da conoscere di me quanto bastava per comprendere che non possedevo alcun talento per le arti figurative e che si trattava di un'inclinazione sbagliata“.
La mostra nella Casa di Goethe vuole correggere questa autovalutazione: i paesaggi, tempi, studi di architettura e di anatomia rivelano il talento di un poeta che continuerà comunque a disegnare per il resto della sua lunga vita. Il visitatore percepisce l'entusiasmo del Goethe italiano: „Questo è un felicissimo soggiorno; da mane a sera disegno, dipingo, ombreggio, incollo, insomma, mi do da fare ex professo e come artigiano e come artista.“ (28.9.1787)
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