CARAVAGGIO. IL RITRATTO SVELATO
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Caravaggio, Ritratto di monsignor Maffeo Barberini, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma
Dal 23 Novembre 2024 al 23 Febbraio 2025
Roma
Luogo: Gallerie Nazionali di Arte Antica
Indirizzo: Via delle Quattro Fontane 13
Curatori: Thomas Clement Salomon e Paola Nicita
E-Mail info: gan-aar.comunicazione@cultura.gov.it
Sito ufficiale: http://www.barberinicorsini.org
Dal 23 novembre 2024 al 23 febbraio 2025, le Gallerie Nazionali di Arte Antica ospiteranno un evento straordinario: nella Sala Paesaggi di Palazzo Barberini sarà esposto il Ritratto di monsignor Maffeo Barberini, un dipinto di Caravaggio proveniente da una collezione privata e mai precedentemente mostrato al pubblico. Si tratta di un prestito storico di grande valore.
L'opera, presentata per la prima volta da Roberto Longhi nell'articolo Il vero "Maffeo Barberini" del Caravaggio, pubblicato nel 1963 sulla rivista Paragone, è stata indicata dallo studioso come un elemento fondamentale per comprendere la ritrattistica di Caravaggio. Secondo Longhi, il dipinto, riapparso a Roma senza documentazione, era stato conservato per secoli nella collezione della famiglia Barberini prima di finire in una raccolta privata, probabilmente durante la dispersione del patrimonio negli anni Trenta. L'attribuzione proposta da Longhi è ancora oggi unanimamente condivisa dai principali studiosi di Caravaggio e della pittura del Seicento.
Questo prestito eccezionale rappresenta un'occasione irripetibile per il pubblico e per gli esperti del settore di ammirare un'opera mai esposta prima, che continua a far parte della collezione privata a cui appartiene da decenni. L'esposizione offrirà inoltre l'opportunità di approfondimenti scientifici e critici.
L'opera, presentata per la prima volta da Roberto Longhi nell'articolo Il vero "Maffeo Barberini" del Caravaggio, pubblicato nel 1963 sulla rivista Paragone, è stata indicata dallo studioso come un elemento fondamentale per comprendere la ritrattistica di Caravaggio. Secondo Longhi, il dipinto, riapparso a Roma senza documentazione, era stato conservato per secoli nella collezione della famiglia Barberini prima di finire in una raccolta privata, probabilmente durante la dispersione del patrimonio negli anni Trenta. L'attribuzione proposta da Longhi è ancora oggi unanimamente condivisa dai principali studiosi di Caravaggio e della pittura del Seicento.
Questo prestito eccezionale rappresenta un'occasione irripetibile per il pubblico e per gli esperti del settore di ammirare un'opera mai esposta prima, che continua a far parte della collezione privata a cui appartiene da decenni. L'esposizione offrirà inoltre l'opportunità di approfondimenti scientifici e critici.
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