Annika Larsson. Introduction
![Annika Larsson. Introduction, MACRO - Museo di Arte Contemporanea Roma Annika Larsson. Introduction, MACRO - Museo di Arte Contemporanea Roma](http://www.arte.it/foto/600x450/6e/23229-lars.jpg)
Annika Larsson. Introduction, MACRO - Museo di Arte Contemporanea Roma
Dal 13 Giugno 2014 al 17 Settembre 2014
Roma
Luogo: MACRO - Museo di Arte Contemporanea Roma
Indirizzo: via Nizza 138
Orari: da martedì a domenica 11-19; sabato 11-22
Curatori: Benedetta Carpi De Resmini
Costo del biglietto: intero non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €; ridotto non residenti 10,50 €, residenti 9,50 €
Telefono per informazioni: +39 06 671070400
E-Mail info: macro@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.museomacro.org
Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta la prima esposizione personale presso un’istituzione pubblica italiana dell’artista svedese Annika Larsson. La mostra presenta al pubblico le opere più recenti dell’artista, con due video – Blue (2014) e E.A.V. (2011) - insieme ad un’ampia installazione che ne elabora ulteriormente il discorso critico. Introductionè un progetto nato in collaborazione con l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo,dove attualmente l’artista è in residenza fino al prossimo dicembre. La ricerca di Annika Larsson in questa mostra si concentra su temi controversi della storia sociale dell’occidente moderno e contemporaneo.
Nel film Blue, 2014 l’artista trae ispirazione principalmente dal libro che Georges Bataille scrisse nel 1935, L’azzurro del Cielo, pubblicato solo nel 1957 perché ritenuto troppo intimamente personale. Questo romanzo, scritto poco dopo l’ascesa al potere, in Europa, dei governi totalitari, porta i segni premonitori dell’avanzata del fascismo e dell’imminente guerra: “Quando lessi L’azzurro del cielo per la prima volta nel 2010, afferma Larsson, rimasi sbalordita per i numerosi parallelismi con la storia e gli eventi dell’Europa di oggi.”
Attraverso una riflessione approfondita sulle parole di Bataille e le ispirazioni sulle mostruose anomalie della nostra società contemporanea, l’artista ha avviato una ricerca sui video footage che la gente ha caricato online negli ultimi anni. Facendo una ricerca su internet attraverso parole o situazioni chiave del libro, il risultato è stato un viaggio attraverso l’Europa di oggi.
L’artista, con un’attenta selezione di immagini forti, ipnotiche, alcune volte provocatorie, pone l’accento sui fondamenti stessi della società odierna, che dovrebbe garantire la libertà di espressione e di dissenso, sensibilizzando il pubblico verso i rischi, i confini e le derive del sistema democratico.
Nell’installazione del MACRO convergono diverse componenti, anche contrastanti, ispirate integralmente all’opera di Bataille: immagini accattivanti e sgradevoli si alternano costantemente arrivando a tracciare un’intensa immagine della nostra storia contemporanea. I concetti di ciclicità storica, di relatività e soggettività interpretativa sono al centro dei due video in mostra. Lo spettatore viene quindi disorientato attraverso questo costante susseguirsi di immagini che accentuano la forza d’impatto sia razionale che psicologica ed emotiva dell’intera installazione.
Annika Larsson. Nata a Stoccolma nel 1972, risiede attualmente a Berlino e lavora principalmente con il video. Le sue opere trattano temi come il potere e l’impotenza, l’emozione e la percezione. Studia al Royal College of Fine Arts, Stoccolma. Il suo lavoro è stato presentato in mostre personali presso musei come Le Magasin, Grenoble, Kunstalle Nürnberg, Museum fü Gegenwartskunst, Basel, Sala Montcada – Fundacion La Caixa e ICA. e in Rassegne internazionali come la 49. Biennale di Venezia, 2001, 6. Biennale di Shangai, 2006, Festival internazionale del cinema di Berlino, 2011.
Nel film Blue, 2014 l’artista trae ispirazione principalmente dal libro che Georges Bataille scrisse nel 1935, L’azzurro del Cielo, pubblicato solo nel 1957 perché ritenuto troppo intimamente personale. Questo romanzo, scritto poco dopo l’ascesa al potere, in Europa, dei governi totalitari, porta i segni premonitori dell’avanzata del fascismo e dell’imminente guerra: “Quando lessi L’azzurro del cielo per la prima volta nel 2010, afferma Larsson, rimasi sbalordita per i numerosi parallelismi con la storia e gli eventi dell’Europa di oggi.”
Attraverso una riflessione approfondita sulle parole di Bataille e le ispirazioni sulle mostruose anomalie della nostra società contemporanea, l’artista ha avviato una ricerca sui video footage che la gente ha caricato online negli ultimi anni. Facendo una ricerca su internet attraverso parole o situazioni chiave del libro, il risultato è stato un viaggio attraverso l’Europa di oggi.
L’artista, con un’attenta selezione di immagini forti, ipnotiche, alcune volte provocatorie, pone l’accento sui fondamenti stessi della società odierna, che dovrebbe garantire la libertà di espressione e di dissenso, sensibilizzando il pubblico verso i rischi, i confini e le derive del sistema democratico.
Nell’installazione del MACRO convergono diverse componenti, anche contrastanti, ispirate integralmente all’opera di Bataille: immagini accattivanti e sgradevoli si alternano costantemente arrivando a tracciare un’intensa immagine della nostra storia contemporanea. I concetti di ciclicità storica, di relatività e soggettività interpretativa sono al centro dei due video in mostra. Lo spettatore viene quindi disorientato attraverso questo costante susseguirsi di immagini che accentuano la forza d’impatto sia razionale che psicologica ed emotiva dell’intera installazione.
Annika Larsson. Nata a Stoccolma nel 1972, risiede attualmente a Berlino e lavora principalmente con il video. Le sue opere trattano temi come il potere e l’impotenza, l’emozione e la percezione. Studia al Royal College of Fine Arts, Stoccolma. Il suo lavoro è stato presentato in mostre personali presso musei come Le Magasin, Grenoble, Kunstalle Nürnberg, Museum fü Gegenwartskunst, Basel, Sala Montcada – Fundacion La Caixa e ICA. e in Rassegne internazionali come la 49. Biennale di Venezia, 2001, 6. Biennale di Shangai, 2006, Festival internazionale del cinema di Berlino, 2011.
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