Alien. Souvenir of Rome. Art on Street (not Street Art)
![Alien. Souvenir of Rome. Art on Street (not Street Art) Alien. Souvenir of Rome. Art on Street (not Street Art)](http://www.arte.it/foto/600x450/c1/21383-manifesto-ALIEN-N-1-_1_web.jpg)
Alien. Souvenir of Rome. Art on Street (not Street Art)
Dal 15 Aprile 2014 al 15 Aprile 2014
Roma
Luogo: Galleria “on air” di arte contemporanea
Indirizzo: via Margutta 47/a
E-Mail info: jo.cloud.alien@gmail.com
Il gruppo Alien presenta la performance “Souvenir of Rome” inaugurando una nuova galleria “on air” di arte contemporanea nella storica via Margutta 47/a a Roma.
L’arte scende in strada, e si riappropria del suo spazio attraverso la forma più primitiva: “la vendita su strada” ormai denigrata e a solo appannaggio del commercio clandestino dei “vuj cumprà”.
Il gruppo Alien, espone su 6 “white carpet” 6 oggetti legati a Roma in edizione limitata (9 + 1).
Come degli Alieni del mercato dell’arte, i componenti del gruppo decidono di rinunciare ad ogni passaggio e intermediazione e rivolgersi direttamente, senza filtri, all’interlocutore finale in contrapposizione all’attuale processo altamente selettivo del mondo dell’arte .
Si sostituisce il “ red carpet” simbolo di successo con il “white carpet” formato lenzuolo simbolo esplicito di atto di resa finale.
La sfida è quella di “realizzare a regola d’arte” il “ souvenir” l’oggetto più commerciale per antonomasia ridonandogli una propria dignità senza la presunzione di realizzare oggetti sofisticati di arte concettuale.
Si tratta di una performance di “arte su strada” diversa dalla “street art” che ormai ha rubato il palcoscenico nelle principali città internazionali fino a giungere alla consacrazione di espressione di arte contemporanea”.
In questo caso l’arte non è veicolata dalle strutture statiche della città (muri, strade, palazzi) ma sono gli artisti il veicolo ambulante dell’oggetto.
Lo scopo è quello di valutare la reazione del pubblico di fronte a questo processo di democratizzazione e banalizzazione del “ prodotto arte” e capire se il “medium uomo” è in grado di valorizzare l’oggetto.
Il gruppo Alien ha in progetto un programma di performance “white carpet gallery” affrontando sempre nuovi temi in diverse strade. Un modo per estrapolare, per sezionare, per analizzare anche in modo irriverente ciò che ci circonda. Una inquadratura da un punto di vista inaspettato, istantaneo. Polaroid di ciò che riusciamo a vedere solo su un foglio “bianco” di carta fotografica.
L’arte scende in strada, e si riappropria del suo spazio attraverso la forma più primitiva: “la vendita su strada” ormai denigrata e a solo appannaggio del commercio clandestino dei “vuj cumprà”.
Il gruppo Alien, espone su 6 “white carpet” 6 oggetti legati a Roma in edizione limitata (9 + 1).
Come degli Alieni del mercato dell’arte, i componenti del gruppo decidono di rinunciare ad ogni passaggio e intermediazione e rivolgersi direttamente, senza filtri, all’interlocutore finale in contrapposizione all’attuale processo altamente selettivo del mondo dell’arte .
Si sostituisce il “ red carpet” simbolo di successo con il “white carpet” formato lenzuolo simbolo esplicito di atto di resa finale.
La sfida è quella di “realizzare a regola d’arte” il “ souvenir” l’oggetto più commerciale per antonomasia ridonandogli una propria dignità senza la presunzione di realizzare oggetti sofisticati di arte concettuale.
Si tratta di una performance di “arte su strada” diversa dalla “street art” che ormai ha rubato il palcoscenico nelle principali città internazionali fino a giungere alla consacrazione di espressione di arte contemporanea”.
In questo caso l’arte non è veicolata dalle strutture statiche della città (muri, strade, palazzi) ma sono gli artisti il veicolo ambulante dell’oggetto.
Lo scopo è quello di valutare la reazione del pubblico di fronte a questo processo di democratizzazione e banalizzazione del “ prodotto arte” e capire se il “medium uomo” è in grado di valorizzare l’oggetto.
Il gruppo Alien ha in progetto un programma di performance “white carpet gallery” affrontando sempre nuovi temi in diverse strade. Un modo per estrapolare, per sezionare, per analizzare anche in modo irriverente ciò che ci circonda. Una inquadratura da un punto di vista inaspettato, istantaneo. Polaroid di ciò che riusciamo a vedere solo su un foglio “bianco” di carta fotografica.
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