Dialoghi d’Arte. Tra realismo ed astrattismo
Dal 04 Ottobre 2014 al 04 Dicembre 2014
Reggio nell'Emilia | Reggio Emilia
Luogo: 2000 & Novecento Galleria d'Arte
Indirizzo: via Emilia a San Pietro 21
Orari: tutti i giorni 10-12,30 / 16-19,30
Enti promotori:
- FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano - delegazione di Reggio Emilia
- FAI Giovani - delegazione di Reggio Emilia
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0522 580143
E-Mail info: duemilanovecento@tin.it
Sito ufficiale: http://www.duemilanovecento.it
Sabato 4 ottobre 2014, aderendo all’iniziativa "In Contemporanea" - un percorso espositivo che unisce per l’intero mese di ottobre sette gallerie d’arte moderna e contemporanea di Reggio Emilia - la Galleria d’Arte 2000 & Novecento inaugurerà la mostra Dialoghi d’Arte. Tra realismo ed astrattismo.
Un’esposizione che ha l’intento di individuare costanti comunicative attraverso diversi linguaggi artistici, al fine di documentare l’equilibrio tra novità e tradizione su cui si basa e si regge la creatività moderna. In mostra una Struttura Modulare bianca di Paolo Scheggi del 1969 in cui l’artista ha rinunciato all’ornamentazione e ad ogni elemento superfluo al fine di ottenere la chiarezza formale trasformando l’opera, portandola oltre la pittura e facendola diventare, in un processo di trasformazione - creato dall’artista e completato dallo spettatore - un oggetto.
Mario Schifano - unanimemente considerato uno dei più importanti, trasgressivi ed originali artisti italiani e nume tutelare della Pop Art italiana - è presente con una grande tela del 1973 caratterizzata dalla sua tipica pittura gestuale, carica di sentimento vitale, di tocchi veloci e di forti accensioni cromatiche.
In esposizione anche un’opera storica di Lorenzo Viani datata 1913-1915 e due tecniche miste (1983) di Angelo Savelli, artista che compie la propria rivoluzione artistica trasformando il bianco in un’inesauribile fonte d’ispirazione dove, come aveva scritto Giulio Carlo Argan: “ … il gesto pittorico ritrova una prassi di contemplazione attraverso una rinnovata concezione dello spazio”.
Tra le opere in mostra alcune fotografie vintage ed unicum (1986-1989) di Luigi Ghirri della serie Atlante Metropolitano. Le immagini di Ghirri restituiscono ed interpretano un universo visto come insieme di geroglifici e, all'interno di un processo che lo stesso autore ha ironicamente definito “strip-tease intellettuale”, finiscono per tracciare una nuova e straordinaria geografia. Ironia, trompe-l'œil, kitsch, sono gli ambiti prediletti dal lavoro di Ghirri che espone, avvalendosi della specifica frammentarietà del mezzo fotografico, paradossi e fantasmi della civiltà dell'immagine. “Per lui fotografare significava essere sorpreso da qualsiasi cosa, trovare quell’emozione che ti fa immaginare la vastità dello spazio, anche nelle cose più quotidiane”. Sono parole del poeta Gianni Celati, che di Ghirri fu amico.
In mostra saranno presenti anche opere di: Capogrossi, Omar Galliani, Gastini, Griffa, Mainolfi, Manfredi, Mattioli, Migliori, Migneco, Morandi, Nunzio, Reggiani, Rosai, Tancredi e Walter Valentini.
La scelta di inaugurare lo stesso giorno nasce per offrire l’occasione di fare una passeggiata fra le Gallerie di Reggio Emilia scoprendo le proposte di ciascuna per la nuova stagione in un piacevole circuito urbano. Nel corso del mese, ogni fine settimana, le diverse Gallerie proporranno, alternandosi, ciascuna nel proprio spazio espositivo, un’iniziativa per la città: chi l’incontro con un artista, chi un concerto, chi la presentazione di un libro, animando la rassegna.
Sabato 11 ottobre alle ore 18 Adele Cacciagrano presenterà all’interno degli spazi della Galleria 2000&NOVECENTO il libro Overground.
Nato nel 2009 dalla collaborazione tra quattro studiose di teatro contemporaneo e performing arts – Lucia Amara, Adele Cacciagrano, Piersandra Di Matteo e Tihana Maravi? – e il fotografo Luca Del Pia, Overground ha dato vita al progetto editoriale omonimo (Boiler Edizioni) che ha coinvolto nel corso del tempo dieci performer – singoli artisti o formazioni collettive – per indagare insieme la nozione di rappresentazione da diversi angoli prospettici.
Overground è un’opera plurale che mette a confronto tre azioni di natura differente: la fotografia, il gesto performativo e la riflessione teorica. Ciascuna di queste discipline è chiamata a dare un contributo a partire dal linguaggio che le è proprio, lasciando aperta la possibilità di slittamenti, allontanamenti e sovrapposizioni. Overground è un progetto sostenuto da: Uovo, Fondazione Fotografia, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ed Associazione Iolanda Gazzerro.
Adele Cacciagrano è Dottore di ricerca in Studi Teatrali e Cinematografici presso Università degli Studi di Bologna e membro del gruppo di studio legato al magistero del Prof. Marco De Marinis. I suoi interventi sono apparsi su riviste specializzate e antologie di saggi teatrali e performativi. Nel 2009 con il sostegno di Alieno-Nuove Creatività/ETI ha pubblicato uno studio teorico sul mitologema di Lilith. Nel 2011 è co-autrice con Lucia Amara, Piersandra Di Matteo, Tihana Maravic e il fotografo Luca Del Pia di Overground (edizioni Boiler Books).
Dopo aver co-curato la prima edizione del festival di genere Funzione Guerriera (Reggio Emilia, 28 febbraio-2 marzo 2014) attualmente è impegnata in un nuovo progetto editoriale con la danzatrice e coreografa Francesca Proia e la poetessa Anastasia Mostacci.
Un’esposizione che ha l’intento di individuare costanti comunicative attraverso diversi linguaggi artistici, al fine di documentare l’equilibrio tra novità e tradizione su cui si basa e si regge la creatività moderna. In mostra una Struttura Modulare bianca di Paolo Scheggi del 1969 in cui l’artista ha rinunciato all’ornamentazione e ad ogni elemento superfluo al fine di ottenere la chiarezza formale trasformando l’opera, portandola oltre la pittura e facendola diventare, in un processo di trasformazione - creato dall’artista e completato dallo spettatore - un oggetto.
Mario Schifano - unanimemente considerato uno dei più importanti, trasgressivi ed originali artisti italiani e nume tutelare della Pop Art italiana - è presente con una grande tela del 1973 caratterizzata dalla sua tipica pittura gestuale, carica di sentimento vitale, di tocchi veloci e di forti accensioni cromatiche.
In esposizione anche un’opera storica di Lorenzo Viani datata 1913-1915 e due tecniche miste (1983) di Angelo Savelli, artista che compie la propria rivoluzione artistica trasformando il bianco in un’inesauribile fonte d’ispirazione dove, come aveva scritto Giulio Carlo Argan: “ … il gesto pittorico ritrova una prassi di contemplazione attraverso una rinnovata concezione dello spazio”.
Tra le opere in mostra alcune fotografie vintage ed unicum (1986-1989) di Luigi Ghirri della serie Atlante Metropolitano. Le immagini di Ghirri restituiscono ed interpretano un universo visto come insieme di geroglifici e, all'interno di un processo che lo stesso autore ha ironicamente definito “strip-tease intellettuale”, finiscono per tracciare una nuova e straordinaria geografia. Ironia, trompe-l'œil, kitsch, sono gli ambiti prediletti dal lavoro di Ghirri che espone, avvalendosi della specifica frammentarietà del mezzo fotografico, paradossi e fantasmi della civiltà dell'immagine. “Per lui fotografare significava essere sorpreso da qualsiasi cosa, trovare quell’emozione che ti fa immaginare la vastità dello spazio, anche nelle cose più quotidiane”. Sono parole del poeta Gianni Celati, che di Ghirri fu amico.
In mostra saranno presenti anche opere di: Capogrossi, Omar Galliani, Gastini, Griffa, Mainolfi, Manfredi, Mattioli, Migliori, Migneco, Morandi, Nunzio, Reggiani, Rosai, Tancredi e Walter Valentini.
La scelta di inaugurare lo stesso giorno nasce per offrire l’occasione di fare una passeggiata fra le Gallerie di Reggio Emilia scoprendo le proposte di ciascuna per la nuova stagione in un piacevole circuito urbano. Nel corso del mese, ogni fine settimana, le diverse Gallerie proporranno, alternandosi, ciascuna nel proprio spazio espositivo, un’iniziativa per la città: chi l’incontro con un artista, chi un concerto, chi la presentazione di un libro, animando la rassegna.
Sabato 11 ottobre alle ore 18 Adele Cacciagrano presenterà all’interno degli spazi della Galleria 2000&NOVECENTO il libro Overground.
Nato nel 2009 dalla collaborazione tra quattro studiose di teatro contemporaneo e performing arts – Lucia Amara, Adele Cacciagrano, Piersandra Di Matteo e Tihana Maravi? – e il fotografo Luca Del Pia, Overground ha dato vita al progetto editoriale omonimo (Boiler Edizioni) che ha coinvolto nel corso del tempo dieci performer – singoli artisti o formazioni collettive – per indagare insieme la nozione di rappresentazione da diversi angoli prospettici.
Overground è un’opera plurale che mette a confronto tre azioni di natura differente: la fotografia, il gesto performativo e la riflessione teorica. Ciascuna di queste discipline è chiamata a dare un contributo a partire dal linguaggio che le è proprio, lasciando aperta la possibilità di slittamenti, allontanamenti e sovrapposizioni. Overground è un progetto sostenuto da: Uovo, Fondazione Fotografia, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ed Associazione Iolanda Gazzerro.
Adele Cacciagrano è Dottore di ricerca in Studi Teatrali e Cinematografici presso Università degli Studi di Bologna e membro del gruppo di studio legato al magistero del Prof. Marco De Marinis. I suoi interventi sono apparsi su riviste specializzate e antologie di saggi teatrali e performativi. Nel 2009 con il sostegno di Alieno-Nuove Creatività/ETI ha pubblicato uno studio teorico sul mitologema di Lilith. Nel 2011 è co-autrice con Lucia Amara, Piersandra Di Matteo, Tihana Maravic e il fotografo Luca Del Pia di Overground (edizioni Boiler Books).
Dopo aver co-curato la prima edizione del festival di genere Funzione Guerriera (Reggio Emilia, 28 febbraio-2 marzo 2014) attualmente è impegnata in un nuovo progetto editoriale con la danzatrice e coreografa Francesca Proia e la poetessa Anastasia Mostacci.
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