Andrea Roggi. Aer Aeris
Dal 05 Giugno 2015 al 28 Giugno 2015
Carmignano | Prato
Luogo: Villa Medicea La Ferdinanda
Indirizzo: via Papa Giovanni XXIII 5, loc. Artimino
Telefono per informazioni: +39 055 8718124
E-Mail info: info@florencebiennale.org
Sito ufficiale: http://www.artiminocontemporanea.org
Dal 5 al 28 giugno le opere in bronzo dello scultore toscano Andrea Roggi saranno esposte nel giardino della cosiddetta “villa dei cento camini” e all’interno della tenuta, con vernissage alle ore 19. La mostra “Aer Aeris” si tiene nell’ambito della rassegna “Artimino Contemporanea” organizzata insieme a LINEA Spazio Arte Contemporanea, laboratorio espositivo di Florence Biennale.
Per il complesso di Artimino, un tempo residenza di caccia del granduca Ferdinando I de’ Medici e oggi inserita nella lista Unesco del patrimonio mondiale dell’umanità, è la seconda tappa di un progetto espositivo che mira a trasformare la cosiddetta ”villa dei cento camini” in un luogo d’eccellenza dove far dialogare cultura, paesaggio e enogastronomia. In parallelo, per tutta la durata della mostra, il ristorante “Biagio Pignatta” – attiguo alla villa – proporrà un menù ad hoc ispirato alle opere di Roggi.
Il vernissage della mostra di Andrea Roggi è previsto per venerdì 5 giugno, alle ore 19 nel giardino della villa di Artimino con degustazione di vini Carmignano DOCG. L’esposizione andrà avanti fino a domenica 28 giugno e sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 12. Si tratta di opere di grande formato che preludono a un movimento di ascesa, di elevazione verso l’alto, attraverso la loro danza nell’aria: saranno incastonate nelle zone strategiche della tenuta. Lo scultore di Castelfiorentino è un assoluto virtuoso del bronzo: le sue eleganti strutture già a un primo sguardo colpiscono per la loro leggerezza, quasi fossero uscite da un sogno. Le figure, eteree e filiformi, sono caratterizzate da un forte dinamismo: sembra quasi che debbano spiccare il volo da un momento all’altro, prendendo vita, ruotando, ondeggiando e… volando. Come?
Lo spiega l’artista: “Nelle mie opere – racconta Roggi – cerco di inserire dei dettagli tecnici che permettano alle sculture di muoversi, così da renderle libere di dialogare con lo spettatore: cerco di andare oltre la pesantezza del materiale di realizzazione, il bronzo, verso una dimensione di leggerezza e ariosità. Anche quando non si muovono fisicamente, ricerco soluzioni che conferiscano alle sculture un andamento sinuoso e dinamico. Il messaggio che voglio trasmettere è ruota intorno ai temi dell’amore e della vita, dell’appartenenza, della conoscenza, dello spirito libero dell’essere umani”.
“L’idea di questo progetto – spiega Jacopo Celona, Direttore di Florence Biennale – nasce dall’intento di riproporre, in un territorio da sempre ricco di humus artistico e enogastronomico, le idee degli illustri mecenati che in passato hanno contribuito a sviluppare intorno a sé un ambiente prospero di artisti e uomini di cultura. Vogliamo sviluppare ‘Artimino Contemporanea’ e portare in questo luogo alcuni tra gli artisti del panorama nazionale e internazionale, tra i più importanti”.
“Con ‘Artimino Contemporanea’ – aggiunge Annabella Pascale, responsabile marketing del complesso mediceo – prevediamo di realizzare nei prossimi anni una serie di eventi tesi a dar vita a un luogo mediante la diffusione della cultura contemporanea, all’interno di una struttura che coniuga il passato di questi luoghi, ricchi di storia e suggestione, con le sue bellezze paesaggistiche, i piaceri enogastronomici e la cultura dei giorni nostri”. Il prossimo appuntamento, che chiude la prima edizione di “Artimino Contemporanea” sarà a settembre e vedrà la partecipazione di Wessel Huisman, che aveva presentato le sue opere nella villa di Artimino l’anno scorso, in occasione della “Settimana della cultura Toscana”.
Per il complesso di Artimino, un tempo residenza di caccia del granduca Ferdinando I de’ Medici e oggi inserita nella lista Unesco del patrimonio mondiale dell’umanità, è la seconda tappa di un progetto espositivo che mira a trasformare la cosiddetta ”villa dei cento camini” in un luogo d’eccellenza dove far dialogare cultura, paesaggio e enogastronomia. In parallelo, per tutta la durata della mostra, il ristorante “Biagio Pignatta” – attiguo alla villa – proporrà un menù ad hoc ispirato alle opere di Roggi.
Il vernissage della mostra di Andrea Roggi è previsto per venerdì 5 giugno, alle ore 19 nel giardino della villa di Artimino con degustazione di vini Carmignano DOCG. L’esposizione andrà avanti fino a domenica 28 giugno e sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 12. Si tratta di opere di grande formato che preludono a un movimento di ascesa, di elevazione verso l’alto, attraverso la loro danza nell’aria: saranno incastonate nelle zone strategiche della tenuta. Lo scultore di Castelfiorentino è un assoluto virtuoso del bronzo: le sue eleganti strutture già a un primo sguardo colpiscono per la loro leggerezza, quasi fossero uscite da un sogno. Le figure, eteree e filiformi, sono caratterizzate da un forte dinamismo: sembra quasi che debbano spiccare il volo da un momento all’altro, prendendo vita, ruotando, ondeggiando e… volando. Come?
Lo spiega l’artista: “Nelle mie opere – racconta Roggi – cerco di inserire dei dettagli tecnici che permettano alle sculture di muoversi, così da renderle libere di dialogare con lo spettatore: cerco di andare oltre la pesantezza del materiale di realizzazione, il bronzo, verso una dimensione di leggerezza e ariosità. Anche quando non si muovono fisicamente, ricerco soluzioni che conferiscano alle sculture un andamento sinuoso e dinamico. Il messaggio che voglio trasmettere è ruota intorno ai temi dell’amore e della vita, dell’appartenenza, della conoscenza, dello spirito libero dell’essere umani”.
“L’idea di questo progetto – spiega Jacopo Celona, Direttore di Florence Biennale – nasce dall’intento di riproporre, in un territorio da sempre ricco di humus artistico e enogastronomico, le idee degli illustri mecenati che in passato hanno contribuito a sviluppare intorno a sé un ambiente prospero di artisti e uomini di cultura. Vogliamo sviluppare ‘Artimino Contemporanea’ e portare in questo luogo alcuni tra gli artisti del panorama nazionale e internazionale, tra i più importanti”.
“Con ‘Artimino Contemporanea’ – aggiunge Annabella Pascale, responsabile marketing del complesso mediceo – prevediamo di realizzare nei prossimi anni una serie di eventi tesi a dar vita a un luogo mediante la diffusione della cultura contemporanea, all’interno di una struttura che coniuga il passato di questi luoghi, ricchi di storia e suggestione, con le sue bellezze paesaggistiche, i piaceri enogastronomici e la cultura dei giorni nostri”. Il prossimo appuntamento, che chiude la prima edizione di “Artimino Contemporanea” sarà a settembre e vedrà la partecipazione di Wessel Huisman, che aveva presentato le sue opere nella villa di Artimino l’anno scorso, in occasione della “Settimana della cultura Toscana”.
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