Jacques Toussaint. In itinere
Dal 02 Dicembre 2012 al 06 Gennaio 2013
Pordenone
Luogo: Convento di San Francesco
Indirizzo: piazza della Motta
Orari: da martedì a sabato 15-19; domenica 10-13/ 15-19
Curatori: Luigi Cavadini
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone
- Associazione La città complessa
- ISIA - Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Roma
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0434 392915/ 031 269393
E-Mail info: info@uessearte.it
L'Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone in collaborazione con l'Associazione La città complessa, con il patrocinio dell'ISIA - Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Roma presentano la mostra di Jacques Toussaint In itinere, a cura di Luigi Cavadini dall’1 dicembre al 6 gennaio nella chiesa di san Francesco a Pordenone.
In un importante intervento artistico proposto, dando seguito al viaggio attraverso la memoria, il tempo e i prodotti della sua creatività avviato in primavera a Milano, ospite dell’Institut Français nel Palazzo delle Stelline, Jacques Toussaint, artista-designer di origini francesi ma attivo in Italia dal 1971, propone la rivisitazione dei quattro fondamenti della vita: aria, terra, acqua e fuoco. Presenze a volte decisamente palpabili, a volte fatte di simboli e di immagini fluttuanti ne sottolineano valori manifesti e significati impliciti.
Tutto questo avviene mediante la presentazione di prodotti minimali di design e di interventi pittorici e grafici oltre che con installazioni, dove il segno e la luce diventano strumenti fondamentali di narrazione e di suggestione.
La presenza, qui frammentata e da ricomporre mentalmente, di un saio - schematizzato secondo la logica compositiva dell’artista - riconduce la mente e il cuore del fruitore al Cantico delle creature, in cui si compendia la lode al Signore per tutte le grandi e piccole manifestazioni della natura. L’alta filosofia antica si intreccia dunque con la semplicità del Santo d’Assisi e insieme ispirano e attraversano la narrazione di Toussaint che esalta le piccole cose con un fare rigoroso e compiuto, il cui valore si sublima nella presenza della luce che genera percorsi e guida il pensiero al di là delle contingenze del tempo presente. L’artista gioca con rigore sia nella creazione di immagini evocative, astratte nella loro geometrica definizione e vibranti di significati, sia nella proposizione di oggetti di design dalla nuda semplicità di costruzione e dalla essenzialità di forme, che costituiscono un intrigante complesso narrativo. Tutte le opere esposte maturano in una dialettica raffinata tra i materiali, una sinergia tra vetro, acciaio e legno alla quale un altro elemento tipico del designer - la luce al neon - si rapporta, indaga e staglia le parti delle opere: con delicate griglie di acciaio, ecco sottili pareti divisorie, pannelli bi e tridimensionali in vetro e specchio argentato denominati glass-wall, e lampade al neon blu intenso che dialogano con le superfici riflettenti. Tutto gestito in proporzioni dal gusto ora moderno, ora di architettura antica.
La mostra, che si inaugura sabato 1 dicembre alle ore 18, resterà aperta fino al 6 gennaio dalle 15 alle 19 nei giorni da martedì a sabato, e dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 la domenica. Ingresso gratuito
Jacques Toussaint Nasce a Parigi nel 1947. Inizia la sua attività in Italia nel 1971 dopo aver studiato a Parigi all’Institut des Etudes Economiques et Commerciales e successivamente all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts. È stato consulente delle aziende di arredamento Bernini di Carate Brianza e Matteo Grassi di Mariano Comense, per la quale ha anche creato una linea di prodotti, coordinato l’azione dei vari designer, impostato e seguito l’immagine aziendale.
Per la Interflex di Meda è stato consulente per il settore arredamento dal 1983 al 1990. Alla fine del 1985 ha creato il marchio Atelier quale sintesi delle sue precedenti esperienze, per l’edizione di progetti affidati alla cura di giovanni designer Hans- Peter Weidmann, Wolfgang Laubersheimer, Hannes Wettstein, designer molto affermati come Toshiyuki Kita, Ross Littell e Verner Panton e la riedizione di progetti firmati da maestri dell’ architettura di livello internazionale come Alvar Aalto, Alfred Roth, Werner Max Moser e Giuseppe Terragni.
A partire dal 1993 collabora alla definizione di una nuova collezione di oggetti in carta riciclata per la Arbos di Solagna. E stato varie volte invitato a presentare i suoi lavori al Museo Casabianca di Malo (Vicenza) istituzione che illustra attraverso opere grafiche le varie tappe dell’arte contemporanea internationale dal 1960 ai nostri giorni.
Nel 1997 ha creato “Glass Works”, una collezione di specchi nata da una ricerca su un materiale antico, il vetro. Nel 1998 ha creato il marchio Connections, una collezione di oggetti artistici che intende sottolineare le connessioni che esistono tra le persone e le cose che hanno influenzato la sua ricerca.
Nel 2000 ha fondato l’Associazione del Piccolo Museo per la protezione e la salvaguardia del ricco archivio di progetti, prototipi e designi raccolti durante gli anni di collaborazione con designers famosi. Ha iniziato anche la produzione di una nuova collezione con il marchio Edizioni del Piccolo Museo. Attivo come grafico, partecipa a mostre in gallerie ed istituzioni in Italia ed all’estero. Alcune sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti del Denver Art Museum, di Die Neue Sammlung - Monaco di Baviera, del Kunstgewerbemuseum – Berlino, del Museo Nazionale di Poznan (PL) e della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Forti - Verona.
In un importante intervento artistico proposto, dando seguito al viaggio attraverso la memoria, il tempo e i prodotti della sua creatività avviato in primavera a Milano, ospite dell’Institut Français nel Palazzo delle Stelline, Jacques Toussaint, artista-designer di origini francesi ma attivo in Italia dal 1971, propone la rivisitazione dei quattro fondamenti della vita: aria, terra, acqua e fuoco. Presenze a volte decisamente palpabili, a volte fatte di simboli e di immagini fluttuanti ne sottolineano valori manifesti e significati impliciti.
Tutto questo avviene mediante la presentazione di prodotti minimali di design e di interventi pittorici e grafici oltre che con installazioni, dove il segno e la luce diventano strumenti fondamentali di narrazione e di suggestione.
La presenza, qui frammentata e da ricomporre mentalmente, di un saio - schematizzato secondo la logica compositiva dell’artista - riconduce la mente e il cuore del fruitore al Cantico delle creature, in cui si compendia la lode al Signore per tutte le grandi e piccole manifestazioni della natura. L’alta filosofia antica si intreccia dunque con la semplicità del Santo d’Assisi e insieme ispirano e attraversano la narrazione di Toussaint che esalta le piccole cose con un fare rigoroso e compiuto, il cui valore si sublima nella presenza della luce che genera percorsi e guida il pensiero al di là delle contingenze del tempo presente. L’artista gioca con rigore sia nella creazione di immagini evocative, astratte nella loro geometrica definizione e vibranti di significati, sia nella proposizione di oggetti di design dalla nuda semplicità di costruzione e dalla essenzialità di forme, che costituiscono un intrigante complesso narrativo. Tutte le opere esposte maturano in una dialettica raffinata tra i materiali, una sinergia tra vetro, acciaio e legno alla quale un altro elemento tipico del designer - la luce al neon - si rapporta, indaga e staglia le parti delle opere: con delicate griglie di acciaio, ecco sottili pareti divisorie, pannelli bi e tridimensionali in vetro e specchio argentato denominati glass-wall, e lampade al neon blu intenso che dialogano con le superfici riflettenti. Tutto gestito in proporzioni dal gusto ora moderno, ora di architettura antica.
La mostra, che si inaugura sabato 1 dicembre alle ore 18, resterà aperta fino al 6 gennaio dalle 15 alle 19 nei giorni da martedì a sabato, e dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 la domenica. Ingresso gratuito
Jacques Toussaint Nasce a Parigi nel 1947. Inizia la sua attività in Italia nel 1971 dopo aver studiato a Parigi all’Institut des Etudes Economiques et Commerciales e successivamente all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts. È stato consulente delle aziende di arredamento Bernini di Carate Brianza e Matteo Grassi di Mariano Comense, per la quale ha anche creato una linea di prodotti, coordinato l’azione dei vari designer, impostato e seguito l’immagine aziendale.
Per la Interflex di Meda è stato consulente per il settore arredamento dal 1983 al 1990. Alla fine del 1985 ha creato il marchio Atelier quale sintesi delle sue precedenti esperienze, per l’edizione di progetti affidati alla cura di giovanni designer Hans- Peter Weidmann, Wolfgang Laubersheimer, Hannes Wettstein, designer molto affermati come Toshiyuki Kita, Ross Littell e Verner Panton e la riedizione di progetti firmati da maestri dell’ architettura di livello internazionale come Alvar Aalto, Alfred Roth, Werner Max Moser e Giuseppe Terragni.
A partire dal 1993 collabora alla definizione di una nuova collezione di oggetti in carta riciclata per la Arbos di Solagna. E stato varie volte invitato a presentare i suoi lavori al Museo Casabianca di Malo (Vicenza) istituzione che illustra attraverso opere grafiche le varie tappe dell’arte contemporanea internationale dal 1960 ai nostri giorni.
Nel 1997 ha creato “Glass Works”, una collezione di specchi nata da una ricerca su un materiale antico, il vetro. Nel 1998 ha creato il marchio Connections, una collezione di oggetti artistici che intende sottolineare le connessioni che esistono tra le persone e le cose che hanno influenzato la sua ricerca.
Nel 2000 ha fondato l’Associazione del Piccolo Museo per la protezione e la salvaguardia del ricco archivio di progetti, prototipi e designi raccolti durante gli anni di collaborazione con designers famosi. Ha iniziato anche la produzione di una nuova collezione con il marchio Edizioni del Piccolo Museo. Attivo come grafico, partecipa a mostre in gallerie ed istituzioni in Italia ed all’estero. Alcune sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti del Denver Art Museum, di Die Neue Sammlung - Monaco di Baviera, del Kunstgewerbemuseum – Berlino, del Museo Nazionale di Poznan (PL) e della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Forti - Verona.
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