La pietra e le pietre. La Fondazione di una cattedrale
![Pisa, Cattedrale Pisa, Cattedrale](http://www.arte.it/foto/600x450/de/11329-cattedrale_pisa.jpg)
© Shutterstock | Pisa, Cattedrale
Dal 03 Ottobre 2014 al 03 Ottobre 2014
Pisa
Luogo: Auditorium G. Toniolo dell'Opera della Primaziale Pisana
Indirizzo: piazza dell'Arcivescovado
Telefono per informazioni: +39 050 835011 / 12
E-Mail info: g.defelice@opapisa.it
In occasione dei 950 anni dalla posa della prima pietra della Cattedrale di Pisa, l’Opera della Primaziale Pisana in collaborazione con il Centro Studi Umanistici dell’Abbazia di San Savino, organizza due giornate di studio, dal titolo La pietra e le pietre. La Fondazione di una cattedrale. La prima di queste è in programma il 3 ottobre 2014 presso l’Auditorium G. Toniolo dell’Opera della Primaziale Pisana.
La Cattedrale di Pisa, come in genere tutte le cattedrali con le loro piazze che sono state costruite nelle città europee, sono divenute nel corso dei secoli un motore di comunità e di aggregazione attorno al richiamo cristiano e attorno al senso della cittadinanza. Nel tempo il duomo infatti ha svolto il ruolo non solo di Chiesa Madre di una città, ma ha incarnato una pluralità di compiti che forse nessun altra architettura ha generato: difatti ha rappresentato un simbolo di identità e di appartenenza dei cittadini, fedeli o atei che fossero; è stato da matrice e da modello per molte altre chiese del territorio; è stato luogo di fede, ma anche di fervida sperimentazione artistica e scientifica; e nell'epoca attuale, è al tempo stesso fonte di grande richiamo turistico, ma anche immagine di quanto forti nei millenni siano stati il messaggio e l'autorità cristiana.
Questa polifonia di attributi conferiscono alla Cattedrale di Pisa, e in modo più articolato al complesso monumentale che vi sta attorno (Battistero, Camposanto e Ospedale), una pregnanza valoriale, cittadina e spirituale che non può essere ricondotta alla sola importantissima componente storico-artistica.
La prima delle due giornate, venerdì 3 ottobre, dal titolo “Significati religiosi, storici e simbolici della Cattedrale di Pisa”, vedrà gli interventi di Timothy Verdon, storico dell'arte, direttore del Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze, Cesare Alzati, docente Università Cattolica di Milano, Marco Romano, urbanista, già membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, Valerio Ascani, docente di Storia dell'Arte all'Università di Pisa, Luca Nannipieri, saggista.
Il secondo appuntamento, in programma per giovedì 27 novembre, sarà intorno al tema “Il racconto delle pietre. La Cattedrale di Pisa nei suoi aspetti significativi meno conosciuti”. A discuterne saranno invece Piero Pierotti, storico dell'urbanistica, già professore dell'Università di Pisa, Ottavio Banti, medioevista, già professore dell'Università di Pisa, Sergio Costanzo, scrittore e Luca Nannipieri, saggista.
Introduce:
Mons. GINO BIAGINI
deputato dell'Opera della Primaziale Pisana
Intervengono:
Significati teologici di una cattedrale
TIMOTHY VERDON
storico dell'arte, direttore del Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze
La cattedrale nel Medioevo
CESARE ALZATI
docente Università Cattolica di Milano
La cattedrale e la città
MARCO ROMANO
urbanista, già membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali
La cattedrale come prodotto culturale: Il Duomo di Pisa
VALERIO ASCANI
docente di Storia dell'Arte all'Università di Pisa
La cattedrale come motore di comunità
LUCA NANNIPIERI
saggista
La Cattedrale di Pisa, come in genere tutte le cattedrali con le loro piazze che sono state costruite nelle città europee, sono divenute nel corso dei secoli un motore di comunità e di aggregazione attorno al richiamo cristiano e attorno al senso della cittadinanza. Nel tempo il duomo infatti ha svolto il ruolo non solo di Chiesa Madre di una città, ma ha incarnato una pluralità di compiti che forse nessun altra architettura ha generato: difatti ha rappresentato un simbolo di identità e di appartenenza dei cittadini, fedeli o atei che fossero; è stato da matrice e da modello per molte altre chiese del territorio; è stato luogo di fede, ma anche di fervida sperimentazione artistica e scientifica; e nell'epoca attuale, è al tempo stesso fonte di grande richiamo turistico, ma anche immagine di quanto forti nei millenni siano stati il messaggio e l'autorità cristiana.
Questa polifonia di attributi conferiscono alla Cattedrale di Pisa, e in modo più articolato al complesso monumentale che vi sta attorno (Battistero, Camposanto e Ospedale), una pregnanza valoriale, cittadina e spirituale che non può essere ricondotta alla sola importantissima componente storico-artistica.
La prima delle due giornate, venerdì 3 ottobre, dal titolo “Significati religiosi, storici e simbolici della Cattedrale di Pisa”, vedrà gli interventi di Timothy Verdon, storico dell'arte, direttore del Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze, Cesare Alzati, docente Università Cattolica di Milano, Marco Romano, urbanista, già membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, Valerio Ascani, docente di Storia dell'Arte all'Università di Pisa, Luca Nannipieri, saggista.
Il secondo appuntamento, in programma per giovedì 27 novembre, sarà intorno al tema “Il racconto delle pietre. La Cattedrale di Pisa nei suoi aspetti significativi meno conosciuti”. A discuterne saranno invece Piero Pierotti, storico dell'urbanistica, già professore dell'Università di Pisa, Ottavio Banti, medioevista, già professore dell'Università di Pisa, Sergio Costanzo, scrittore e Luca Nannipieri, saggista.
Introduce:
Mons. GINO BIAGINI
deputato dell'Opera della Primaziale Pisana
Intervengono:
Significati teologici di una cattedrale
TIMOTHY VERDON
storico dell'arte, direttore del Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze
La cattedrale nel Medioevo
CESARE ALZATI
docente Università Cattolica di Milano
La cattedrale e la città
MARCO ROMANO
urbanista, già membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali
La cattedrale come prodotto culturale: Il Duomo di Pisa
VALERIO ASCANI
docente di Storia dell'Arte all'Università di Pisa
La cattedrale come motore di comunità
LUCA NANNIPIERI
saggista
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