Gioni David Parra. A secret chamber
Dal 13 Agosto 2014 al 21 Settembre 2014
Vecchiano | Pisa
Luogo: Magazzini Lisabetta Salviati per l’Arte
Indirizzo: viale dei Pini
Orari: su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 333 6392040
E-Mail info: info@gionidavidparra.it
Sito ufficiale: http://www.gionidavidparra.it
Una stanza segreta. Una chiave che va cercata. Una caccia al tesoro che diviene
unico modo per esperire le nuove opere dell’artista Gioni David Parra, utopiche, in transito, già in viaggio verso altri luoghi d’oltremare.
Mistero e ricerca sono gli ingredienti di un vernissage decisamente originale, da cogliere al volo nella sua transitorietà, ai Magazzini Lisabetta Salviati il 13 Agosto 2014, alle ore 19.00.
In questa affascinante struttura ottocentesca nel parco di Migliarino, per volontà dei suoi proprietari Carlo e Francesca Centurione Scotto e di un’illuminata amministrazione comunale, si celebra da anni l’accoglienza di artisti invitati a dialogare con la natura e il genius loci di questa terra di incomparabile bellezza.
Parra impegnato da sempre in una ricerca evolutiva parte proprio dal momento della fondazione universale, nell’estrema tensione di riprodurre la materia e le sonorità di essa che non percepiamo. Un registro alto, che dà la percezione della voce e del suono della Creazione, in una camera che diventa wunderkammer e camera da musica a seconda delle prospettive.
Venti tele ossimoriche, di oscura luminosità, si sviluppano in un linguaggio personalissimo, che riesce a ricreare la profondità del buio. Una installazione site specific che l’artista ha gelosamente chiuso nell’assoluto riserbo.
“ Ho voluto dare un sesto senso di quello che non c’è. Penso che sia un atto estremamente razionale ritenere che anche i suoni che non udiamo esistano. Così il pensiero. Così tutto ciò che non passa attraverso i nostri sensi. E quindi razionalmente accettare il mistero.” - spiega l’artista.
Il Maestro ritorna dunque a questo “sogno del cieco”, lavorando al tornio le infinite possibilità creative al di là del puro dato sensoriale, rinnovando però profondamente il linguaggio utilizzato nella mostra “Uscita di Insicurezza”, curata l’anno scorso da Maurizio Vanni e che aveva ottenuto grande successo.
“ Parra è un artista che ha fatto della vita una missione di evoluzione e ricerca e per questo lo amiamo”- dice la Marchesa Centurione- “molti artisti si mercificano, altri diventano la copia di se stessi e non procedono. Dopo il suo soggiorno londinese, dove ha ricevuto larghi consensi, Parra ha avuto la capacità di rinnovare ulteriormente il suo linguaggio raggiungendo un’estrema perfezione stilistica che va vista adesso.”
Nel salotto buono dei Magazzini Salviati sono stati ospitati nel corso degli anni, artisti di varia provenienza: musicisti, architetti impegnati nella valorizzazione del paesaggio, antropologi, scrittori alla ricerca di un comune denominatore che colleghi l’anima al territorio. Soul and Soil. Perché come scriveva da Migliarino Antonio Tabucchi: non c’è niente di più importante delle proprie radici.
Questa cosmogonia teocritea del Parra vibra con il cielo stellato che si può ammirare dalla tenuta in tutta la sua bellezza estiva e consente anche un ottimo detour serale nella tenuta Salviati.
unico modo per esperire le nuove opere dell’artista Gioni David Parra, utopiche, in transito, già in viaggio verso altri luoghi d’oltremare.
Mistero e ricerca sono gli ingredienti di un vernissage decisamente originale, da cogliere al volo nella sua transitorietà, ai Magazzini Lisabetta Salviati il 13 Agosto 2014, alle ore 19.00.
In questa affascinante struttura ottocentesca nel parco di Migliarino, per volontà dei suoi proprietari Carlo e Francesca Centurione Scotto e di un’illuminata amministrazione comunale, si celebra da anni l’accoglienza di artisti invitati a dialogare con la natura e il genius loci di questa terra di incomparabile bellezza.
Parra impegnato da sempre in una ricerca evolutiva parte proprio dal momento della fondazione universale, nell’estrema tensione di riprodurre la materia e le sonorità di essa che non percepiamo. Un registro alto, che dà la percezione della voce e del suono della Creazione, in una camera che diventa wunderkammer e camera da musica a seconda delle prospettive.
Venti tele ossimoriche, di oscura luminosità, si sviluppano in un linguaggio personalissimo, che riesce a ricreare la profondità del buio. Una installazione site specific che l’artista ha gelosamente chiuso nell’assoluto riserbo.
“ Ho voluto dare un sesto senso di quello che non c’è. Penso che sia un atto estremamente razionale ritenere che anche i suoni che non udiamo esistano. Così il pensiero. Così tutto ciò che non passa attraverso i nostri sensi. E quindi razionalmente accettare il mistero.” - spiega l’artista.
Il Maestro ritorna dunque a questo “sogno del cieco”, lavorando al tornio le infinite possibilità creative al di là del puro dato sensoriale, rinnovando però profondamente il linguaggio utilizzato nella mostra “Uscita di Insicurezza”, curata l’anno scorso da Maurizio Vanni e che aveva ottenuto grande successo.
“ Parra è un artista che ha fatto della vita una missione di evoluzione e ricerca e per questo lo amiamo”- dice la Marchesa Centurione- “molti artisti si mercificano, altri diventano la copia di se stessi e non procedono. Dopo il suo soggiorno londinese, dove ha ricevuto larghi consensi, Parra ha avuto la capacità di rinnovare ulteriormente il suo linguaggio raggiungendo un’estrema perfezione stilistica che va vista adesso.”
Nel salotto buono dei Magazzini Salviati sono stati ospitati nel corso degli anni, artisti di varia provenienza: musicisti, architetti impegnati nella valorizzazione del paesaggio, antropologi, scrittori alla ricerca di un comune denominatore che colleghi l’anima al territorio. Soul and Soil. Perché come scriveva da Migliarino Antonio Tabucchi: non c’è niente di più importante delle proprie radici.
Questa cosmogonia teocritea del Parra vibra con il cielo stellato che si può ammirare dalla tenuta in tutta la sua bellezza estiva e consente anche un ottimo detour serale nella tenuta Salviati.
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