Brigitta Rossetti. L’ultima eudaimonia
Dal 05 Ottobre 2024 al 23 Ottobre 2024
Piacenza
Luogo: Musei Civici di Palazzo Farnese
Indirizzo: Piazza della Cittadella 29
Orari: da martedì a giovedì 10.00-13-00 e 15.00-18.00, da venerdì a domenica 10.00-18.00, chiuso il lunedì e il 9 ottobre
Curatori: Alberto Mattia Martini
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0523 492 658
E-Mail info: info.farnese@comune.piacenza.it
Sito ufficiale: http://www.palazzofarnese.piacenza.it
I Musei Civici di Palazzo Farnese di Piacenza ospitano, dal 5 al 23 ottobre 2024, L'ultima eudaimonia, mostra personale dell'artista Brigitta Rossetti, a cura di Alberto Maria Martini.
Organizzata da Piacenza Musei A.P.S., in collaborazione con Comune di Piacenza, Musei Civici di Palazzo Farnese e Galleria Giovanni Bonelli, con il patrocinio di Città di Bobbio e il supporto di Fondazione di Piacenza e Vigevano per l'allestimento, l'esposizione sarà inaugurata sabato 5 ottobre alle ore 11.00.
«Il progetto - scrive Alberto Mattia Martini - nasce da una riflessione profonda e viscerale sulle tematiche cruciali del nostro tempo, esplorando il rapporto tra arte e natura, mettendone in luce le conseguenze dei cambiamenti climatici, addentrandosi inoltre nel ruolo che l'uomo ricopre o dovrebbe avere in relazione a tali tematiche, in modo che si possa finalmente concretizzare "l'ultima eudaimonia": ossia una sintonia virtuosa, appunto tra natura, arte e umanità, per generare una sorta di felicità non solo del singolo, bensì un benessere comune in relazione all'ambiente sociale e naturale».
Attraverso una trentina di opere recenti, molte delle quali inedite, il pubblico viene invitato ad esplorare le interconnessioni che si creano tra il concetto di crisi ambientale, natura e arte. Dipinti ad acrilico e pigmenti naturali su tela di piccolo e grande formato, installazioni, opere audio e video offrono una panoramica del lavoro dell'artista, da sempre interessata a sfidare i limiti perimetrali della ricerca attraverso una libera contaminazione dei linguaggi.
Il percorso espositivo comprende opere appartenenti a diverse serie: dai Giardini Pensili, che si distinguono per l'uso innovativo di una speciale carta assorbente contro l'inquinamento, ai Feticci, ovvero oggetti raccolti in vari luoghi e momenti che si trasformano in opere d'arte esplorando tematiche più intime e personali, fino alle installazioni audio Ritual lunch e Song of Cicadas, che catturano i suoni autentici della natura, e alla video performance Amulets, che invita il pubblico a riflettere sul proprio "Io" in relazione alla natura.
La mostra è inoltre arricchita da un percorso in città e in provincia con alcuni ulteriori dipinti di grandi dimensioni esposti presso la sede di Banca Mediolanum (Corso Cavour, 9), la Chiesa di San Francesco (Piazza Cavalli, 68) e la Limonaia (Palazzo Ghizzoni Nasalli, Via Serafini) a Piacenza; presso il Castello Malaspina dal Verme (Strada del Torrino, 1/3) a Bobbio (PC) e Spazio Arte Gioele e Chi? (Via Dante Alighieri) a Castell'Arquato (PC).
«L'ultima eudaimonia - conclude il curatore - non è solo una mostra d'arte, ma un richiamo alla consapevolezza ed alla responsabilità. Attraverso le sue opere, Rossetti ci guida verso una comprensione più profonda della bellezza e della fragilità, sperando di suscitare in ognuno di noi un senso rinnovato di armonia e sostenibilità».
Realizzata con il sostegno di Bossoni Automobili (main sponsor) e di Air Bank, Casella Macchine Agricole, Family Banker Office di Piacenza, Semex, Consorzio Agrario Terrepadane, l'esposizione è accompagnata da un catalogo digitale con le prefazioni dell'assessore alla Cultura e al Turismo Christian Fiazza e dell'assessore alle Politiche ambientali, Partecipazione e Identità territoriale Serena Groppelli, il testo critico di Alberto Mattia Martini e i contributi dell'architetto Stefano Orsi e del direttore dell'Ufficio Beni Ecclesiastici della diocesi di Piacenza Manuel Ferrari.
«Il progetto - scrive Alberto Mattia Martini - nasce da una riflessione profonda e viscerale sulle tematiche cruciali del nostro tempo, esplorando il rapporto tra arte e natura, mettendone in luce le conseguenze dei cambiamenti climatici, addentrandosi inoltre nel ruolo che l'uomo ricopre o dovrebbe avere in relazione a tali tematiche, in modo che si possa finalmente concretizzare "l'ultima eudaimonia": ossia una sintonia virtuosa, appunto tra natura, arte e umanità, per generare una sorta di felicità non solo del singolo, bensì un benessere comune in relazione all'ambiente sociale e naturale».
Attraverso una trentina di opere recenti, molte delle quali inedite, il pubblico viene invitato ad esplorare le interconnessioni che si creano tra il concetto di crisi ambientale, natura e arte. Dipinti ad acrilico e pigmenti naturali su tela di piccolo e grande formato, installazioni, opere audio e video offrono una panoramica del lavoro dell'artista, da sempre interessata a sfidare i limiti perimetrali della ricerca attraverso una libera contaminazione dei linguaggi.
Il percorso espositivo comprende opere appartenenti a diverse serie: dai Giardini Pensili, che si distinguono per l'uso innovativo di una speciale carta assorbente contro l'inquinamento, ai Feticci, ovvero oggetti raccolti in vari luoghi e momenti che si trasformano in opere d'arte esplorando tematiche più intime e personali, fino alle installazioni audio Ritual lunch e Song of Cicadas, che catturano i suoni autentici della natura, e alla video performance Amulets, che invita il pubblico a riflettere sul proprio "Io" in relazione alla natura.
La mostra è inoltre arricchita da un percorso in città e in provincia con alcuni ulteriori dipinti di grandi dimensioni esposti presso la sede di Banca Mediolanum (Corso Cavour, 9), la Chiesa di San Francesco (Piazza Cavalli, 68) e la Limonaia (Palazzo Ghizzoni Nasalli, Via Serafini) a Piacenza; presso il Castello Malaspina dal Verme (Strada del Torrino, 1/3) a Bobbio (PC) e Spazio Arte Gioele e Chi? (Via Dante Alighieri) a Castell'Arquato (PC).
«L'ultima eudaimonia - conclude il curatore - non è solo una mostra d'arte, ma un richiamo alla consapevolezza ed alla responsabilità. Attraverso le sue opere, Rossetti ci guida verso una comprensione più profonda della bellezza e della fragilità, sperando di suscitare in ognuno di noi un senso rinnovato di armonia e sostenibilità».
Realizzata con il sostegno di Bossoni Automobili (main sponsor) e di Air Bank, Casella Macchine Agricole, Family Banker Office di Piacenza, Semex, Consorzio Agrario Terrepadane, l'esposizione è accompagnata da un catalogo digitale con le prefazioni dell'assessore alla Cultura e al Turismo Christian Fiazza e dell'assessore alle Politiche ambientali, Partecipazione e Identità territoriale Serena Groppelli, il testo critico di Alberto Mattia Martini e i contributi dell'architetto Stefano Orsi e del direttore dell'Ufficio Beni Ecclesiastici della diocesi di Piacenza Manuel Ferrari.
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