La città ideale. L’utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello
La Città Ideale. L’utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello,
Dal 06 Aprile 2012 al 08 Luglio 2012
Urbino | Pesaro e Urbino
Luogo: Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale
Indirizzo: Piazza Duca Federico
Orari: dal martedì alla domenica 8.30-19.15; lunedì: 8.30-14
Curatori: Lorenza Mochi Onori, Vittoria Garibaldi
Enti promotori:
- Ministero per i Beni e le Attività Culturali
- Direzione regionale per i Beni culturali e Paesaggistici delle Marche
- Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici delle Marche
Costo del biglietto: intero € 9; ridotto € 7; ridotto speciale € 3
Telefono per informazioni: 199 757518
E-Mail info: izzo@civita.it
Sito ufficiale: http://www.mostracittaideale.it
La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dal Comune di Urbino, dalla Banca Marche, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e dall’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. L’organizzazione è affidata a Gebart con la collaborazione di Civita.
L’esposizione, a cura di Lorenza Mochi Onori e Vittoria Garibaldi, si propone di dimostrare come la tavola dipinta, conosciuta come Città Ideale, conservata nella Galleria Nazionale delle Marche a Urbino, rappresenti, insieme con il dipinto –col medesimo soggetto- di Baltimora, il compendio della civiltà rinascimentale fiorita a Urbino e nel Montefeltro, nella seconda metà del Quattrocento, ad opera di Federico da Montefeltro, Duca di Urbino; il più dotto ed illuminato fra i signori del suo tempo.
Il dipinto, nella perfezione della veduta prospettica che vi si rappresenta, è certamente il risultato di ricerche e speculazioni a tutto campo, sia sotto il profilo specificamente architettonico ed ingegneristico che nel campo filosofico, nonché matematico; tanto da far guadagnare alla civiltà urbinate quattrocentesca l’efficace titolo di capitale del “rinascimento matematico” (André Chastel). Accanto al dipinto verranno esposte numerose opere, circa 50 fra dipinti, sculture, tarsie lignee, disegni, medaglie e codici miniati, che intendono illustrare a tutto campo il felicissimo momento rinascimentale vissuto dalla piccola capitale, stretta tra i monti e le colline del Montefeltro, cerniera fra le terre di Toscana, Umbria, Marche e Romagna. Contenitore e nello stesso tempo elemento costitutivo della mostra sarà la splendida architettura del Palazzo Ducale di Urbino, nella cui realizzazione vennero implicati gli architetti che inventarono il linguaggio rinascimentale quali Leon Battista Alberti, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini, che vengono tutti e tre ritenuti i possibili autori della tavola urbinate.
Vengono presentate opere di Domenico Veneziano, Sassetta, Piero della Francesca, Fra’ Carnevale, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio, Luca Signorelli, Jacopo de Barbari, Mantegna, Perugino, Bramante e Raffaello, accanto a capolavori conclamati –ma circondati di mistero- a cui non riusciamo ancora a dare una paternità certa come appunto le ‘città ideali’.
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