Benozzo Gozzoli e Montefalco
Dal 04 Aprile 2014 al 04 Maggio 2014
Montefalco | Perugia
Luogo: Museo Civico di S. Francesco
Indirizzo: via Ringhiera Umbra 6
Orari: da martedì a domenica 10,30-18
Enti promotori:
- UE
- Ministero dello Sviluppo Economico
- Regione Umbria
- Comune di Montefalco
- Perugia2019
- Camera di Commercio di Perugia
Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 4 / € 2
Telefono per informazioni: 199151123
E-Mail info: callcenter@sistemamuseo.it
Sito ufficiale: http://www.sistemamuseo.it/ita/0/home/
Grazie al progetto di territorio “Montefalco nel cuore” e ad un’azione amministrativa tanto abile quanto tenace e perseverante, è stato possibile riportare nella Chiesa-Museo di Montefalco, luogo da cui era partita nel 1452, una lettera autografa di Benozzo Gozzoli. Ad arricchire e completare il progetto, l’eccezionale prestito dai Musei Vaticani della “Madonna col Bambino fra San Domenico e Santa Caterina d’Alessandria” del 1435 del Maestro Beato Angelico, grazie alla stretta collaborazione con l’arcivescovo Renato Boccardo dell’Arcidiocesi Spoleto–Norcia.
L’evento diventa occasione più che rilevante per un’esposizione eccezionale che si terrà dal 5 aprile al 4 maggio 2014, dal titolo “Benozzo Gozzoli e Montefalco. Dal Maestro Beato Angelico alla committenza”. La mostra è promossa dal Comune di Montefalco in collaborazione con la Regione Umbria e l’Arcidiocesi Spoleto Norcia ed è organizzata da Sistema Museo.
La missiva, datata 27 giugno 1452, inviata dallo stesso Benozzo da Montefalco, a Michele di Felice Brancacci, per comunicare l’impossibilità di lasciare Montefalco, perché impegnato nel completamento del ciclo di affreschi nella Chiesa di San Francesco torna, dopo 561 anni, nel luogo di provenienza. Riguardo l’opera cui fa riferimento il pittore nella sua missiva, faceva parte del ciclo degli affreschi che raffigurano i più importanti episodi della vita di San Francesco, commissionati da un colto committente, il teologo e predicatore Fra’ Jacopo da Montefalco dell’ordine dei Frati Minori. In uno degli episodi, Gozzoli ritrae San Francesco che benedice la città di Montefalco: lo sfondo rurale ricalca l'importanza della coltivazione della vite per la città. Sempre nell’abside della chiesa, alludeva forse al Sagrantino dipingendo la tavola imbandita con il vino rosso sulla mensa del cavaliere da Celano.
La mostra celebra il recupero di un bene che rappresenta un’importantissima testimonianza storica e offre alla città di Montefalco, all’Umbria e al grande pubblico l’opportunità unica di ammirare il documento manoscritto nel luogo di produzione.
La rinuncia di Benozzo all'onore di un incarico a Firenze richiesto da parte di una delle famiglie più prestigiose del suo tempo, per completare l'opera iniziata a Montefalco, rappresenta un attestato d'amore dell'artista per questo territorio lo stesso che ha spinto l’azione l’amministrazione comunale al recupero dell’importante documento.
La lettera è stata alienata dalla casa d’aste Minerva Auctions di Roma ad un privato e dichiarata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio di interesse storico e passibile di acquisizione al patrimonio pubblico in via di prelazione (parere confermato dalla Sovrintendenza Archivistica dell’Umbria e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per gli Archivi, che ha rinunciato all’esercizio della prelazione in favore del Comune di Montefalco). L'acquisto della lettera è stato possibile grazie al progetto di territorio “Montefalco nel Cuore” e al protocollo d’intesa tra il Comune di Montefalco, le associazioni e realtà imprenditoriali locali (Associazione Montefalco in arte, Accademia per la storia l’Arte e la Cultura, Consorzio Tutela Vini Montefalco, Associazione Strada del Sagrantino, Arnaldo Caprai Gruppo Tessile e Arnaldo Caprai Soc. Agricola S.r.l.). La vendita del braccialetto “Montefalco nel Cuore”, realizzato da Cruciani Spa, e il contributo della Unicredit, istituto bancario che ha voluto premiare il progetto, hanno reso possibile l’acquisto del prezioso manoscritto.
Nello splendido scenario della Chiesa di San Francesco, annessa al Complesso Museale, in una significativa sintesi si ricompone il percorso di Benozzo Gozzoli, dall’opera del Maestro Beato Angelico, alla straordinaria espressione matura degli affreschi dell’abside, attraverso la sorprendente attestazione di stima nei confronti della città espressa nella lettera autografa.
L’evento diventa occasione più che rilevante per un’esposizione eccezionale che si terrà dal 5 aprile al 4 maggio 2014, dal titolo “Benozzo Gozzoli e Montefalco. Dal Maestro Beato Angelico alla committenza”. La mostra è promossa dal Comune di Montefalco in collaborazione con la Regione Umbria e l’Arcidiocesi Spoleto Norcia ed è organizzata da Sistema Museo.
La missiva, datata 27 giugno 1452, inviata dallo stesso Benozzo da Montefalco, a Michele di Felice Brancacci, per comunicare l’impossibilità di lasciare Montefalco, perché impegnato nel completamento del ciclo di affreschi nella Chiesa di San Francesco torna, dopo 561 anni, nel luogo di provenienza. Riguardo l’opera cui fa riferimento il pittore nella sua missiva, faceva parte del ciclo degli affreschi che raffigurano i più importanti episodi della vita di San Francesco, commissionati da un colto committente, il teologo e predicatore Fra’ Jacopo da Montefalco dell’ordine dei Frati Minori. In uno degli episodi, Gozzoli ritrae San Francesco che benedice la città di Montefalco: lo sfondo rurale ricalca l'importanza della coltivazione della vite per la città. Sempre nell’abside della chiesa, alludeva forse al Sagrantino dipingendo la tavola imbandita con il vino rosso sulla mensa del cavaliere da Celano.
La mostra celebra il recupero di un bene che rappresenta un’importantissima testimonianza storica e offre alla città di Montefalco, all’Umbria e al grande pubblico l’opportunità unica di ammirare il documento manoscritto nel luogo di produzione.
La rinuncia di Benozzo all'onore di un incarico a Firenze richiesto da parte di una delle famiglie più prestigiose del suo tempo, per completare l'opera iniziata a Montefalco, rappresenta un attestato d'amore dell'artista per questo territorio lo stesso che ha spinto l’azione l’amministrazione comunale al recupero dell’importante documento.
La lettera è stata alienata dalla casa d’aste Minerva Auctions di Roma ad un privato e dichiarata dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio di interesse storico e passibile di acquisizione al patrimonio pubblico in via di prelazione (parere confermato dalla Sovrintendenza Archivistica dell’Umbria e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per gli Archivi, che ha rinunciato all’esercizio della prelazione in favore del Comune di Montefalco). L'acquisto della lettera è stato possibile grazie al progetto di territorio “Montefalco nel Cuore” e al protocollo d’intesa tra il Comune di Montefalco, le associazioni e realtà imprenditoriali locali (Associazione Montefalco in arte, Accademia per la storia l’Arte e la Cultura, Consorzio Tutela Vini Montefalco, Associazione Strada del Sagrantino, Arnaldo Caprai Gruppo Tessile e Arnaldo Caprai Soc. Agricola S.r.l.). La vendita del braccialetto “Montefalco nel Cuore”, realizzato da Cruciani Spa, e il contributo della Unicredit, istituto bancario che ha voluto premiare il progetto, hanno reso possibile l’acquisto del prezioso manoscritto.
Nello splendido scenario della Chiesa di San Francesco, annessa al Complesso Museale, in una significativa sintesi si ricompone il percorso di Benozzo Gozzoli, dall’opera del Maestro Beato Angelico, alla straordinaria espressione matura degli affreschi dell’abside, attraverso la sorprendente attestazione di stima nei confronti della città espressa nella lettera autografa.
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