IMMAGINARE IL MUSEO. I progetti degli studenti del Politecnico di Milano per il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina
Dal 21 Marzo 2024 al 21 Aprile 2024
Vigevano | Pavia
Luogo: Museo Archeologico Nazionale della Lomellina
Indirizzo: Piazza Ducale 20
Orari: sabato e domenica 10.00-13.00 / 14.00-17.00
Curatori: Lucia Aliverti, Stefania Bossi, Francesca Serrazanetti
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0381.72940
E-Mail info: drm-lom.archeovigevano@cultura.gov.it
Sito ufficiale: http://www.museilombardia.cultura.gov.it
Per un mese le sale leonardiane del Castello di Vigevano ospiteranno una selezione degli elaborati prodotti dal Laboratorio di Conservazione dell’Architettura Storica – Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano.
Coordinati dalla Direzione regionale Musei Lombardia, l’istituto del Ministero della Cultura che gestisce i musei statali nel territorio lombardo, oltre quaranta studentesse e studenti universitari si sono esercitati per un semestre sugli spazi espositivi del Museo Archeologico Nazionale della Lomellina riflettendo come essi intersechino compiti fondamentali per un museo, quali la conservazione, l’accessibilità e fruizione, non solo delle collezioni museali e ma anche dell’importante complesso architettonico in cui sono ospitate.
In particolare, quale compito di realtà, hanno affrontato due temi aperti sui quali il Museo sta lavorando in questi mesi: la progettazione di un nuovo ingresso e l’allestimento delle sale collocate al primo piano.
Le proposte progettuali, illustrate tramite una selezione degli elaborati grafici, modelli e book di sintesi delle analisi svolte, mostrano come si tratti di interventi solo in apparenza secondari, poiché comportano importanti ricadute per la valorizzazione dell’intero complesso monumentale.
Proprio per questo si è scelto di esporre gli elaborati al di fuori degli spazi del Museo, evidenziandone la portata per l’intera città di Vigevano.
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA LOMELLINA
Il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina ha sede nei suggestivi spazi della cosiddetta terza scuderia del Castello Sforzesco di Vigevano, voluta da Galeazzo Maria Sforza su progetto di Maffeo da Como negli anni Settanta del Quattrocento.
Istituito con il compito di conservare ed esporre in un’unica sede un considerevole patrimonio archeologico proveniente dal territorio della Lomellina, il Museo è attualmente interessato da importanti cambiamenti finalizzati al miglioramento dell’accessibilità e della fruizione, con la conseguente revisione degli apparati didascalici.
Gli interventi prevedono la realizzazione di un nuovo ingresso privo di barriere architettoniche, l’ampliamento tanto degli spazi espositivi del primo piano del Museo quanto delle collezioni, arricchite, sia pure temporaneamente, dall’arrivo del nucleo di opere dell’artista Regina Cassolo Bracchi: si tratta di 108 opere, costituite da 41 sculture, 63 disegni e 5 collage. La figura di Regina è stata di recente rivalutata e questa esposizione antologica permetterà di approfondire lo studio della sua opera e di individuare – nel medio periodo – future soluzioni per una esposizione definitiva. Questo avverrà in collaborazione con il Comune di Mede, la Soprintendenza ABAP territorialmente competente e l’Archivio Regina Cassolo Bracchi, di recente istituzione.
LA SPERIMENTAZIONE DIDATTICA: STUDIO E PROGETTO
Al terzo anno del corso di laurea in Progettazione dell’Architettura il Laboratorio di conservazione dell’edilizia storica articolato in due insegnamenti (Fondamenti di progettazione per l’edilizia storica e Architettura degli Interni) ha come obiettivo la formazione alla lettura e all’analisi del patrimonio costruito.
Gli aspetti di analisi e gli ambiti di trasformazione del Museo Archeologico Nazionale della Lomellina si sono offerti come caso studio privilegiato e ideale per le attività del laboratorio svolto tra settembre 2023 e gennaio 2024. Il rilievo geometrico e dei materiali, il riconoscimento delle forme di alterazione e degrado e l’individuazione delle tecniche per la conservazione sono strumenti intesi all’acquisizione della consapevolezza del valore testimoniale e di cultura materiale del patrimonio costruito. Queste azioni conoscitive unite alla pratica di un’osservazione attenta degli elementi dello spazio, nella sua dimensione interna e di relazione con il contesto, accompagnano studentesse e studenti ad una valorizzazione e trasformazione consapevole del patrimonio esistente, individuando risposte non univoche alle esigenze della contemporaneità.
Il materiale esposto, selezionato in termini di rappresentatività delle analisi e proposte progettuali realizzate, sarà illustrato ai visitatori dagli studenti di tre classi dell’ITS “Luigi Casale” tramite un progetto PCTO rivolto a formare studentesse e studenti sui temi cruciali dell’educazione al patrimonio, quali la mediazione e comunicazione dei musei.
Mostra progettata da
Direzione Regionale Musei Lombardia – Direttore Emanuela Daffra
Museo Archeologico Nazionale della Lomellina – Direttore Stefania Bossi
Scuola di Architettura urbanistica ingegneria delle costruzioni – Politecnico di Milano
Inaugurazione: 21 marzo ore 17
Coordinati dalla Direzione regionale Musei Lombardia, l’istituto del Ministero della Cultura che gestisce i musei statali nel territorio lombardo, oltre quaranta studentesse e studenti universitari si sono esercitati per un semestre sugli spazi espositivi del Museo Archeologico Nazionale della Lomellina riflettendo come essi intersechino compiti fondamentali per un museo, quali la conservazione, l’accessibilità e fruizione, non solo delle collezioni museali e ma anche dell’importante complesso architettonico in cui sono ospitate.
In particolare, quale compito di realtà, hanno affrontato due temi aperti sui quali il Museo sta lavorando in questi mesi: la progettazione di un nuovo ingresso e l’allestimento delle sale collocate al primo piano.
Le proposte progettuali, illustrate tramite una selezione degli elaborati grafici, modelli e book di sintesi delle analisi svolte, mostrano come si tratti di interventi solo in apparenza secondari, poiché comportano importanti ricadute per la valorizzazione dell’intero complesso monumentale.
Proprio per questo si è scelto di esporre gli elaborati al di fuori degli spazi del Museo, evidenziandone la portata per l’intera città di Vigevano.
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA LOMELLINA
Il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina ha sede nei suggestivi spazi della cosiddetta terza scuderia del Castello Sforzesco di Vigevano, voluta da Galeazzo Maria Sforza su progetto di Maffeo da Como negli anni Settanta del Quattrocento.
Istituito con il compito di conservare ed esporre in un’unica sede un considerevole patrimonio archeologico proveniente dal territorio della Lomellina, il Museo è attualmente interessato da importanti cambiamenti finalizzati al miglioramento dell’accessibilità e della fruizione, con la conseguente revisione degli apparati didascalici.
Gli interventi prevedono la realizzazione di un nuovo ingresso privo di barriere architettoniche, l’ampliamento tanto degli spazi espositivi del primo piano del Museo quanto delle collezioni, arricchite, sia pure temporaneamente, dall’arrivo del nucleo di opere dell’artista Regina Cassolo Bracchi: si tratta di 108 opere, costituite da 41 sculture, 63 disegni e 5 collage. La figura di Regina è stata di recente rivalutata e questa esposizione antologica permetterà di approfondire lo studio della sua opera e di individuare – nel medio periodo – future soluzioni per una esposizione definitiva. Questo avverrà in collaborazione con il Comune di Mede, la Soprintendenza ABAP territorialmente competente e l’Archivio Regina Cassolo Bracchi, di recente istituzione.
LA SPERIMENTAZIONE DIDATTICA: STUDIO E PROGETTO
Al terzo anno del corso di laurea in Progettazione dell’Architettura il Laboratorio di conservazione dell’edilizia storica articolato in due insegnamenti (Fondamenti di progettazione per l’edilizia storica e Architettura degli Interni) ha come obiettivo la formazione alla lettura e all’analisi del patrimonio costruito.
Gli aspetti di analisi e gli ambiti di trasformazione del Museo Archeologico Nazionale della Lomellina si sono offerti come caso studio privilegiato e ideale per le attività del laboratorio svolto tra settembre 2023 e gennaio 2024. Il rilievo geometrico e dei materiali, il riconoscimento delle forme di alterazione e degrado e l’individuazione delle tecniche per la conservazione sono strumenti intesi all’acquisizione della consapevolezza del valore testimoniale e di cultura materiale del patrimonio costruito. Queste azioni conoscitive unite alla pratica di un’osservazione attenta degli elementi dello spazio, nella sua dimensione interna e di relazione con il contesto, accompagnano studentesse e studenti ad una valorizzazione e trasformazione consapevole del patrimonio esistente, individuando risposte non univoche alle esigenze della contemporaneità.
Il materiale esposto, selezionato in termini di rappresentatività delle analisi e proposte progettuali realizzate, sarà illustrato ai visitatori dagli studenti di tre classi dell’ITS “Luigi Casale” tramite un progetto PCTO rivolto a formare studentesse e studenti sui temi cruciali dell’educazione al patrimonio, quali la mediazione e comunicazione dei musei.
Mostra progettata da
Direzione Regionale Musei Lombardia – Direttore Emanuela Daffra
Museo Archeologico Nazionale della Lomellina – Direttore Stefania Bossi
Scuola di Architettura urbanistica ingegneria delle costruzioni – Politecnico di Milano
Inaugurazione: 21 marzo ore 17
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