Ernesto Achilli. Alla periferia della scienza
Dal 06 Dicembre 2014 al 14 Dicembre 2014
Vigevano | Pavia
Luogo: Spazio B - Palazzo Sanseverino
Indirizzo: corso della Repubblica 21
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0381 21165
E-Mail info: info@arteinvigevano.com
Sito ufficiale: http://www.arteinvigevano.com
Ernesto Achilli esprime attraverso le sue opere una poesia pittorica energica e vivace, arricchita da una ricerca accurata, rafforzata da un intenso magnetismo cromatico ed impreziosita da un sagace uso dei fondamenti della percezione visiva.
La curiosità dell'artista è in continua evoluzione ed è da questo spirito di conoscenza che nasce una nuova sequenza di quadri "generata da numeri e proporzioni". Ispirato dalla successione di Fibonacci, dalla sezione aurea, dalla geometria frattale, dal fascino regolare delle forme pulite, Achilli ridona alla pittura quella forza compositiva che già gli antichi destreggiavano.
Spirali, triangoli, parabole, rettangoli, sfere, cubi e tutte quelle forme che nell'immaginario comune sono legate più ad una branchia sensoriale fredda e numerica ora si piegano all'estro, lasciandosi condurre dalla tecnica pittorica in una realtà che si divide tra scienza ed eleganza emotiva.
Il tema espresso dall'artista si dipana sia attraverso la raffigurazione di oggetti comuni sia con la rappresentazione di soggetti che si imbevono di una pura forza primordiale. I quadri vibrano di un'energia nuova e allo stesso tempo ancestrale, volutamente incanalata dal pittore, verso la precisione del calcolo. Alberi, foglie, frammenti di corda, vortici d'acqua e tornado impetuosi si plasmano con eleganza all'estro pittorico e al pragmatismo matematico esprimendo in piena sintonia ciò che una sequenza di numeri già ha calcolato e predisposto.
Tutto nei quadri sembra "imperfettamente perfetto" proprio come un grande, piccolo progetto della più sapiente delle scienziate, della più armoniosa delle artiste : la natura.
Ilenia Selis.
Vi è uno stretto rapporto che lega da sempre scienza ed arte. Per questo vale la pena di riflettere se si possono ancora contrapporre, quasi fossero in conflitto e senza alcuna possibilità di relazione, il pensiero scientifico e positivo, confermato dalla conoscenza sperimentale, da una parte, e dall'altra, ben distante, l'espressione artistica, frutto di una creatività spontanea e irrazionale, generata unicamente dall'immaginazione e della fantasia. Ci basti rivolgere uno sguardo al passato per ricordare come molti artisti del Rinascimento italiano, Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, solo per citarne alcuni, furono anche grandi scienziati e matematici, ma, tornando alla contemporaneità, non ci può sfuggire quanto la tecnologia e, in qualche modo, tutte le applicazioni della scienza siano così vicine a qualsiasi attività creativa che uno "strumento di calcolo", il computer, può essere utilmente impiegato dall'artista per la realizzazione della sua opera d'arte.
La lucida intuizione di Achilli, il suo sentire in modo consapevole la stretta relazione e la dialettica esistente tra le arti figurative e i principi matematici, ci portano ad apprezzare, nella sua opera, una traduzione ben visibile della sua particolare e profonda ispirazione. Così, attraverso l'esplorazione del numero "nascosto" in ogni forma, l'utilizzo dell'angolo aureo, lo sviluppo della spirale logaritmica, lo studio dei frattali, l'artista ci rende pienamente partecipi, con una grande forza espressiva, non disgiunta da una notevole piacevolezza estetica, di una rappresentazione della realtà percepita, compresa e "raccontata" attraverso immagini perfettamente "armoniche" proprio perché conformi alle regole e ai principi della geometria e della proporzione.
Cesare Francesco Nai.
La curiosità dell'artista è in continua evoluzione ed è da questo spirito di conoscenza che nasce una nuova sequenza di quadri "generata da numeri e proporzioni". Ispirato dalla successione di Fibonacci, dalla sezione aurea, dalla geometria frattale, dal fascino regolare delle forme pulite, Achilli ridona alla pittura quella forza compositiva che già gli antichi destreggiavano.
Spirali, triangoli, parabole, rettangoli, sfere, cubi e tutte quelle forme che nell'immaginario comune sono legate più ad una branchia sensoriale fredda e numerica ora si piegano all'estro, lasciandosi condurre dalla tecnica pittorica in una realtà che si divide tra scienza ed eleganza emotiva.
Il tema espresso dall'artista si dipana sia attraverso la raffigurazione di oggetti comuni sia con la rappresentazione di soggetti che si imbevono di una pura forza primordiale. I quadri vibrano di un'energia nuova e allo stesso tempo ancestrale, volutamente incanalata dal pittore, verso la precisione del calcolo. Alberi, foglie, frammenti di corda, vortici d'acqua e tornado impetuosi si plasmano con eleganza all'estro pittorico e al pragmatismo matematico esprimendo in piena sintonia ciò che una sequenza di numeri già ha calcolato e predisposto.
Tutto nei quadri sembra "imperfettamente perfetto" proprio come un grande, piccolo progetto della più sapiente delle scienziate, della più armoniosa delle artiste : la natura.
Ilenia Selis.
Vi è uno stretto rapporto che lega da sempre scienza ed arte. Per questo vale la pena di riflettere se si possono ancora contrapporre, quasi fossero in conflitto e senza alcuna possibilità di relazione, il pensiero scientifico e positivo, confermato dalla conoscenza sperimentale, da una parte, e dall'altra, ben distante, l'espressione artistica, frutto di una creatività spontanea e irrazionale, generata unicamente dall'immaginazione e della fantasia. Ci basti rivolgere uno sguardo al passato per ricordare come molti artisti del Rinascimento italiano, Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, solo per citarne alcuni, furono anche grandi scienziati e matematici, ma, tornando alla contemporaneità, non ci può sfuggire quanto la tecnologia e, in qualche modo, tutte le applicazioni della scienza siano così vicine a qualsiasi attività creativa che uno "strumento di calcolo", il computer, può essere utilmente impiegato dall'artista per la realizzazione della sua opera d'arte.
La lucida intuizione di Achilli, il suo sentire in modo consapevole la stretta relazione e la dialettica esistente tra le arti figurative e i principi matematici, ci portano ad apprezzare, nella sua opera, una traduzione ben visibile della sua particolare e profonda ispirazione. Così, attraverso l'esplorazione del numero "nascosto" in ogni forma, l'utilizzo dell'angolo aureo, lo sviluppo della spirale logaritmica, lo studio dei frattali, l'artista ci rende pienamente partecipi, con una grande forza espressiva, non disgiunta da una notevole piacevolezza estetica, di una rappresentazione della realtà percepita, compresa e "raccontata" attraverso immagini perfettamente "armoniche" proprio perché conformi alle regole e ai principi della geometria e della proporzione.
Cesare Francesco Nai.
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