Alessandro Calabrese. Now is your time to shine
Dal 13 Maggio 2023 al 31 Agosto 2023
Vigevano | Pavia
Luogo: Museo Archeologico Nazionale della Lomellina
Indirizzo: Piazza Ducale 20
Telefono per informazioni: +39 0381 72940
E-Mail info: drm-lom.comunicazione@cultura.gov.it
Sito ufficiale: http://www.museilombardia.cultura.gov.it
Sarà presentata sabato 13 maggio alle ore 16.00 al Museo Archeologico Nazionale della Lomellina di Vigevano l’opera Now is your time to shine, di Alessandro Calabrese.
L’installazione – che resterà visibile fino al 31 agosto 2023 – nasce all’interno del progetto Tredici fotografi per tredici musei: un percorso di esplorazione e interpretazione dei tredici musei statali lombardi affidato ad altrettanti giovani artisti italiani, grazie alla committenza pubblica della Direzione regionale Musei Lombardia diretta da Emanuela Daffra e in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo.
Nel suo progetto per il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina Alessandro Calabrese si concentra sui depositi del museo, dove sono collocati i reperti non esposti, conservati all’interno di recipienti di uso quotidiano utilizzati dalla direttrice storica, Rosanina Invernizzi: vaschette da gelato, vasetti di crema, scatole di fazzoletti…
Come spiega Alessandro Calabrese “una volta venuto a sapere che all’interno dei contenitori del magazzino del museo si trovano delle scatole in plastica di vari prodotti di consumo, con al loro interno i reperti più piccoli, ho deciso di farne dei calchi in gesso come se fossero dei nuovi e futuri ritrovamenti destinati a fare parte della collezione”.
Dalla fascinazione dell’artista per questi ambienti e gli inattesi contenitori, dunque, nasce un viaggio verso il futuro, osservato però con l’occhio dell’archeologo – attento alle tracce del passato. I contenitori vengono studiati, catalogati e fotografati. Di alcuni vengono realizzati anche calchi in gesso. Calchi e fotografie sono quindi esposti come reperti del presente, offerti agli occhi del visitatore perché li osservi con uno sguardo nuovo, immaginandone significati e funzioni. Accompagna le opere un diario di lavoro, in cui sono raccolte le varie fasi di studio, annotate le scoperte e le curiosità.
È il museo che celebra e mette in scena l’atto stesso del conservare e nel farlo riflette su sé stesso e sul proprio ruolo, in un gioco di sguardi e riflessi a cui è invitato a partecipare anche il visitatore.
“L'opera di Alessandro Calabrese – aggiunge Stefania Bossi, direttrice del Museo Archeologico Nazionale della Lomellina – è l'occasione per raccontare il ruolo fondamentale svolto dai depositi per gli istituti museali in genere e, più specificatamente, per la storia del nostro museo. Rendere sempre più accessibile questo luogo nevralgico è uno degli obiettivi che vogliamo raggiungere nei prossimi mesi. Biblioteche di oggetti, enciclopedie materiali, i depositi sono punti di partenza per lo studio e la ricerca, ovvero per le attività fondamentali e propedeutiche al buon funzionamento di un museo".
Sempre nella giornata di sabato 13 maggio, alle ore 11.00, si terrà all’interno del Museo il laboratorio Archeologi del futuro rivolto a bambini e ragazzi dai 7 anni di età.
Ispirato dall’opera Now is your time to shine di Alessandro Calabrese, il laboratorio ci proietta nel futuro per poi volgere lo sguardo all’indietro, sul nostro presente. Come archeologi del XXX° secolo, i partecipanti saranno invitati a osservare alcuni oggetti di uso comune come li incontrassero per la prima volta e, applicando in maniera giocosa gli strumenti dell’indagine archeologica, ne immagineranno nuovi usi e nuovi scopi.
Quindi, insieme allo staff del Museo, studieranno come esporli e raccontare ai visitatori i risultati del proprio lavoro di osservazione.
La partecipazione ad entrambi gli appuntamenti è gratuita.
Per confermare la propria presenta all’inaugurazione della mostra: https://tinyurl.com/2denxdhf)
Per il laboratorio in Museo scrivere alla mail drm-lom.archeovigevano@cultura.gov.it o telefonare al numero +39 0381 72940
Tredici fotografi per tredici musei
Un progetto ideato da Emanuela Daffra e condotto insieme a Giulia Valcamonica, con la collaborazione scientifica di Gabriella Guerci e Matteo Balduzzi del Museo di Fotografia Contemporanea di Milano Cinisello Balsamo.
Sono tredici i musei statali in territorio lombardo che la Direzione regionale Musei Lombardia raccoglie in un’unica rete, tutela e valorizza dal 2015. Monumenti, palazzi, parchi situati nel cuore delle valli, affacciati sul lago, circondati da celle monastiche, dai quartieri di città. Il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina è uno di questi. Tredici realtà lontane e diverse tra loro: è possibile custodire la loro storia e nel contempo trasformarla in patrimonio sentito, guardato e vissuto proprio da ciascuno? Convinta di trovare una risposta positiva a questa domanda la Direzione ha avviato nel 2021 la committenza pubblica Tredici fotografi per tredici musei. Tredici fotografi italiani, giovani ma già affermati nel panorama artistico contemporaneo, selezionati con la collaborazione scientifica del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo – Milano, sono stati chiamati a interpretare visivamente il museo loro affidato. I progetti hanno dato esiti sorprendenti: servendosi di approcci, linguaggi e tecniche diversi gli artisti hanno sollevato interrogativi, scoperto temi inediti, dato voce ai visitatori, agli oggetti e ai paesaggi. Hanno generato dinamiche vive con tutti coloro che abitano l’organismo museo: direttori, addetti all’accoglienza, restauratori, architetti, storici e associazioni locali, il pubblico. Hanno restituito un panorama significativo delle ricerche contemporanee sull’immagine e offerto chiavi di lettura legate all’oggi, dimostrando che il museo è un luogo di stupore, pensiero, coinvolgimento personale. La mostra “Tre-di-ci. Sguardi sui musei di Lombardia” (Milano, Palazzo Reale, 3 marzo-2 aprile 2023) ha esposto una sintesi di tutti i lavori.
Lungo il corso del 2023 ciascun artista porterà la propria opera nel museo per il quale essa è nata: un momento di restituzione, un’occasione per ritrovarsi e riconoscersi in un patrimonio comune, ma anche per osservare luoghi noti con sguardi nuovi.
Per il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina Alessandro Calabrese espone la sua opera Now is Your Time to Shine.
Alessandro Calabrese
Laureato in architettura, vive e lavora a Milano. È assistente alla docenza presso l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo. Insegna presso NABA, Milano. Indaga la grammatica del visivo nella maniera più disparata prediligendo immagini e parole, talvolta le proprie, in altri casi quelle altrui delle quali si appropria. Tra le principali mostre si segnalano quelle inerenti al ciclo Foam Talent nel 2015, Amsterdam, quelle presso MACRO nel 2016 e MAXXI nel 2019, Roma, in occasione della vittoria del Premio Graziadei e la sua prima personale Impasse presso la galleria Viasaterna, Milano, nel 2017. Si occupa della programmazione di Condominio, uno spazio dedicato alla fotografia contemporanea a Milano.
L’installazione – che resterà visibile fino al 31 agosto 2023 – nasce all’interno del progetto Tredici fotografi per tredici musei: un percorso di esplorazione e interpretazione dei tredici musei statali lombardi affidato ad altrettanti giovani artisti italiani, grazie alla committenza pubblica della Direzione regionale Musei Lombardia diretta da Emanuela Daffra e in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo.
Nel suo progetto per il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina Alessandro Calabrese si concentra sui depositi del museo, dove sono collocati i reperti non esposti, conservati all’interno di recipienti di uso quotidiano utilizzati dalla direttrice storica, Rosanina Invernizzi: vaschette da gelato, vasetti di crema, scatole di fazzoletti…
Come spiega Alessandro Calabrese “una volta venuto a sapere che all’interno dei contenitori del magazzino del museo si trovano delle scatole in plastica di vari prodotti di consumo, con al loro interno i reperti più piccoli, ho deciso di farne dei calchi in gesso come se fossero dei nuovi e futuri ritrovamenti destinati a fare parte della collezione”.
Dalla fascinazione dell’artista per questi ambienti e gli inattesi contenitori, dunque, nasce un viaggio verso il futuro, osservato però con l’occhio dell’archeologo – attento alle tracce del passato. I contenitori vengono studiati, catalogati e fotografati. Di alcuni vengono realizzati anche calchi in gesso. Calchi e fotografie sono quindi esposti come reperti del presente, offerti agli occhi del visitatore perché li osservi con uno sguardo nuovo, immaginandone significati e funzioni. Accompagna le opere un diario di lavoro, in cui sono raccolte le varie fasi di studio, annotate le scoperte e le curiosità.
È il museo che celebra e mette in scena l’atto stesso del conservare e nel farlo riflette su sé stesso e sul proprio ruolo, in un gioco di sguardi e riflessi a cui è invitato a partecipare anche il visitatore.
“L'opera di Alessandro Calabrese – aggiunge Stefania Bossi, direttrice del Museo Archeologico Nazionale della Lomellina – è l'occasione per raccontare il ruolo fondamentale svolto dai depositi per gli istituti museali in genere e, più specificatamente, per la storia del nostro museo. Rendere sempre più accessibile questo luogo nevralgico è uno degli obiettivi che vogliamo raggiungere nei prossimi mesi. Biblioteche di oggetti, enciclopedie materiali, i depositi sono punti di partenza per lo studio e la ricerca, ovvero per le attività fondamentali e propedeutiche al buon funzionamento di un museo".
Sempre nella giornata di sabato 13 maggio, alle ore 11.00, si terrà all’interno del Museo il laboratorio Archeologi del futuro rivolto a bambini e ragazzi dai 7 anni di età.
Ispirato dall’opera Now is your time to shine di Alessandro Calabrese, il laboratorio ci proietta nel futuro per poi volgere lo sguardo all’indietro, sul nostro presente. Come archeologi del XXX° secolo, i partecipanti saranno invitati a osservare alcuni oggetti di uso comune come li incontrassero per la prima volta e, applicando in maniera giocosa gli strumenti dell’indagine archeologica, ne immagineranno nuovi usi e nuovi scopi.
Quindi, insieme allo staff del Museo, studieranno come esporli e raccontare ai visitatori i risultati del proprio lavoro di osservazione.
La partecipazione ad entrambi gli appuntamenti è gratuita.
Per confermare la propria presenta all’inaugurazione della mostra: https://tinyurl.com/2denxdhf)
Per il laboratorio in Museo scrivere alla mail drm-lom.archeovigevano@cultura.gov.it o telefonare al numero +39 0381 72940
Tredici fotografi per tredici musei
Un progetto ideato da Emanuela Daffra e condotto insieme a Giulia Valcamonica, con la collaborazione scientifica di Gabriella Guerci e Matteo Balduzzi del Museo di Fotografia Contemporanea di Milano Cinisello Balsamo.
Sono tredici i musei statali in territorio lombardo che la Direzione regionale Musei Lombardia raccoglie in un’unica rete, tutela e valorizza dal 2015. Monumenti, palazzi, parchi situati nel cuore delle valli, affacciati sul lago, circondati da celle monastiche, dai quartieri di città. Il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina è uno di questi. Tredici realtà lontane e diverse tra loro: è possibile custodire la loro storia e nel contempo trasformarla in patrimonio sentito, guardato e vissuto proprio da ciascuno? Convinta di trovare una risposta positiva a questa domanda la Direzione ha avviato nel 2021 la committenza pubblica Tredici fotografi per tredici musei. Tredici fotografi italiani, giovani ma già affermati nel panorama artistico contemporaneo, selezionati con la collaborazione scientifica del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo – Milano, sono stati chiamati a interpretare visivamente il museo loro affidato. I progetti hanno dato esiti sorprendenti: servendosi di approcci, linguaggi e tecniche diversi gli artisti hanno sollevato interrogativi, scoperto temi inediti, dato voce ai visitatori, agli oggetti e ai paesaggi. Hanno generato dinamiche vive con tutti coloro che abitano l’organismo museo: direttori, addetti all’accoglienza, restauratori, architetti, storici e associazioni locali, il pubblico. Hanno restituito un panorama significativo delle ricerche contemporanee sull’immagine e offerto chiavi di lettura legate all’oggi, dimostrando che il museo è un luogo di stupore, pensiero, coinvolgimento personale. La mostra “Tre-di-ci. Sguardi sui musei di Lombardia” (Milano, Palazzo Reale, 3 marzo-2 aprile 2023) ha esposto una sintesi di tutti i lavori.
Lungo il corso del 2023 ciascun artista porterà la propria opera nel museo per il quale essa è nata: un momento di restituzione, un’occasione per ritrovarsi e riconoscersi in un patrimonio comune, ma anche per osservare luoghi noti con sguardi nuovi.
Per il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina Alessandro Calabrese espone la sua opera Now is Your Time to Shine.
Alessandro Calabrese
Laureato in architettura, vive e lavora a Milano. È assistente alla docenza presso l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo. Insegna presso NABA, Milano. Indaga la grammatica del visivo nella maniera più disparata prediligendo immagini e parole, talvolta le proprie, in altri casi quelle altrui delle quali si appropria. Tra le principali mostre si segnalano quelle inerenti al ciclo Foam Talent nel 2015, Amsterdam, quelle presso MACRO nel 2016 e MAXXI nel 2019, Roma, in occasione della vittoria del Premio Graziadei e la sua prima personale Impasse presso la galleria Viasaterna, Milano, nel 2017. Si occupa della programmazione di Condominio, uno spazio dedicato alla fotografia contemporanea a Milano.
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