Federica Rossi. Tra madre e terra
Dal 16 Aprile 2016 al 14 Maggio 2016
Collecchio | Parma
Luogo: Centro Culturale Villa Soragna
Indirizzo: via Valli 2
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0524 574708
E-Mail info: comunicazione@mirandola.net
‘Tra madre e terra’ è il titolo della mostra di Federica Rossi, artista di Collecchio (Parma), a cui il Comune di origine dedicherà un’esposizione nel decennale della sua carriera, che si terrà dal 16 aprile al 14 maggio 2016 presso il Centro Culturale ‘Villa Soragna’.
L’inaugurazione è in programma per sabato 16 aprile alle ore 17 e vedrà la straordinaria partecipazione dello storico dell’arte Philippe Daverio, curatore anche della pagina critica del catalogo editoriale dell'artista, che verrà distribuito in occasione della mostra.
Il titolo ‘Tra madre e terra’ è l’emblema di quello che tutte le opere dell’esposizione rappresentano: la Vita.
“La Madre, che è donna e la Terra, che è madre, sono una cosa sola, sono entrambe generatrici di Vita. Noi esseri viventi siamo il suo colore, la sua carne, le sue radici”, spiega Federica Rossi, “È nel dialogo fra l’uomo e l’ambiente che lo circonda, basato sulla consapevolezza di essere noi parte integrante di essa, che possiamo riconoscere la Natura come portatrice di possibilità e diritti e comprendere la coesistenza armoniosa tra tutte le cose, che già esiste e che va solo ri-conosciuta e coltivata. È la Natura stessa la nostra luce, la nostra guida, nello sviluppo della nostra umanità, e la nostra maestra in questo percorso che è la vita.”
Parole e immagini si alterneranno in una mostra caratterizzata da una selezione di opere create dal 2006 a oggi, presentando così un ciclo di attività della durata di un decennio. Si tratta di una trentina di tele (100x100; 100x150,120x150; 140x150 ), realizzate con tecnica mista: olio, acrilico, malte, pigmenti di terra naturale.
“Federica Rossi ci lascia credere di conoscere la natura della terra appena questa fu creata, della terra intesa come materia primordiale. Percorre fisicamente il passaggio dal magma primordiale alla prima genesi della vita” commenta lo storico dell’arte Philippe Daverio, “Si articolano queste forme perché non hanno ancora raggiunto la dimensione finale alla quale dovranno tendere; esse sono catturate nel momento della mutazione, nel pulsare.”
Le opere saranno esibite dal prossimo 16 aprile nei prestigiosi spazi espositivi del Centro Culturale ‘Villa Soragna’ di Collecchio, suggestivo edificio ottocentesco situato all’interno del Parco Nevicati adiacente al centro storico.
L’Amministrazione Comunale di Collecchio, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna – Cultura D’Europa, ospita e organizza l’esposizione dell’artista collecchiese nel decennale della sua carriera.
Durante il periodo di apertura, sono previsti diversi eventi collaterali, in tema alla mostra.
L’esposizionepotrà essere visitata fino al 14 maggio 2016 con i seguenti orari: da martedì a venerdì, dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30, sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 e le domeniche pomeriggio.
Federica Rossi nasce a Parma nel 1972. Vive e lavora a Collecchio (Parma). Dopo il diploma conseguito al Liceo d’Arte di Parma frequenta l’Accademia di Comunicazione di Milano. È innata in lei una forte spinta creativa che la porta a sperimentare le potenzialità dei diversi medium espressivi, in un primo momento, nel campo della comunicazione pubblicitaria, lavorando per anni come art director presso varie agenzie pubblicitarie e, in seguito, fondandone una propria nel 2007. L’amore per l’arte prende definitivamente il sopravvento, portandola a decidere di dedicarsi totalmente a essa e trasformando questo suo naturale impulso in professione.
Federica interpreta la sua realtà dipingendo e creando per esaudire i sogni e i bisogni di artista e quelli di donna contemporanea.
Già dagli esordi ha avuto l’onore di collaborare con importanti esponenti del mondo artistico.
Nel 2004 passa dall’irruenza dei soli colori alla sperimentazione della materia, sia come materiali sia come utilizzo. La sua tecnica, lacerata, piegata e consolidata, “emerge come specchio di quell’universo di forze che dominano l’animo umano”. Si innesca così la sua personalissima modalità espressiva che, se da un punto di origine ideale la vede strettamente legata ad Alberto Burri, è sempre in evoluzione continua.
Inizia in quello stesso anno ad allestire mostre personali a Londra, Miami, Ankara, Copenaghen, Bruxelles, Vienna, presso gallerie, Istituti Italiani di Cultura e musei.
Espone in collettive in Svezia, Miami, New Jersey, Chicago, Boston, Texas, Dubai. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.
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