Serena Giordano. Cheap Stuff

Serena Giordano. Cheap Stuff, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, Palermo
Dal 22 Febbraio 2014 al 08 Marzo 2014
Palermo
Luogo: Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Indirizzo: piazzetta Antonio Pasqualino 5
Orari: da lunedì a sabato 9-13/ 14-18.30; domenica 10-13
Curatori: Paola Nicita
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 091 328060
E-Mail info: mimap@museomarionettepalermo.it
Sito ufficiale: http://www.museomarionettepalermo.it
Sabato 22 febbraio alle 19 al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino si inaugura “Cheap Stuff”, la mostra di Serena Giordano che propone una serie di fotografie e due animazioni video incentrate sulla riflessione dell'oggetto di poco valore, Cheap Stuff per l'appunto.
Le immagini fotografiche sono state realizzate da Serena Giordano in giro per il mondo, quasi una testimonianza dell'invasione di massa di questi oggetti, che pur non avendo poco valore, “robetta”, per l'appunto, rappresentano una ricerca dell'identità e l'impossibilità ad esprimerla.
La galleria di ritratti che viene così a comporsi racconta la creazione di un immaginario senza gusto e valore, dove questi piccoli oggetti sono chiamati ad un compito più grande di loro. Molto spesso sono cheap stuff anche i souvenir di viaggio, destinati a divenire emblemi di pochezza più che di memoria e ricordo, alterando la loro originaria destinazione.
Serena Giordano ritrae però questi oggetti concedendo loro la possibilità di un riscatto, con una certa affettuosa ironia, che lascia intravedere una differente possibilità. La stessa che l'artista riserva agli oggetti scelti per le due animazioni video, dove un piccolo, impercettibile movimento sembra rimandare ad altre realtà che sfuggono al nostro sguardo.
Scrive Paola Nicita: "...l'oggetto diviene il simbolo di questa inquietudine, ci osserva moltiplicato all'infinito, uguale a se stesso. E smaltato, pieno di lustrini, impacchettato, goffo, sgradevolmente pretenzioso, indossa l'uniforme del bravo soldatino silentemente minaccioso. Appare ovunque, non c'è scampo: Serena Giordano ha raccolto le immagini di questi oggetti in giro per il mondo, fotografando in bianco e nero una galleria dell'immaginario cheap, quasi a ribadire che d'invasione massiccia e compatta si tratta: perché questi oggetti da niente hanno forse una sintassi visiva differente, ma il loro assunto finale coincide nelle geografie e nelle morfologie, dal Canada all'Italia, dalla Francia all'America, dalla plastica alla ceramica al legno. Lasciando una sensazione di inadeguatezza, smarrimento, disagio".
Serena Giordano è illustratrice, scenografa e artista video. Ha esposto in numerose gallerie in Italia e all'estero. Tra le mostre più recenti: I miracoli contemporanei di Santa Rosalia (Palermo 2009, a cura di Giulia Ingarao), Saints and the cities (Milano 2012), Migrantes (con Oriana Palermo e Rori Palazzo, Palermo 2013) e Volesse il cielo (con Paolo Vezzoni, Tekiuen e Maurizio Bottazzi, Pisa 2014). Insegna all'Accademia di belle arti di Genova. Ha pubblicato, tra l'altro, Disimparare l'arte. Manuale di antididattica (il Mulino 2011) e, insieme a Alessandro Dal Lago, Mercanti d'aura. Logiche dell'arte contemporanea (Il Mulino 2006), Fuori cornice. L'arte oltre l'arte (Einaudi 2008) e L'artista e il potere. Episodi di una relazione equivoca (Il Mulino 2014).
Le immagini fotografiche sono state realizzate da Serena Giordano in giro per il mondo, quasi una testimonianza dell'invasione di massa di questi oggetti, che pur non avendo poco valore, “robetta”, per l'appunto, rappresentano una ricerca dell'identità e l'impossibilità ad esprimerla.
La galleria di ritratti che viene così a comporsi racconta la creazione di un immaginario senza gusto e valore, dove questi piccoli oggetti sono chiamati ad un compito più grande di loro. Molto spesso sono cheap stuff anche i souvenir di viaggio, destinati a divenire emblemi di pochezza più che di memoria e ricordo, alterando la loro originaria destinazione.
Serena Giordano ritrae però questi oggetti concedendo loro la possibilità di un riscatto, con una certa affettuosa ironia, che lascia intravedere una differente possibilità. La stessa che l'artista riserva agli oggetti scelti per le due animazioni video, dove un piccolo, impercettibile movimento sembra rimandare ad altre realtà che sfuggono al nostro sguardo.
Scrive Paola Nicita: "...l'oggetto diviene il simbolo di questa inquietudine, ci osserva moltiplicato all'infinito, uguale a se stesso. E smaltato, pieno di lustrini, impacchettato, goffo, sgradevolmente pretenzioso, indossa l'uniforme del bravo soldatino silentemente minaccioso. Appare ovunque, non c'è scampo: Serena Giordano ha raccolto le immagini di questi oggetti in giro per il mondo, fotografando in bianco e nero una galleria dell'immaginario cheap, quasi a ribadire che d'invasione massiccia e compatta si tratta: perché questi oggetti da niente hanno forse una sintassi visiva differente, ma il loro assunto finale coincide nelle geografie e nelle morfologie, dal Canada all'Italia, dalla Francia all'America, dalla plastica alla ceramica al legno. Lasciando una sensazione di inadeguatezza, smarrimento, disagio".
Serena Giordano è illustratrice, scenografa e artista video. Ha esposto in numerose gallerie in Italia e all'estero. Tra le mostre più recenti: I miracoli contemporanei di Santa Rosalia (Palermo 2009, a cura di Giulia Ingarao), Saints and the cities (Milano 2012), Migrantes (con Oriana Palermo e Rori Palazzo, Palermo 2013) e Volesse il cielo (con Paolo Vezzoni, Tekiuen e Maurizio Bottazzi, Pisa 2014). Insegna all'Accademia di belle arti di Genova. Ha pubblicato, tra l'altro, Disimparare l'arte. Manuale di antididattica (il Mulino 2011) e, insieme a Alessandro Dal Lago, Mercanti d'aura. Logiche dell'arte contemporanea (Il Mulino 2006), Fuori cornice. L'arte oltre l'arte (Einaudi 2008) e L'artista e il potere. Episodi di una relazione equivoca (Il Mulino 2014).
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