Recenti scoperte archeologiche nell’antico Egitto. Conferenza del prof. Zahi Hawass

Prof. Zahi Hawass
Dal 12 Gennaio 2019 al 12 Gennaio 2019
Palermo
Luogo: Aula Magna Dipartimento Culture e Società
Indirizzo: viale delle Scienze
Enti promotori:
- Università degli Studi di Palermo
- BCSicilia
- Regione Siciliana
E-Mail info: segreteria@bcsicilia.it
Conferenza del prof. Zahi Hawass, archeologo ed egittologo, ambasciatore dei beni culturali egiziani nel mondo, sulle recenti scoperte nell’antico Egitto.
Il convegno si terrà sabato 12 gennaio 2019 alle ore 10,00 presso l’Aula Magna del Dipartimento Culture e Società in Viale delle Scienze, Ed. 15, piano V a Palermo L’iniziativa è organizzata da Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo, da BCsicilia e dalla Regione Siciliana. Previsti i saluti del Prof. Fabrizio Micari, Rettore dell’Università
degli Studi di Palermo, dell’On. Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana, del Prof. Sebastiano Tusa, Assessore Regionale ai Beni Culturali e I. S., del Prof. Michele Cometa, Direttore del Dipartimento Culture e Società,
della Prof.ssa Chiara Portale, Coordinatore dei Corsi di Studio in Beni Culturali e Archeologia, mentre la presentazione sarà a cura del Dott. Alfonso Lo Cascio, Presidente Regionale BCsicilia, della Dott.ssa Maria Teresa Di Blasi, Incaricato Regionale BCsicilia e del Dott. Francesco Santocono, Giornalista e scrittore.
Il Prof. Zahi Hawass presenterà le scoperte archeologiche avvenute di recente in Egitto (la necropoli di Minya, la tomba del sacerdote di Thot a Sakkara) e le ricerche più importanti attualmente in corso (tra cui la tomba di
Alessandro il Grande e quella di Antonio e Cleopatra). Il celebre archeologo parlerà anche del nuovo Museo egizio che sarà
inaugurato a Giza nel 2020, il più grande al mondo, che ospiterà anche i tesori di Tutankhamon. Zahi Hawass è riconosciuto come uno dei massimi esperti di antichità egizie. E’ noto anche per le sue numerose apparizioni divulgative in documentari sull’antica civiltà che si sviluppò sulle rive del Nilo. Ha scoperto tutta la famiglia di Tutankamon.
E’ stato ispettore di numerose spedizioni archeologiche e di siti archeologici egizi, come nella spedizione italiana a Sikh Abada, Minya; del sito di Edfu-Esn; della spedizione Pennsylvania Yale ad Abido; del sito Western Delta ad Alessandria; del sito Embāba, Giza, al Cairo; del sito Abu Simbel; della spedizione Pennsylvania a Malkata, Luxor; Ispettore delle antichità per il Boston Museum delle Piramidi di Giza.
Fino al 1979 è stato primo Ispettore delle antichità, per le Piramidi di Giza, Embāba, e per l’Oasi di Bahariya. Nel 1980 è stato Ispettore capo per le Piramidi di Giza. Dal 1987 al 1997 è stato direttore generale delle piramidi di Giza, Saqqāra e dell’Oasi di Bahariya. Dal 1998 al 2002 è stato sottosegretario di Stato per i monumenti di Giza. Dal 2002 è segretario
generale del Consiglio supremo delle antichità egizie. Il 31 gennaio 2011 è stato nominato Ministro delle Antichità.
Hawass è a capo di un movimento d’opinione per la restituzione di importanti manufatti egiziani antichi, come la Stele di Rosetta, dalle collezioni egizie nel mondo dove esse sono in consegna. L’archeologo, in qualità di segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie al Cairo, ha dichiarato “se gli inglesi vogliono essere ricordati, devono riabilitare la loro reputazione, offrendosi volontariamente di restituire la pietra, perché è l'icona della nostra identità egizia”.
Il convegno si terrà sabato 12 gennaio 2019 alle ore 10,00 presso l’Aula Magna del Dipartimento Culture e Società in Viale delle Scienze, Ed. 15, piano V a Palermo L’iniziativa è organizzata da Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo, da BCsicilia e dalla Regione Siciliana. Previsti i saluti del Prof. Fabrizio Micari, Rettore dell’Università
degli Studi di Palermo, dell’On. Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana, del Prof. Sebastiano Tusa, Assessore Regionale ai Beni Culturali e I. S., del Prof. Michele Cometa, Direttore del Dipartimento Culture e Società,
della Prof.ssa Chiara Portale, Coordinatore dei Corsi di Studio in Beni Culturali e Archeologia, mentre la presentazione sarà a cura del Dott. Alfonso Lo Cascio, Presidente Regionale BCsicilia, della Dott.ssa Maria Teresa Di Blasi, Incaricato Regionale BCsicilia e del Dott. Francesco Santocono, Giornalista e scrittore.
Il Prof. Zahi Hawass presenterà le scoperte archeologiche avvenute di recente in Egitto (la necropoli di Minya, la tomba del sacerdote di Thot a Sakkara) e le ricerche più importanti attualmente in corso (tra cui la tomba di
Alessandro il Grande e quella di Antonio e Cleopatra). Il celebre archeologo parlerà anche del nuovo Museo egizio che sarà
inaugurato a Giza nel 2020, il più grande al mondo, che ospiterà anche i tesori di Tutankhamon. Zahi Hawass è riconosciuto come uno dei massimi esperti di antichità egizie. E’ noto anche per le sue numerose apparizioni divulgative in documentari sull’antica civiltà che si sviluppò sulle rive del Nilo. Ha scoperto tutta la famiglia di Tutankamon.
E’ stato ispettore di numerose spedizioni archeologiche e di siti archeologici egizi, come nella spedizione italiana a Sikh Abada, Minya; del sito di Edfu-Esn; della spedizione Pennsylvania Yale ad Abido; del sito Western Delta ad Alessandria; del sito Embāba, Giza, al Cairo; del sito Abu Simbel; della spedizione Pennsylvania a Malkata, Luxor; Ispettore delle antichità per il Boston Museum delle Piramidi di Giza.
Fino al 1979 è stato primo Ispettore delle antichità, per le Piramidi di Giza, Embāba, e per l’Oasi di Bahariya. Nel 1980 è stato Ispettore capo per le Piramidi di Giza. Dal 1987 al 1997 è stato direttore generale delle piramidi di Giza, Saqqāra e dell’Oasi di Bahariya. Dal 1998 al 2002 è stato sottosegretario di Stato per i monumenti di Giza. Dal 2002 è segretario
generale del Consiglio supremo delle antichità egizie. Il 31 gennaio 2011 è stato nominato Ministro delle Antichità.
Hawass è a capo di un movimento d’opinione per la restituzione di importanti manufatti egiziani antichi, come la Stele di Rosetta, dalle collezioni egizie nel mondo dove esse sono in consegna. L’archeologo, in qualità di segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie al Cairo, ha dichiarato “se gli inglesi vogliono essere ricordati, devono riabilitare la loro reputazione, offrendosi volontariamente di restituire la pietra, perché è l'icona della nostra identità egizia”.
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