Franco Scafidi. I due volti di Palermo, gli anni '60 e '70
Dal 16 Ottobre 2015 al 06 Novembre 2015
Palermo
Luogo: Palazzo Ziino
Indirizzo: via Dante 53
Orari: dal martedì alla domenica dalle 9:30 alle 19:30
Curatori: Giusto Scafidi, Mariasanta Buscemi
Enti promotori:
- Comune di Palermo
- Patrocinata dalla Fondazione Ignazio Buttitta e dalla Fondazione Sciascia
Si inaugura giorno 16 ottobre alle ore 18:00 a Palazzo Ziino la mostra dal titolo I due volti di Palermo, gli anni '60 e '70, promossa dal Comune di Palermo e patrocinata dalla Fondazione Ignazio Buttitta e dalla Fondazione Sciascia.
A coordinare i lavori Giusto Scafidi e Mariasanta Buscemi.
Per l'occasione, di grande spessore e rilievo culturale, sono stati invitati i più alti esponenti del panorama politico e culturale.
In esposizione cento fotografie di Franco Scafidi, classe 1942, provenienti dal ricco archivio storico di Franco e Giusto Scafidi.
Immagini che sono lo specchio del tempo nel quale sono state scattate e rappresentano quell'epoca con le sue abitudini e angosce, i suoi miti e ideali; narrano di luoghi oggi totalmente diversi e altri rimasti invariati, sono frammenti di realtà che divengono testimonianza storica di altissimo valore.
Le ferite causate dalla Seconda Guerra Mondiale al tessuto urbano, economico e ancor più sociale di Palermo sono la base su cui poggiano i cambiamenti e gli stravolgimenti di questi anni, con quelle tante incongruenze che sfociano in fenomeni eterogenei e sovente contrapposti.
Dall'emigrazione alle arti e i mestieri, dal degrado centro storico ai luoghi della Palermo bene, dalle proteste ai diversi modi di spendere il tempo, e poi ancora il folklore, lo spettacolo e la musica con la costituzione di miti che riescono inconsciamente a fondere i vari strati della società.
Non mancano in queste fotografie importanti personalità che hanno vissuto quel periodo e che tra sperimentalismo, ricerca e tradizione si sono impegnati a confrontarsi con la realtà sociale del momento.
Dal cinema al teatro, dall'arte a letteratura, il giornalismo e l'antropologia.
Ci sono Sciascia, Ignazio Buttitta, Guttuso, Pasolini, Zeffirelli, Moravia, Dacia Maraini, Danilo Dolci.
In questa mostra a parlare saranno solo le immagini.
Ognuna di loro è caratterizzata da una spontaneità avvolgente, ed è per ciò che la Palermo di Franco Scafidi riesce tanto bene a rappresentare la manifestazione autentica dell'umanità colta nel suo accadere.
Un realismo pulsante, capace di raffigurare alla perfezione - senza nulla aggiungere o togliere - un periodo importante della storia cittadina, cruciale anche per comprendere la Palermo di oggi. Un ventennio di rimescolamento sospeso tra realtà e utopia, paure e speranze, tradizioni e innovazioni, benessere e povertà. Sono i due caratteri di una città che vive ostinatamente dei suoi contrasti. Sono i due volti di Palermo, e mai ce ne sarà uno che prevarrà sull'altro.
(Mariasanta Buscemi)
A coordinare i lavori Giusto Scafidi e Mariasanta Buscemi.
Per l'occasione, di grande spessore e rilievo culturale, sono stati invitati i più alti esponenti del panorama politico e culturale.
In esposizione cento fotografie di Franco Scafidi, classe 1942, provenienti dal ricco archivio storico di Franco e Giusto Scafidi.
Immagini che sono lo specchio del tempo nel quale sono state scattate e rappresentano quell'epoca con le sue abitudini e angosce, i suoi miti e ideali; narrano di luoghi oggi totalmente diversi e altri rimasti invariati, sono frammenti di realtà che divengono testimonianza storica di altissimo valore.
Le ferite causate dalla Seconda Guerra Mondiale al tessuto urbano, economico e ancor più sociale di Palermo sono la base su cui poggiano i cambiamenti e gli stravolgimenti di questi anni, con quelle tante incongruenze che sfociano in fenomeni eterogenei e sovente contrapposti.
Dall'emigrazione alle arti e i mestieri, dal degrado centro storico ai luoghi della Palermo bene, dalle proteste ai diversi modi di spendere il tempo, e poi ancora il folklore, lo spettacolo e la musica con la costituzione di miti che riescono inconsciamente a fondere i vari strati della società.
Non mancano in queste fotografie importanti personalità che hanno vissuto quel periodo e che tra sperimentalismo, ricerca e tradizione si sono impegnati a confrontarsi con la realtà sociale del momento.
Dal cinema al teatro, dall'arte a letteratura, il giornalismo e l'antropologia.
Ci sono Sciascia, Ignazio Buttitta, Guttuso, Pasolini, Zeffirelli, Moravia, Dacia Maraini, Danilo Dolci.
In questa mostra a parlare saranno solo le immagini.
Ognuna di loro è caratterizzata da una spontaneità avvolgente, ed è per ciò che la Palermo di Franco Scafidi riesce tanto bene a rappresentare la manifestazione autentica dell'umanità colta nel suo accadere.
Un realismo pulsante, capace di raffigurare alla perfezione - senza nulla aggiungere o togliere - un periodo importante della storia cittadina, cruciale anche per comprendere la Palermo di oggi. Un ventennio di rimescolamento sospeso tra realtà e utopia, paure e speranze, tradizioni e innovazioni, benessere e povertà. Sono i due caratteri di una città che vive ostinatamente dei suoi contrasti. Sono i due volti di Palermo, e mai ce ne sarà uno che prevarrà sull'altro.
(Mariasanta Buscemi)
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