Dario Ballantini. Identità Artefatte
Dal 24 Aprile 2013 al 21 Maggio 2013
Palermo
Luogo: Palazzo Sant'Elia
Indirizzo: via Maqueda 81
Orari: da martedì a sabato 10-13/ 16-19.30; domenica e festivi 10-13
Enti promotori:
- Provincia di Palermo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 091 6628289/ 02 89281015/ 348 0638585
E-Mail info: stefania.morici@fastwebnet.it
Sito ufficiale: http://www.provincia.palermo.it/provpa/provincia_di_palermo/00003757_Home_Page.html
Il 23 aprile 2013 a Palermo, nella straordinaria cornice di Palazzo Sant’Elia verrà inaugurata la mostra di Dario Ballantini, promossa dalla Fondazione Sant’Elia, dal titolo “Identità Artefatte” a cura di Massimo Licinio. La mostra è prodotta e organizzata da Arteventi di Stefania Morici.
Per la prima volta in Sicilia si potranno vedere raccolte 30 opere dell’artista. Questa prima personale palermitana dedicata al lavoro di Dario Ballantini, dopo essere stata presentata in varie città italiane ed estere ed avere riscosso grandissimo successo di pubblico e di critica, intende mostrare come i confini espressivi dell’arte possano essere spinti oltre la definizione di un genere o di una categoria estetica, verso una ricerca sperimentale ed inimmaginabile. “Anche Palermo - sottolinea il Presidente della Fondazione Sant’Elia e della Provincia regionale di Palermo Giovanni Avanti - avrà l’opportunità di scoprire l’altra faccia di Dario Ballantini, entrato nelle nostre case attraverso Striscia la Notizia con le sembianze dello stilista Valentino e di altri personaggi che lo hanno visto brillante imitatore, e adesso proiettato nella suggestiva cornice di palazzo S.Elia con l’esposizione dei suoi quadri. Le due facce di Ballantini, attore e pittore, alla fine si ritrovano insieme e ci consegnano un personaggio che in uno spazio culturale di prestigio avrà modo di far conoscere la sua caratterizzante vena artistica”.
Secondo il Soprintendente della Fondazione Sant’Elia Antonino Ticali “con la mostra Identità Artefatte si inaugura una nuova linea di attività della Fondazione aperta alle arti contemporanee e in particolare alle forze emergenti presenti nel panorama culturale italiano. La Fondazione con i due poli museali di Palazzo S.Elia e del Loggiato San Bartolomeo si pone come soggetto progettuale e propositivo per la promozione di iniziative e servizi culturali di livello in partnership con istituzioni pubbliche e private”. Come è stato evidenziato dal critico e storico d’arte Matteo Bellenghi, Dario Ballantini è “artista dai mille volti dotato di una straordinaria capacità espressiva adoperata, oltre che su se stesso, anche per la composizione dei suoi dipinti”. “I volti dipinti da Ballantini lasciano percepire gli stati d’animo, le sensazioni che ci accompagnano durante la nostra esistenza... non influiscono sull’ambiente dipinto ma su noi stessi che osservandoli ci riconosciamo in loro.
Dario Ballantini è un artista che spiega ed aiuta a comprendere la realtà odierna secondo un suo punto di vista. Una realtà tragicomica che avvolge l’essere umano costringendolo ad essa, alle sue regole. In che modo liberarsi? Attraverso l’arte, inconscia e libera espressione dell’”io” che ognuno di noi porta con sé, ma non sempre ci accorgiamo di avere”. Come spiega Massimo Licinio “a chi si chiede se Dario Ballantini sia un attore televisivo e cinematografico o un pittore, o se una delle due fazioni non sia un semplice hobby, posso con tutta franchezza rispondere che egli è l’interezza di entrambe le cose: 100% pittore e 100% attore tv. Le due “identità” vivono e sopravvivono alimentandosi a vicenda e dando alla luce creature così diverse tra loro ma anche così simili come essenza profonda. I suoi personaggi tv nascono attraverso lo studio dei loro volti e delle loro espressioni, e dentro i loro occhi, Dario Ballantini trova l’anima più profonda e più umana delle sue “vittime” le quali vengono scomposte e ricomposte attraverso bozzetti e disegni fino a spogliarle del tutto”. Con “Identità Artefatte” Dario Ballantini compone e ricompone i volti delle creature immaginarie che nella tela ritrovano vita e si esprimono in tutta la loro forza e chiarezza, conducendo lo spettatore in un viaggio misterioso ed affascinante.
Un percorso reso ancora più accattivante e suggestivo anche grazie a due video che accoglieranno i visitatori: uno curato da Massimo Licinio ed uno da Stefania Morici in collaborazione con Luigi Salvo e Vincenzo Cassarà. Il progetto allestitivo della mostra, ideato dall’Arch. Agostino Danilo Reale e dallo studio FDR Architetti, si articola lungo un percorso che, dagli spazi esterni di Palazzo Sant’Elia, conduce il visitatore al piano delle Capriate. Qui il visitatore viene accolto da un ambiente semicircolare a forma di esedra, creato ad hoc, in cui video ed immagini guidano lo spettatore alla scoperta delle “Idendità Artefatte” di Dario Ballantini.
Durante la serata di inaugurazione ci sarà anche una speciale live performace del Giuseppe Milici Quartet. Il concerto prevede l’esibizione dell’ensemble musicale di Giuseppe Milici, composta da: Antonio Zarcone al Piano, Igor Ciotta al Basso elettrico e Sebastiano Alioto alla Batteria (quest’ultimo batterista dei New Trolls, Baccini, Arbore, Dalla, D’Alessio e tanti altri).
La band condurrà il pubblico presente, in un viaggio attraverso i brani che di più hanno influenzato il gusto di Milici. Brani quali “Caruso” di Lucio Dalla, “Midnight Cow Boy” storica colonna sonora del film “Un Uomo Da Marciapiede”, Isn’t She Lovely di Steve Wonder, Tea For Toots di Richard Galliano, Bluesette di Toots Thielemans, Ninnarò composizione dello steso Milici verranno riproposti con arrangiamenti originali. Seguirà un cocktail offerto e curato da Distillerie Nonino.
Per la prima volta in Sicilia si potranno vedere raccolte 30 opere dell’artista. Questa prima personale palermitana dedicata al lavoro di Dario Ballantini, dopo essere stata presentata in varie città italiane ed estere ed avere riscosso grandissimo successo di pubblico e di critica, intende mostrare come i confini espressivi dell’arte possano essere spinti oltre la definizione di un genere o di una categoria estetica, verso una ricerca sperimentale ed inimmaginabile. “Anche Palermo - sottolinea il Presidente della Fondazione Sant’Elia e della Provincia regionale di Palermo Giovanni Avanti - avrà l’opportunità di scoprire l’altra faccia di Dario Ballantini, entrato nelle nostre case attraverso Striscia la Notizia con le sembianze dello stilista Valentino e di altri personaggi che lo hanno visto brillante imitatore, e adesso proiettato nella suggestiva cornice di palazzo S.Elia con l’esposizione dei suoi quadri. Le due facce di Ballantini, attore e pittore, alla fine si ritrovano insieme e ci consegnano un personaggio che in uno spazio culturale di prestigio avrà modo di far conoscere la sua caratterizzante vena artistica”.
Secondo il Soprintendente della Fondazione Sant’Elia Antonino Ticali “con la mostra Identità Artefatte si inaugura una nuova linea di attività della Fondazione aperta alle arti contemporanee e in particolare alle forze emergenti presenti nel panorama culturale italiano. La Fondazione con i due poli museali di Palazzo S.Elia e del Loggiato San Bartolomeo si pone come soggetto progettuale e propositivo per la promozione di iniziative e servizi culturali di livello in partnership con istituzioni pubbliche e private”. Come è stato evidenziato dal critico e storico d’arte Matteo Bellenghi, Dario Ballantini è “artista dai mille volti dotato di una straordinaria capacità espressiva adoperata, oltre che su se stesso, anche per la composizione dei suoi dipinti”. “I volti dipinti da Ballantini lasciano percepire gli stati d’animo, le sensazioni che ci accompagnano durante la nostra esistenza... non influiscono sull’ambiente dipinto ma su noi stessi che osservandoli ci riconosciamo in loro.
Dario Ballantini è un artista che spiega ed aiuta a comprendere la realtà odierna secondo un suo punto di vista. Una realtà tragicomica che avvolge l’essere umano costringendolo ad essa, alle sue regole. In che modo liberarsi? Attraverso l’arte, inconscia e libera espressione dell’”io” che ognuno di noi porta con sé, ma non sempre ci accorgiamo di avere”. Come spiega Massimo Licinio “a chi si chiede se Dario Ballantini sia un attore televisivo e cinematografico o un pittore, o se una delle due fazioni non sia un semplice hobby, posso con tutta franchezza rispondere che egli è l’interezza di entrambe le cose: 100% pittore e 100% attore tv. Le due “identità” vivono e sopravvivono alimentandosi a vicenda e dando alla luce creature così diverse tra loro ma anche così simili come essenza profonda. I suoi personaggi tv nascono attraverso lo studio dei loro volti e delle loro espressioni, e dentro i loro occhi, Dario Ballantini trova l’anima più profonda e più umana delle sue “vittime” le quali vengono scomposte e ricomposte attraverso bozzetti e disegni fino a spogliarle del tutto”. Con “Identità Artefatte” Dario Ballantini compone e ricompone i volti delle creature immaginarie che nella tela ritrovano vita e si esprimono in tutta la loro forza e chiarezza, conducendo lo spettatore in un viaggio misterioso ed affascinante.
Un percorso reso ancora più accattivante e suggestivo anche grazie a due video che accoglieranno i visitatori: uno curato da Massimo Licinio ed uno da Stefania Morici in collaborazione con Luigi Salvo e Vincenzo Cassarà. Il progetto allestitivo della mostra, ideato dall’Arch. Agostino Danilo Reale e dallo studio FDR Architetti, si articola lungo un percorso che, dagli spazi esterni di Palazzo Sant’Elia, conduce il visitatore al piano delle Capriate. Qui il visitatore viene accolto da un ambiente semicircolare a forma di esedra, creato ad hoc, in cui video ed immagini guidano lo spettatore alla scoperta delle “Idendità Artefatte” di Dario Ballantini.
Durante la serata di inaugurazione ci sarà anche una speciale live performace del Giuseppe Milici Quartet. Il concerto prevede l’esibizione dell’ensemble musicale di Giuseppe Milici, composta da: Antonio Zarcone al Piano, Igor Ciotta al Basso elettrico e Sebastiano Alioto alla Batteria (quest’ultimo batterista dei New Trolls, Baccini, Arbore, Dalla, D’Alessio e tanti altri).
La band condurrà il pubblico presente, in un viaggio attraverso i brani che di più hanno influenzato il gusto di Milici. Brani quali “Caruso” di Lucio Dalla, “Midnight Cow Boy” storica colonna sonora del film “Un Uomo Da Marciapiede”, Isn’t She Lovely di Steve Wonder, Tea For Toots di Richard Galliano, Bluesette di Toots Thielemans, Ninnarò composizione dello steso Milici verranno riproposti con arrangiamenti originali. Seguirà un cocktail offerto e curato da Distillerie Nonino.
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