Renato Pengo. Apocatastasi
Dal 01 Giugno 2017 al 23 Luglio 2017
Padova
Luogo: Centro culturale Altinate San Gaetano
Indirizzo: via Altinate 71
Curatori: Barbara Codogno
Enti promotori:
- Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche - Comune di Padova
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 049 8204526
E-Mail info: paganinl@comune.padova.it
Sito ufficiale: http://padovacultura.padovanet.it
Apocatastasi è l'installazione dell'artista Renato Pengo che sarà inaugurata giovedì 1 giugno 2017 alle ore 18 nell'Agorà del Centro culturale Altinate San Gaetano.
Promosso dal Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche del Comune di Padova e curato da Barbara Codogno, il progetto è un monolite, una tela completamente bianca e di grandi dimensioni che scende dal soffitto dell'agorà del Centro culturale Altinate San Gaetano. Sparse a terra, a formare un giacimento del sapere, si accatastano cornici preziosamente decorate e una moltitudine di tubetti di colore usati. Una discarica scivolata giù dalla tela bianca. Da questo “giacimento” emerge la voce alterata e a tratti impercettibile del celebre critico francese Paul Restany. Verso la fine degli anni '90 Restany definì in un manifesto lo “Shock Tecnologico”, concepito proprio dall'artista padovano e a cui Padova nel 2012 ha dedicato l'omonima mostra ( Shock ) ai Civici Musei Eremitani. La nobile critica che Restany dedicò a Renato Pengo viene ripresa anche da una serie di pannellature esposte nell'agorà che tratteggiano vita e poetica dell'artista, unitamente ad alcune fondamentali citazioni inerenti all'installazione che Pengo ha mutuato dal pensiero di Erasmo da Rotterdam, Maurice Blanchot, Friedrich Nietzsche, Thomas Stearns Eliot e Pier Paolo Pasolini.
L'installazione “Apocatastasi” si compone inoltre di alcune lavagne, intere e frantumate. Sulle lavagne intere l'artista agisce siglando alcuni numeri e tratteggiando brevi linee di colore. L'intervento vuole richiamare i quattro elementi della natura. Per l'autore si tratta di una sorta di archeologico “microchip”: sulle lavagne vi è simbolicamente impressa tutta la storia a noi conosciuta. Chiude l'installazione una poetica vasca in ferro. Nell'acqua contenuta nella vasca galleggiano dei fiori perenn, di plastica, e alcuni dipinti realizzati su polistirolo. Sigillano l'installazione alcune opere dell'artista che vanno dal 1990 al 2006: luminose costellazioni della vasta galassia della produzione artistica di Renato Pengo.
In un mondo globalizzato e tecnologicamente in continua fibrillazione l’unica strada è la cultura che porta dentro di sé armonia (non egemonia) comprensione (non divisione) provocando quel salto salvifico (APOCATASTASI) senza inganni e prevaricazioni verso un nuovo umanesimo più giusto e solidale (Renato Pengo)
Orari: da martedì a domenica dalle h. 10.00 alle h. 19.00; chiuso i lunedì non festivi
Giovedì 13 luglio 2017 ore 20.30 Performance
ingresso gratuito
Nell’ambito dell’installazione-mostra, lo stesso artista ha immaginato e propone una performance-evento strettamente collegata con la tematica dell’installazione-mostra dal titolo “Energia dell’Apocatastasi”.
Al fine di completare il senso dell’installazione-mostra, il Maestro Renato Pengo ha progettato una performance-evento in grado di dialogare con tale esposizione. Realizzerà in tempo reale un’opera di tre metri per due con il contrappunto dei suoni creati da una violocellista che si ispira per la sua creazione sonora ai gesti creativi dell’artista.
L’apocatastasi, eterno ritorno del vuoto energetico, la cui metafora è rappresentata dallo spazio luminoso della grande tela bianca che scende dal soffitto del Centro Culturale Altinate - San Gaetano, si rispecchia nella nuova tela che l’artista con la sua energia di cultura e di capacità espressiva nell’atto performativo rigenererà e trasformerà in opera d’arte. Tutto ha fine e tutto ha inizio nel vuoto energetico e questo atto performativo ne dà concreta visualizzazione.
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