Mara Ruzza. Mare Nostrum
Dal 12 Luglio 2019 al 18 Agosto 2019
Padova
Luogo: Sala della Gran Guardia
Indirizzo: piazza dei Signori
Orari: da martedì a domenica ore 10/13 e 17/21, chiuso lunedì
Enti promotori:
- Comune di Padova - Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 049 8204526
E-Mail info: paganinl@comune.padova.it
Sito ufficiale: http://padovacultura.padovanet.it
Con il progetto Mare Nostrum, l'artista padovana Mara Ruzza raccoglie le opere del suo percorso creativo con la scultura ceramica, la fotografia e i video in un'antologica che fa dell'Antropocene e dell'acqua i soggetti preferenziali di riflessione. Le numerose tecniche in esposizione mettono in luce tematiche diverse come la bellezza, la cultura, la forza, le simbologie, le contraddizioni che sorgono da questo elemento arcaico.
Sensibile ad un vivere ecosostenibile Mara Ruzza riutilizza scarti della società che stanno invadendo, soffocando lo spazio naturale, trasformando biologicamente gli organismi e l'ambiente. Nelle opere del progetto Plastisfera con la contrapposizione di materiali naturali quali la ceramica a residui spiaggiati inorganici, come la plastica e il ferro, riflette sulla preziosità e fragilità dell'ambiente acquatico.
La maggior parte delle opere presentate sono inedite, altre sono state installate durante esposizioni ed eventi di ceramica contemporanea in Italia e all'estero negli ultimi anni, a suggerire che i segni indelebili lasciati dall’essere umano nell’ecosistema saranno i fossili di questa contemporaneità.
Con la porcellana evoca il corallo bianco, preziosità marina presente nel Mediterraneo, emblema del rischio di estinzione degli organismi per l'inquinamento dei nostri mari.
White coral viene declinato in scultura, installazioni e microsculture, anche da indossare con la collaborazione di maestri orafi.
Di grande attualità la ricerca fotografica, confluita dal 2011 nella particolare tecnica della fotoceramica, che riprende vedute di Venezia da uno specchio deformato. Ne risulta un effetto di sprofondamento, onde anomale, da qui la riflessione sul passaggio delle Grandi navi e dell’effetto devastante sull’equilibrio della vicina città d’acqua.
Il ferro e i viaggi per mare, gli attraversamenti, il nostro mare porta alla luce emergenze e conflitti, presenti nelle installazioni in mostra dove l'azzurro traboccante è augurio di abbondanza di ”acqua pulita”.
La forma ricorrente del triangolo equilatero traduce nel contemporaneo una simbologia universale, divina, la triplice natura che si ritrova in tante tradizioni filosofiche e religiose come ritorno all'unità, unione equilibrata e dinamica di tutte le parti, armonia e sintesi dei poli opposti, protezione verso l'umanità e la natura.
Mara Ruzza
Artista visuale dal 1986, con diploma di Maestro di pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dal 2006 con la ceramica porta nella terza dimensione la marcata predisposizione per la materia e i suoi processi di trasformazione. Attraverso la sperimentazione approfondisce le tecniche sulle diverse argille, sulla decorazione con smalti e con il fuoco, trovando nella porcellana una peculiare modalità espressivo-tecnica che utilizza materiali organici e che caratterizza il più recente percorso artistico. Suoi lavori sono stati presentati in esposizioni personali, in numerose collettive e mostre concorso in Italia, Germania, Slovenia, Romania.
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