Fotoclub Padova. I tempi dello sguardo
Dal 04 Aprile 2014 al 27 Aprile 2014
Padova
Luogo: Centro culturale Altinate San Gaetano
Indirizzo: via Altinate 71
Orari: 10-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 049 8204529
E-Mail info: donolatol@comune.padova.it
Sito ufficiale: http://padovaphotographia.padovanet.it/?page_id=335
I tempi dello sguardo, per gli otto fotografi del Fotoclub Padova, rappresentano un percorso espositivo che ha come filo conduttore il tempo inteso come prima-dopo. Mario Dal Molin documenta l’antico mercato annuale del bestiame che si tiene a Cittadella. Non più in centro storico, ma in zona industriale, l’atmosfera è quella di un tempo, ricca di intense suggestioni. Una soffitta, un baule, cose accumulate da anni. Ornella Francou ritorna al passato. Le fotografie sbiadite di un vecchio album volano via come farfalle. C’è il palazzo di via Gropello 10 dove è nata, e che non è quello dove si trova. Lei comincia a scattare, a scattare, in un assolato giorno d’estate.
In Evoluzione di un MakeUp Maria Luisa Liviero interpreta il concetto di tempo attraverso il prima e il dopo sul volto di
una modella che viene truccata. Tre scatti e infine la posa fotografica. Un’immagine dove il concetto di bellezza rimanda a certe immagini del Rinascimento.
Sedotto dal fascino del tempo, Francesco Munaro sceglie il tondo per le sue fotografie, la cui forma riporta al primo apparecchio fotografico dell’americano George Eastman. Le Visioni sono un viaggio all’indietro nel tempo davanti alle quali vien voglia di dire non questo è ma questo è stato.
E’ una realtà altra quella di Massimo Norbiato quando avverte che non siamo noi che guardiamo la storia, ma è la storia che ci osserva. Le sculture di Padova sono lì. Non si sa cosa pensino di noi. Rossella Padovani, fa un viaggio spazio-temporale in un car wash, si muove in un tunnel di acqua e schiuma, e ne coglie la vibrazione con scatti che hanno le valenze cromatiche della pittura astratta. Sarajevo è storia recente. Sarajevo è, nei ricordi, una guerra lontana. Gli scatti di Gianluca Saggindocumentano, con intensità i segni della guerra di ieri e il messaggio di rinascita di oggi. Giovanni Sato, poeta e fotografo, ritrae New York nei volti e negli sguardi. Storie nello scorrere del tempo. La linea dello spazio, forse quella di Cronos, il Tempo, ha respiro, cuore, corpo e anima.
In Evoluzione di un MakeUp Maria Luisa Liviero interpreta il concetto di tempo attraverso il prima e il dopo sul volto di
una modella che viene truccata. Tre scatti e infine la posa fotografica. Un’immagine dove il concetto di bellezza rimanda a certe immagini del Rinascimento.
Sedotto dal fascino del tempo, Francesco Munaro sceglie il tondo per le sue fotografie, la cui forma riporta al primo apparecchio fotografico dell’americano George Eastman. Le Visioni sono un viaggio all’indietro nel tempo davanti alle quali vien voglia di dire non questo è ma questo è stato.
E’ una realtà altra quella di Massimo Norbiato quando avverte che non siamo noi che guardiamo la storia, ma è la storia che ci osserva. Le sculture di Padova sono lì. Non si sa cosa pensino di noi. Rossella Padovani, fa un viaggio spazio-temporale in un car wash, si muove in un tunnel di acqua e schiuma, e ne coglie la vibrazione con scatti che hanno le valenze cromatiche della pittura astratta. Sarajevo è storia recente. Sarajevo è, nei ricordi, una guerra lontana. Gli scatti di Gianluca Saggindocumentano, con intensità i segni della guerra di ieri e il messaggio di rinascita di oggi. Giovanni Sato, poeta e fotografo, ritrae New York nei volti e negli sguardi. Storie nello scorrere del tempo. La linea dello spazio, forse quella di Cronos, il Tempo, ha respiro, cuore, corpo e anima.
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