Calamita/à. Indagini e ricerche nei territori del Vajont

Calamita/à. Indagini e ricerche nei territori del Vajont, Spazio Espositivo, Padova
Dal 05 Aprile 2014 al 19 Aprile 2014
Padova
Luogo: Spazio Espositivo
Indirizzo: via San Pietro 1
Orari: da martedì a venerdì 15-19:30; sabato e domenica 10-13 / 15-19:30
Curatori: Gianpaolo Arena, Marina Caneve
Telefono per informazioni: +39 049 0962868
E-Mail info: info@padovafotografia.it
Sito ufficiale: http://calamitaproject.com
L’onda del 9 ottobre 1963 blocca il tempo in un eterno presente. La catastrofe segna improvvisamente una modificazione istantanea ed irreversibile del paesaggio. In La teoria delle catastrofi (Milano 1982), Alexander Woodcock e Monte Davis scrivono: «…non perché manchino stati o percorsi intermedi, ma perché nessuno di essi è stabile: il passaggio dallo stato o dal cambiamento iniziale a quello finale ha una durata molto breve rispetto al tempo necessario negli stati stabili». La presenza ingombrante di una moderna infrastruttura e il tentativo di un paese di essere industriale ed inseguire il progresso, si trasformano in pochi minuti in un evento catastrofico capace di cancellare luoghi, memorie e destini. Più dell’abbandono, più della guerra l’eterna attesa di un futuro mai arrivato sovrappone relazioni, trame, esperienze. L’identità di un luogo, normalmente soggetta a progressivi mutamenti e trasformazioni, in questo caso è stata brutalmente cancellata lasciando spazio ad un nuovo, irrazionale, caotico assetto urbano. «Sono sicuro che il futuro si è perso da qualche parte nella discarica del passato non storico; sta nei giornali di ieri, negli annunci dei film di fantascienza, nei falsi specchi dei sogni abbandonati. Il tempo trasforma le metafore in cose, le impila nelle celle frigorifere o le mette sui terreni di gioco celesti delle nostre periferie. Avevo errato in un mondo immaginario che non riuscivo neanche io bene a immaginare. Questo panorama zero sembrava contenere delle rovine all’inverso, ossia tutte le costruzioni che sarebbero state costruite.» (Robert Smithson, The Monuments of Passaic, 1967)
Il progetto Calamita/à, è uno strumento d’indagine territoriale che attraverso una ricerca programmata, vuole approfondire i mutamenti in corso, generare dibattito, rivelare criticità, attirare interesse e conoscenza attorno a un luogo nodale ancora in via di definizione. Morfologia del territorio, orografia, infrastrutture, architettura, contesto sociale sono solo alcuni degli ambiti di analisi. Arte, sociologia, urbanistica e fotografia concorrono alla definizione dell’identità del territorio con un approccio multidisciplinare aperto. Attraverso una pluralità di visioni Calamita/à mira a far sì che il territorio preso in esame diventi un laboratorio e un luogo d’osservazione privilegiato.
Fotografi:
Gianpaolo Arena, Andrea Botto, Sergio Camplone, Marina Caneve, Alfonso Chianese, Allegra Martin, Maurizio Montagna, Gabriele Rossi, WOM - Marissa Morelli & Max Rommel.
Il progetto Calamita/à, è uno strumento d’indagine territoriale che attraverso una ricerca programmata, vuole approfondire i mutamenti in corso, generare dibattito, rivelare criticità, attirare interesse e conoscenza attorno a un luogo nodale ancora in via di definizione. Morfologia del territorio, orografia, infrastrutture, architettura, contesto sociale sono solo alcuni degli ambiti di analisi. Arte, sociologia, urbanistica e fotografia concorrono alla definizione dell’identità del territorio con un approccio multidisciplinare aperto. Attraverso una pluralità di visioni Calamita/à mira a far sì che il territorio preso in esame diventi un laboratorio e un luogo d’osservazione privilegiato.
Fotografi:
Gianpaolo Arena, Andrea Botto, Sergio Camplone, Marina Caneve, Alfonso Chianese, Allegra Martin, Maurizio Montagna, Gabriele Rossi, WOM - Marissa Morelli & Max Rommel.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
maurizio montagna ·
gabriele rossi ·
allegra martin ·
marina caneve ·
spazio espositivo ·
gianpaolo arena ·
andrea botto ·
sergio camplone ·
alfonso chianese ·
wom marissa morelli max rommel
COMMENTI

-
Dal 15 febbraio 2025 al 29 giugno 2025 Milano | Palazzo Reale
Casorati
-
Dal 14 febbraio 2025 al 14 settembre 2025 Roma | Chiostro del Bramante
FLOWERS. Dal Rinascimento all’intelligenza artificiale
-
Dal 14 febbraio 2025 al 06 aprile 2025 Torino | CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Henri Cartier-Bresson e l’Italia / Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990
-
Dal 11 febbraio 2025 al 18 maggio 2025 Roma | Musei Capitolini
I Farnese nella Roma del Cinquecento. Origini e fortuna di una collezione
-
Dal 04 febbraio 2025 al 23 aprile 2025 Roma | Parco archeologico del Colosseo - Curia Iulia
Da Sharjah a Roma lungo la via delle spezie
-
Dal 05 febbraio 2025 al 07 settembre 2025 Bologna | MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna
Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo