La scultura e il colore nell’opera di Rachele Bianchi
![La scultura e il colore nell’opera di Rachele Bianchi, Biblioteca Vittorio Emanuele III, Napoli La scultura e il colore nell’opera di Rachele Bianchi, Biblioteca Vittorio Emanuele III, Napoli](http://www.arte.it/foto/600x450/ae/17243-bianchi.jpg)
La scultura e il colore nell’opera di Rachele Bianchi, Biblioteca Vittorio Emanuele III, Napoli
Dal 12 Settembre 2013 al 09 Ottobre 2013
Napoli
Luogo: Biblioteca Vittorio Emanuele III
Indirizzo: piazza Plebiscito 1
Orari: da lunedì a venerdì 9-18; sabato 9-13
Telefono per informazioni: +39 081 7819381/ 081 7819111
E-Mail info: bn-na.ufficiostampa@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.bnnonline.it
Fa tappa a Napoli Rachele Bianchi, la scultrice di notorietà internazionale, che negli ultimi anni ha scelto di esporre in prestigiosi luoghi di arte e cultura, disegnando un circuito ideale di arte contemporanea nell’ambito di sedi storiche ed architetture classiche. Il progetto prevede la collocazione permanente ( 12 settembre ore 16,30) dell’opera dell’artista “la Nobildonna” sul monumentale Scalone marmoreo di ingresso della Biblioteca Nazionale tra gli antichi lumi a olio e le eteree “Danzatrici” di Gennaro De Crescenzo, attivo a Napoli nella prima metà dell'Ottocento, accanto ad altre opere di artisti come Franco Bonetti, Anna Maria Bova, Marisa Cardiello, Tullia Matania, che la Nazionale di Napoli ospita.
Infatti già da diversi anni, come precisa il direttore, Mauro Giancaspro, la biblioteca di Napoli ha inserito trai propri “strumenti” con fini educativi e divulgativi iniziative, mostre e momenti di riflessione sull’arte contemporanea, per rinsaldare il senso del bello che si è perso negli algidi rivoli della “corsa” informatica. Nelle teche d’epoca della Sala Esposizione sarà, invece, presentata (fino al 9 ottobre) un'accurata scelta di recenti opere grafiche, carte e tele ” lavori mossi da un riflesso interiore - sottolinea Luigi Paolo Finizio, curatore della mostra - e da uno stato rivissuto di coscienza sintomatici di traguardi nella vita e nell’arte. L’approdo, maturo e soddisfatto, a un pieno e libero spirito di libertà immaginativa”. Attraverso pastelli, tempere, tecniche miste la ricerca di Rachele Bianchi si rinnova e riaggrega. Nelle tele di recentissima produzione l’idea compositiva non è più plasticamente raccolta su se stessa, si distende senza alcun schema e, come commenta Anselmo Villata, presidente dell' Istituto Italiano di Arte Contemporanea, che promuove l’evento, lascia fluire un’intensa e trascinante melodia del colore.
Rachele Bianchi (Milano 1925), importante presenza sulla scena dell’arte dalla metà del secolo scorso vive e lavora a Milano.
Infatti già da diversi anni, come precisa il direttore, Mauro Giancaspro, la biblioteca di Napoli ha inserito trai propri “strumenti” con fini educativi e divulgativi iniziative, mostre e momenti di riflessione sull’arte contemporanea, per rinsaldare il senso del bello che si è perso negli algidi rivoli della “corsa” informatica. Nelle teche d’epoca della Sala Esposizione sarà, invece, presentata (fino al 9 ottobre) un'accurata scelta di recenti opere grafiche, carte e tele ” lavori mossi da un riflesso interiore - sottolinea Luigi Paolo Finizio, curatore della mostra - e da uno stato rivissuto di coscienza sintomatici di traguardi nella vita e nell’arte. L’approdo, maturo e soddisfatto, a un pieno e libero spirito di libertà immaginativa”. Attraverso pastelli, tempere, tecniche miste la ricerca di Rachele Bianchi si rinnova e riaggrega. Nelle tele di recentissima produzione l’idea compositiva non è più plasticamente raccolta su se stessa, si distende senza alcun schema e, come commenta Anselmo Villata, presidente dell' Istituto Italiano di Arte Contemporanea, che promuove l’evento, lascia fluire un’intensa e trascinante melodia del colore.
Rachele Bianchi (Milano 1925), importante presenza sulla scena dell’arte dalla metà del secolo scorso vive e lavora a Milano.
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