Fabio Mauri. Retrospettiva a luce solida
Dal 26 Novembre 2016 al 06 Marzo 2017
Napoli
Luogo: Museo MADRE
Indirizzo: via Settembrini 79
Orari: Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato 10-19.30; Domenica 10-20. La biglietteria chiude un'ora prima. Martedì chiuso. Lunedì ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39.081.193.13.016
E-Mail info: info@madrenapoli.it
Sito ufficiale: http://www.madrenapoli.it/
Retrospettiva a luce solida è il titolo della mostra monografica dedicata dal Madre nel mese di novembre a Fabio Mauri (Roma, 1926-2009), magistrale esponente delle neo-avanguardie della seconda metà del XX secolo, la cui pratica artistica – incentrata sull’esplorazione dei meccanismi dell’ideologia e dei linguaggi della propaganda, come dell’immaginario collettivo e delle strutture delle narrazioni mediatiche – lo impone fra i più autorevoli e seminali artisti contemporanei a livello internazionale. Organizzata in stretta collaborazione con lo Studio Fabio Mauri, la mostra – la più completa mai dedicata all’artista dopo la retrospettiva, nel 1994, alla GNAM-Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma – comprenderà, in un percorso appositamente concepito per i singoli spazi del museo, più di cento fra opere, installazioni, azioni e documenti, che indagano la storia moderna e contemporanea nei suoi conflitti e nelle sue contraddizioni e trovano nell’intrinseco rapporto fra dimensione storica e dimensione etica il loro fulcro intellettuale ed emotivo.
La prima sezione della mostra, articolata su tutto il terzo piano del museo, presenterà le opere con cui l’artista esplora, in un’iniziale tangenza con le estetiche pop, la dimensione della comunicazione di massa, fino alla serie degli Schermi (anni Cinquanta-Settanta), che si integrano con i “tappeti-zerbini” e una pluralità di altre opere e materiali connessi alla ricerca sui significati e le dinamiche della proiezione, tra cui i principali lavori scultorei e installativi della fine degli anni Sessanta (Cinema a luce solida, 1968; Pila a luce solida, 1968; Colonne di luce, 1968; Luna, 1968). Il percorso culmina in una selezione delle opere con proiezioni, da quelle in 16mm degli anni Settanta su corpi ed oggetti (vari esemplari di Senza e Senza ideologia, la ricostruzione di Intellettuale-Pasolini), fino alle più recenti proiezioni su supporto digitale e di impianto ambientale.
Una seconda sezione della mostra, al piano terra del museo nella sala Re_PUBBLICA MADRE e presso le tre sale del mezzanino, sarà costituita da opere, installazioni, azioni e documentazioni afferenti alla matrice performativa e teatrale della ricerca dell’artista, con una selezione delle più importanti azioni di Mauri, che verranno presentate periodicamente, durante l’arco della mostra, o attraverso materiali documentari e alcune essenziali componenti “sceniche”. Integrandosi in questo ambiente dinamico saranno presentate anche alcune installazioni fondamentali, quali Manipolazione di Cultura (1971-1973, terminato nel 1976), l’opera-libro Linguaggio è guerra (1975), Oscuramento (1975), Il Muro Occidentale o del Pianto(1993), Teatrum Unicum Artium (2007). Spazio di indagine verrà inoltre dedicato alla prima opera teatrale di Mauri, monologo in due tempi e due scene intitolato L’isola (1960).
Una terza sezione della mostra (Sala delle Colonne, primo piano) sarà dedicata, infine, alla presentazione inedita dell’integrale corpus delle maquette architettoniche che ricostruiscono i percorsi espositivi delle principali mostre dell’artista.
Trasformando l’intera superficie del Madre nello spazio-tempo di un’esperienza critica, in cui il pensiero si fa fisico e concreto, e il white cube museale si confonde con il palcoscenico teatrale e la scatola nera della sala cinematografica, la mostra incorpora e trasmette il concetto di “luce solida” che compare in alcuni titoli delle opere dell’artista: in esse, richiamandosi alle Lampadine con i raggi solidificati futuriste, Mauri conferiva consistenza fisica al raggio che congiunge il proiettore e lo schermo cinematografico, traducendo così l’idea che tutte le componenti dell’esistenza sono reali, e quindi anche il pensiero, l’immaginario e l’ideologia. Questa riflessione, successivamente affidata agli Schermi, alle Proiezioni e alle azioni performative, diviene metafora del rapporto tra mente e mondo, tra realtà e memoria, fra Storia e storie, trasformando, in occasione di questa mostra, il museo stesso in proiettore così come il concetto di retrospettiva in una proiezione architettonica che avvolge lo spettatore.
In contemporanea alla mostra al Madre, dal 7 ottobre 2016 al 15 gennaio 2017 la GAMeC-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ospita una differente retrospettiva dedicata all’artista che, insieme alla mostra a Napoli e a complemento della stessa, contribuisce a restituire un profilo esaustivo della sua ricerca.
In occasione dell'ultimo weekend di apertura della mostra saranno inoltre presentati in anteprima assoluta 40 disegni inediti di Fabio Mauri, originariamente concepiti dall'artista per Napoli. Fabio Mauri. 40 Disegni della Nascita, a cura di Miriam Mirolla(Associazione Partorire con l’Arte ovvero l’Arte di partorire) è il titolo del video-documento realizzato in collaborazione con lo Studio Fabio Mauri che documenta queste opere mai esposte, e che rimarrà in visione durante tutto il weekend (sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 marzo, dalle ore 10:30 alle ore 19:30, nella Sala della Musica, primo piano). Rinvenuti in una cartellina azzurra inventariata presso l’archivio dello Studio Fabio Mauri a Roma, questi disegni relativi al tema della nascita sono appunti, schizzi, collage, prove di colore, ritagli di giornale, pensieri, disegni e riflessioni filosofiche che, nel loro insieme, costituiscono il materiale preparatorio di un intervento ideato da Fabio Mauri tra il 2003 e il 2009 per una delle Stazioni dell’Arte della Metropolitana di Napoli, e interrotto dalla scomparsa dell’artista, nel maggio 2009.
Per approfondire la conoscenza di queste opere sarà possibile partecipare a una visita-itinerario guidata (domenica 5 marzo, dalle ore 10:00 alle ore 13:00) in cui Miriam Mirolla condurrà i partecipanti in un percorso che, dalla Sala della Musica del museo MADRE, si snoda fino alla Farmacia Storica degli Incurabili, che inaugura una collaborazione interdisciplinare con il museo regionale d’arte contemporanea proprio in occasione di questo progetto. Durante la visita saranno illustrate ai partecipanti le connessioni fra leopere di Mauri e alcuni manufatti conservati alla Farmacia Storica degli Incurabili: un'occasione per analizzare il tema universale del rapporto tra nascita biologica e processi creativi e il modo in cui esso si concretizza in una città come Napoli. Adottando un approccio interdisciplinare che coniuga elementi storico-critici e neuro-scientifici, mettendo in relazione arti visive, letteratura, teatro, cinema e storia (ambiti di indagine di Mauri) e articolando rimandi simbolici, psicologici, urbanistici e ambientali, la visita introduce in un tessuto storico e geologico vivo e dalle molteplici stratificazioni (dal Vesuvio al Ventre di Napoli) da dove emergono quelle potenzialità di trasformazione della città, dei suoi abitanti e della loro storia che sono alla base di questi inediti 40 Disegni della Nascita, l’ultima opera che entra nella mostra Retrospettiva a luce solida alla sua conclusione, per rilanciarla verso il futuro.
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