Corpo e Paesaggio
![Corpo e Paesaggio, No/Contemporanea Gallery, Nola (NA) Corpo e Paesaggio, No/Contemporanea Gallery, Nola (NA)](http://www.arte.it/foto/600x450/f8/22835-Img.jpg)
Corpo e Paesaggio, No/Contemporanea Gallery, Nola (NA)
Dal 23 Maggio 2014 al 22 Giugno 2014
Nola | Napoli
Luogo: No/Contemporanea Gallery
Indirizzo: via della Repubblica 36
Orari: lun-sab 10-12.30 / 16-19
Curatori: Giuseppe Anzani
Enti promotori:
- No/Contemporanea Gallery
- Nuova ABAN di Nola
- Associazione Aequamente
- Spazio Nea
- Galleria Hybrida Contemporanea
Telefono per informazioni: +39 081 0146637
E-Mail info: nocontemporaneagallery@iaisum.it
Sito ufficiale: http://www.iaisum.it/nocontemporanea
"Corpo e paesaggio" traccia un percorso che legale opere di artisti di grande notorietà, come Luzzati, Mannelli e Mattotti a quelle di autori emergenti, variamente impegnati su un tema al tempo stesso intimo e collettivo, profondo e multiforme.
Il curatore Giuseppe Anzani, specifica nelle note introduttive che "un percorso anche frettoloso nella storia delle culture, in ogni angolo del pianeta, fornisce facilmente copiose testimonianze di quanto siano antiche, ricche e multiformi le relazioni simboliche che legano, su molti piani, il corpo umano al paesaggio come suo contesto di vita", e rimarca l'importanza della rappresentazione di sé che l'uomo mette in scena attraverso il paesaggio stesso, imprimendo su di esso il suo volto e quello della società in cui vive.
Il tema è declinato sia attraverso le tecniche più consuete che con quelle affermatesi sulla scena dell'arte contemporanea - abbracciando la pittura, la fotografia, l’installazione video, la perfomance - nelle opere di Fabio Campagna, con una videoinstallazione di confine nella Berlino contemporanea, Ivano Cetta con cinque scatti in formato polaroid scatti vano Lara Cetta con tre opere dove ritrae se stessa a dimensione naturale, ancora Ferdinando Califano con sei foto monocromatiche , Giovanna D’Amico, che con i suoi piedi raffigurati in sei scatti protegge il luogo dell’infanzia, Costabile Guariglia con un installazione e una performance che vede l’utilizzo di uno strumento musicale come rituale sciamanico in un paesaggio alla deriva, Piero Leccese con un azione performativa di teatro/danza nella simbologia dei quattro elementi, Emanuele Luzzati, Riccardo Mannelli, Lorenzo Mattotti, e Carmine Sica, con un immaginifico paesaggio frammentato su sei moduli.
Una piccola sezione della mostra è dedicata a composizioni visuali che rappresentano l'interpretazione degli architetti, con la partecipazione di Petris Buccheri, Paolo Castelnovi e Valentina Burgassi, Luigi Giorgio, Donatella Mazzoleni, Gabriella Nigro.
Il curatore Giuseppe Anzani, specifica nelle note introduttive che "un percorso anche frettoloso nella storia delle culture, in ogni angolo del pianeta, fornisce facilmente copiose testimonianze di quanto siano antiche, ricche e multiformi le relazioni simboliche che legano, su molti piani, il corpo umano al paesaggio come suo contesto di vita", e rimarca l'importanza della rappresentazione di sé che l'uomo mette in scena attraverso il paesaggio stesso, imprimendo su di esso il suo volto e quello della società in cui vive.
Il tema è declinato sia attraverso le tecniche più consuete che con quelle affermatesi sulla scena dell'arte contemporanea - abbracciando la pittura, la fotografia, l’installazione video, la perfomance - nelle opere di Fabio Campagna, con una videoinstallazione di confine nella Berlino contemporanea, Ivano Cetta con cinque scatti in formato polaroid scatti vano Lara Cetta con tre opere dove ritrae se stessa a dimensione naturale, ancora Ferdinando Califano con sei foto monocromatiche , Giovanna D’Amico, che con i suoi piedi raffigurati in sei scatti protegge il luogo dell’infanzia, Costabile Guariglia con un installazione e una performance che vede l’utilizzo di uno strumento musicale come rituale sciamanico in un paesaggio alla deriva, Piero Leccese con un azione performativa di teatro/danza nella simbologia dei quattro elementi, Emanuele Luzzati, Riccardo Mannelli, Lorenzo Mattotti, e Carmine Sica, con un immaginifico paesaggio frammentato su sei moduli.
Una piccola sezione della mostra è dedicata a composizioni visuali che rappresentano l'interpretazione degli architetti, con la partecipazione di Petris Buccheri, Paolo Castelnovi e Valentina Burgassi, Luigi Giorgio, Donatella Mazzoleni, Gabriella Nigro.
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