Sulla sponda del Panaro 4.000 anni fa
Dal 22 Ottobre 2016 al 26 Febbraio 2017
Savignano sul Panaro | Modena
Luogo: Museo dell'Elefante e della Venere
Indirizzo: via Doccia 72
Enti promotori:
- Comune di Savignano
- Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena
- Soprintendenza Archeologia
- belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena Reggio Emilia e Ferrara
Telefono per informazioni: +39 059 731439
E-Mail info: sabap-bo@beniculturali.it
A più di 150 anni dal ritrovamento, tornano a Savignano sul Panaro le asce del ripostiglio della Lovara. Per l’occasione il Comune di Savignano, il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara promuovono la mostra “Sulla sponda del Panaro 4000 anni fa”, realizzata con il contributo della Fondazione di Vignola.
Fulcro della mostra, le 96 asce del ripostiglio -in gran parte conservate presso il Museo Civico di Modena- fortunosamente ritrovate nel 1864 in un piccolo appezzamento nel Podere Mambrina, al tempo noto con il nome di Lovara.
Il rinvenimento, che il famoso archeologo savignanese Arsenio Crespellani descrisse dettagliatamente, è attribuibile all’antica età del bronzo ed è databile tra il 2000 e il 1900 a.C.
I ripostigli sono accumuli di oggetti generalmente metallici (soprattutto in bronzo) interi o frammentati, riposti intenzionalmente nel sottosuolo o comunque in situazioni che ne rendono complesso e talvolta impossibile il recupero. In antico il metallo era un bene prezioso e l’occultamento di significative quantità di manufatti in bronzo può essere spiegato come una forma di tesaurizzazione o il risultato di un atto votivo, in relazione a qualche tipo di culto.
Nel caso del ripostiglio della Lovara si tratta di un consistente numero di oggetti, tutti della stessa classe, cioè asce, alcune apparentemente mai usate, altre con evidenti tracce di utilizzo. Il peso complessivo del ripostiglio supera i 39 chilogrammi, una quantità corrispondente all’epoca a un rilevante valore economico: un tesoro arrivato fino a noi e di cui la mostra illustra il significato e le possibili motivazioni che indussero a seppellirlo quattro millenni or sono.
Oltre alle asce del ripostiglio, la mostra espone altri rinvenimenti dell’area savignanese e del territorio limitrofo databili al periodo delle terramare, che si colloca tra il 1650 e il 1150 a.C.: in particolare sono visibili i materiali dei villaggi dell’età del bronzo di S. Anastasio, di Castiglione (da cui proviene anche una splendida spada in bronzo, nella foto a sinistra), di Trinità e di Bazzano.
La mostra, affidata alla direzione scientifica del Prof. Andrea Cardarelli dell’Università Sapienza di Roma, è accompagnata da un ciclo di quattro conferenze (la prima delle quali tenuta proprio dal Prof. Andrea Cardarelli in concomitanza dell’inaugurazione che si terrà il giorno 22 ottobre presso il Museo dell’Elefante e della Venere alle ore 15) e da alcune dimostrazioni di metallurgia sperimentale, durante le quali saranno riproposte le tecniche originali di fusione e di lavorazione di alcuni degli oggetti in bronzo esposti nella mostra.
Iniziative collegate all'esposizione:
DOMENICA 23 OTTOBRE, ORE 15, 16 e 17
Visite guidate alla mostra e dimostrazioni di fusione del bronzo
DOMENICA 6 NOVEMBRE, ORE 15
Visita guidata alla mostra e laboratorio per bambini e adulti “Metallurghi si nasce o si diventa?”
DOMENICA 20 NOVEMBRE, ORE 15
Visita guidata alla mostra e laboratorio per bambini e adulti “Braccialetti di 4000 anni fa”
Inaugurazione sabato 22 ottobre h 15
Intervengono:
Germano Caroli, Sindaco di Savignano sul Panaro
Valerio Massimo Manfredi, Presidente Fondazione Vignola
Luigi Malnati, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Cristiana Zanasi, Curatrice Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena
A seguire conferenza di Andrea Cardarelli, Sapienza - Università di Roma, curatore scientifico della mostra: “Il ripostiglio di Savignano: un tesoro sepolto o un’offerta votiva di 4000 anni fa?”
Ore 17.00 Visita alla mostra
Ore 17.30 Dimostrazione di fusione del bronzo, a cura dell'Associazione Archeoexpert
Conferenze ad ingresso gratuito
Sabato 14 gennaio 2017, ore 17
L’Emilia tra 5000 e 4000 anni fa
Maria Bernabò Brea, Presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria
Sabato 21 gennaio 2017, ore 17
3500 anni fa a Savignano sul Panaro: tra terramare di pianura e villaggi dell’Appennino
Andrea Cardarelli, Sapienza – Università di Roma, Dipartimento di Scienze dell’Antichità
Sabato 11 febbraio 2017, ore 17
Gli Etruschi e il Panaro. Il territorio di Savignano sul Panaro nell’Età del Ferro
Sara Campagnari, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Fulcro della mostra, le 96 asce del ripostiglio -in gran parte conservate presso il Museo Civico di Modena- fortunosamente ritrovate nel 1864 in un piccolo appezzamento nel Podere Mambrina, al tempo noto con il nome di Lovara.
Il rinvenimento, che il famoso archeologo savignanese Arsenio Crespellani descrisse dettagliatamente, è attribuibile all’antica età del bronzo ed è databile tra il 2000 e il 1900 a.C.
I ripostigli sono accumuli di oggetti generalmente metallici (soprattutto in bronzo) interi o frammentati, riposti intenzionalmente nel sottosuolo o comunque in situazioni che ne rendono complesso e talvolta impossibile il recupero. In antico il metallo era un bene prezioso e l’occultamento di significative quantità di manufatti in bronzo può essere spiegato come una forma di tesaurizzazione o il risultato di un atto votivo, in relazione a qualche tipo di culto.
Nel caso del ripostiglio della Lovara si tratta di un consistente numero di oggetti, tutti della stessa classe, cioè asce, alcune apparentemente mai usate, altre con evidenti tracce di utilizzo. Il peso complessivo del ripostiglio supera i 39 chilogrammi, una quantità corrispondente all’epoca a un rilevante valore economico: un tesoro arrivato fino a noi e di cui la mostra illustra il significato e le possibili motivazioni che indussero a seppellirlo quattro millenni or sono.
Oltre alle asce del ripostiglio, la mostra espone altri rinvenimenti dell’area savignanese e del territorio limitrofo databili al periodo delle terramare, che si colloca tra il 1650 e il 1150 a.C.: in particolare sono visibili i materiali dei villaggi dell’età del bronzo di S. Anastasio, di Castiglione (da cui proviene anche una splendida spada in bronzo, nella foto a sinistra), di Trinità e di Bazzano.
La mostra, affidata alla direzione scientifica del Prof. Andrea Cardarelli dell’Università Sapienza di Roma, è accompagnata da un ciclo di quattro conferenze (la prima delle quali tenuta proprio dal Prof. Andrea Cardarelli in concomitanza dell’inaugurazione che si terrà il giorno 22 ottobre presso il Museo dell’Elefante e della Venere alle ore 15) e da alcune dimostrazioni di metallurgia sperimentale, durante le quali saranno riproposte le tecniche originali di fusione e di lavorazione di alcuni degli oggetti in bronzo esposti nella mostra.
Iniziative collegate all'esposizione:
DOMENICA 23 OTTOBRE, ORE 15, 16 e 17
Visite guidate alla mostra e dimostrazioni di fusione del bronzo
DOMENICA 6 NOVEMBRE, ORE 15
Visita guidata alla mostra e laboratorio per bambini e adulti “Metallurghi si nasce o si diventa?”
DOMENICA 20 NOVEMBRE, ORE 15
Visita guidata alla mostra e laboratorio per bambini e adulti “Braccialetti di 4000 anni fa”
Inaugurazione sabato 22 ottobre h 15
Intervengono:
Germano Caroli, Sindaco di Savignano sul Panaro
Valerio Massimo Manfredi, Presidente Fondazione Vignola
Luigi Malnati, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Cristiana Zanasi, Curatrice Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena
A seguire conferenza di Andrea Cardarelli, Sapienza - Università di Roma, curatore scientifico della mostra: “Il ripostiglio di Savignano: un tesoro sepolto o un’offerta votiva di 4000 anni fa?”
Ore 17.00 Visita alla mostra
Ore 17.30 Dimostrazione di fusione del bronzo, a cura dell'Associazione Archeoexpert
Conferenze ad ingresso gratuito
Sabato 14 gennaio 2017, ore 17
L’Emilia tra 5000 e 4000 anni fa
Maria Bernabò Brea, Presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria
Sabato 21 gennaio 2017, ore 17
3500 anni fa a Savignano sul Panaro: tra terramare di pianura e villaggi dell’Appennino
Andrea Cardarelli, Sapienza – Università di Roma, Dipartimento di Scienze dell’Antichità
Sabato 11 febbraio 2017, ore 17
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Sara Campagnari, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
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