Unskilled Worker. One cup of sugar
Dal 28 Aprile 2022 al 24 Giugno 2022
Milano
Luogo: Luca Tommasi Arte Contemporanea
Indirizzo: Via Cola Montano 40
Orari: da martedì a sabato 15:00-19:00. Chiuso dall’11 al 14 maggio 2022
Dal 28 aprile al 24 giugno 2022, Luca Tommasi Arte Contemporanea di Milano ospita la mostra One cup of sugar, la prima personale in Italia di Unskilled Worker, che consentirà al pubblico di scoprire la sua cifra stilistica unica.
Helen Downie, conosciuta internazionalmente con il suo soprannome di Unskilled Worker, ha scoperto la pittura a 48 anni e, senza alcuna formazione accademica, è diventata in poco tempo, famosa a livello internazionale.
Il suo successo è partito dai social. Tutto nasce, infatti, quando ha iniziato a popolare il suo account Instagram, @unskilledworker, con i suoi dipinti, per lo più ritratti di piccole dimensioni con il segno distintivo degli occhi grandi, realizzati a tecnica mista su carta. A poco più di due anni dal suo primo post (un dipinto che ha poi distrutto) il suo account aveva 207.000 follower, tra cui Nick Knight, il fotografo di moda che l'ha invitata a fare una residenza per il suo sito, SHOWStudio, e Alessandro Michele, il direttore creativo di Gucci, che favorì il successo internazionale della Downie quando la invitò a illustrare la collezione Gucci Fall 2015 per la sfilata No Longer/Not Yet al Minsheng Art Museum di Shanghai nell'ottobre 2015.
“Faccio immagini che sono una risposta al mondo, passato e presente – racconta l’artista - prendendo ispirazione dall'arte devozionale, dalla poesia e dall'arte popolare. I miei dipinti mettono spesso le donne al centro dell’opera. Si affacciano dal quadro richiedendo lo sguardo dello spettatore con un contatto visivo quasi diretto, creando una versione idealizzata della femminilità in cui l'auto-accettazione è un atto di sfida sociale”.
La mostra milanese presenterà 10 opere, sofisticate composizioni caratterizzate da una figurazione espressiva e dai colori sgargianti, che riveleranno il suo stile così unico da attirare una grande attenzione mediatica e un successo mondiale. I suoi dipinti intrisi di un'innocenza infantile e di un’atmosfera sognante, raffigurano scene di intricata bellezza, con chiari riferimenti all’arte del periodo Tudor e rinascimentale, elementi che si fondono con riferimenti culturali della contemporaneità.
La Downie è da sempre, infatti, una voce forte per le donne e attraverso la sua esplorazione del genere si diverte a testare nuove frontiere con la sua arte. È attratta dal tema dell’inclusione e attraverso il suo lavoro intende sviluppare una narrazione sull'importanza della diversità e della libertà di espressione, che parli a tutti.
Un forte coinvolgimento nei temi sociali che la fanno stare sempre in prima linea anche aiutando, con la donazione dei suoi dipinti, enti e di beneficenza per le arti e la salute mentale quali Hospital Rooms, unità ospedaliere di salute mentale del National Health Service (NHS, il sistema sanitario nazionale del Regno Unito) o The Big Issue and Secret 7" a sostegno di "Help Refugees", una ONG non governativa con sede in Gran Bretagna.
Nel testo che presenta la mostra, Domenico De Chirico scrive: “Helen Downie, alias UnskilledWorker, è un'artista londinese nota per il suo stile pittorico idiosincratico ed espressivo, i cui dipinti su carta, sia intimi sia evocativi, mescolano in modo amabilmente sapiente personaggi e natura con l'effimero e il fantastico. UnskilledWorker è una voce forte per tutte le donne poiché con la sua arte, attraverso l'esplorazione dell'identità di genere, si avventura sovente in terre curiose e ignote per testare nuove frontiere. In bilico tra passato e presente, focalizzandosi sui reperti della storia femminile collettiva con tutte le sue eroine e ripercorrendo quella delle contrapposte forze maschili, appassionata di inclusione, attraverso il suo lavoro solletica svariati temi, tra cui: potere e impotenza, bellezza autentica e iconografia, Eros e Thanatos, poesia e arte popolare, accettazione e libertà, femminilità, maternità e autonomia femminile, sentimento collettivo e intimismo, detto e non detto, sperando di sviluppare una narrativa visiva alta sull'importanza del valore umano della diversità e sull'irrinunciabile notabilità della libertà di espressione, che parli a tutti indistintamente”.
Helen Downie risiede e lavora a Londra.
Nel 2016, un ritratto appositamente commissionato all'artista è stato la copertina dell’edizione limitata di Bazaar Art insieme a sei importanti artiste contemporanee, tra cui Etel Adnan, Sarah Morris, Rachel Feinstein, Cornelia Parker, Celia Paul e Taryn Simon.
Nello stesso anno le sue opere sono state presentate, insieme a quelle di Grayson Perry, vincitore del Turner Prize, e a Jake e Dinos Chapman, in un'asta e nella mostra per il 40 ° anniversario di Shape Arts.
Tra il 2018 e il 2020, il lavoro di Downie è stato esposto da Aki Atelier Gallery a Seoul, Art Central a Hong Kong, al D Museum di Seoul, al Museo ABC de Dibujo e Ilustración di Madrid, da Hauser & Wirth insieme a opere di Anish Kapoor, Antony Gormley e Richard Wentworth, con una successiva asta a favore dell’organizzazione benefica "Hospital Rooms".
Nel 2021, per celebrare il mese internazionale delle donne, sue opere sono state esposte aa Londra da W1 Curates in una delle più grandi installazioni permanenti di arte pubblica digitale del mondo.
Il lavoro di Downie è apparso in molte pubblicazioni internazionali, tra cui Artnet, The New York Times, Vanity Fair, Vogue, Dazed, Harper's Bazaar e i-D.
Inaugurazione: giovedì 28 aprile, ore 18
Helen Downie, conosciuta internazionalmente con il suo soprannome di Unskilled Worker, ha scoperto la pittura a 48 anni e, senza alcuna formazione accademica, è diventata in poco tempo, famosa a livello internazionale.
Il suo successo è partito dai social. Tutto nasce, infatti, quando ha iniziato a popolare il suo account Instagram, @unskilledworker, con i suoi dipinti, per lo più ritratti di piccole dimensioni con il segno distintivo degli occhi grandi, realizzati a tecnica mista su carta. A poco più di due anni dal suo primo post (un dipinto che ha poi distrutto) il suo account aveva 207.000 follower, tra cui Nick Knight, il fotografo di moda che l'ha invitata a fare una residenza per il suo sito, SHOWStudio, e Alessandro Michele, il direttore creativo di Gucci, che favorì il successo internazionale della Downie quando la invitò a illustrare la collezione Gucci Fall 2015 per la sfilata No Longer/Not Yet al Minsheng Art Museum di Shanghai nell'ottobre 2015.
“Faccio immagini che sono una risposta al mondo, passato e presente – racconta l’artista - prendendo ispirazione dall'arte devozionale, dalla poesia e dall'arte popolare. I miei dipinti mettono spesso le donne al centro dell’opera. Si affacciano dal quadro richiedendo lo sguardo dello spettatore con un contatto visivo quasi diretto, creando una versione idealizzata della femminilità in cui l'auto-accettazione è un atto di sfida sociale”.
La mostra milanese presenterà 10 opere, sofisticate composizioni caratterizzate da una figurazione espressiva e dai colori sgargianti, che riveleranno il suo stile così unico da attirare una grande attenzione mediatica e un successo mondiale. I suoi dipinti intrisi di un'innocenza infantile e di un’atmosfera sognante, raffigurano scene di intricata bellezza, con chiari riferimenti all’arte del periodo Tudor e rinascimentale, elementi che si fondono con riferimenti culturali della contemporaneità.
La Downie è da sempre, infatti, una voce forte per le donne e attraverso la sua esplorazione del genere si diverte a testare nuove frontiere con la sua arte. È attratta dal tema dell’inclusione e attraverso il suo lavoro intende sviluppare una narrazione sull'importanza della diversità e della libertà di espressione, che parli a tutti.
Un forte coinvolgimento nei temi sociali che la fanno stare sempre in prima linea anche aiutando, con la donazione dei suoi dipinti, enti e di beneficenza per le arti e la salute mentale quali Hospital Rooms, unità ospedaliere di salute mentale del National Health Service (NHS, il sistema sanitario nazionale del Regno Unito) o The Big Issue and Secret 7" a sostegno di "Help Refugees", una ONG non governativa con sede in Gran Bretagna.
Nel testo che presenta la mostra, Domenico De Chirico scrive: “Helen Downie, alias UnskilledWorker, è un'artista londinese nota per il suo stile pittorico idiosincratico ed espressivo, i cui dipinti su carta, sia intimi sia evocativi, mescolano in modo amabilmente sapiente personaggi e natura con l'effimero e il fantastico. UnskilledWorker è una voce forte per tutte le donne poiché con la sua arte, attraverso l'esplorazione dell'identità di genere, si avventura sovente in terre curiose e ignote per testare nuove frontiere. In bilico tra passato e presente, focalizzandosi sui reperti della storia femminile collettiva con tutte le sue eroine e ripercorrendo quella delle contrapposte forze maschili, appassionata di inclusione, attraverso il suo lavoro solletica svariati temi, tra cui: potere e impotenza, bellezza autentica e iconografia, Eros e Thanatos, poesia e arte popolare, accettazione e libertà, femminilità, maternità e autonomia femminile, sentimento collettivo e intimismo, detto e non detto, sperando di sviluppare una narrativa visiva alta sull'importanza del valore umano della diversità e sull'irrinunciabile notabilità della libertà di espressione, che parli a tutti indistintamente”.
Helen Downie risiede e lavora a Londra.
Nel 2016, un ritratto appositamente commissionato all'artista è stato la copertina dell’edizione limitata di Bazaar Art insieme a sei importanti artiste contemporanee, tra cui Etel Adnan, Sarah Morris, Rachel Feinstein, Cornelia Parker, Celia Paul e Taryn Simon.
Nello stesso anno le sue opere sono state presentate, insieme a quelle di Grayson Perry, vincitore del Turner Prize, e a Jake e Dinos Chapman, in un'asta e nella mostra per il 40 ° anniversario di Shape Arts.
Tra il 2018 e il 2020, il lavoro di Downie è stato esposto da Aki Atelier Gallery a Seoul, Art Central a Hong Kong, al D Museum di Seoul, al Museo ABC de Dibujo e Ilustración di Madrid, da Hauser & Wirth insieme a opere di Anish Kapoor, Antony Gormley e Richard Wentworth, con una successiva asta a favore dell’organizzazione benefica "Hospital Rooms".
Nel 2021, per celebrare il mese internazionale delle donne, sue opere sono state esposte aa Londra da W1 Curates in una delle più grandi installazioni permanenti di arte pubblica digitale del mondo.
Il lavoro di Downie è apparso in molte pubblicazioni internazionali, tra cui Artnet, The New York Times, Vanity Fair, Vogue, Dazed, Harper's Bazaar e i-D.
Inaugurazione: giovedì 28 aprile, ore 18
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