The line between kimono and art vol. II
Dal 04 Luglio 2024 al 13 Luglio 2024
Milano
Luogo: Fondazione Luciana Matalon
Indirizzo: Foro Buonaparte 67
Orari: dal martedì al sabato 10:00 – 13:00 / 14:00 – 19:00
Costo del biglietto: ingresso libero previa iscrizione all’Associazione Amici della Fondazione
Telefono per informazioni: +39 02.878781
E-Mail info: fineart@fondazionematalon.org
Sito ufficiale: http://www.fondazionematalon.org
Dal 4 al 13 luglio 2024, alla Fondazione Luciana Matalon torna, in una nuova veste, il percorso per la riscoperta dell’abito tradizionale giapponese: “The line between kimono and art vol. II”.
La storia del kimono (着物 letteralmente “cosa da indossare” e quindi “abito”), le sue varianti e l’unione di uno dei simboli dell’artigianato e della tradizione giapponese applicato alle tendenze contemporanee, presentato in mostra attraverso lo sguardo e la pratica di tre autori: Mamiko Ikeda, Koji Fukumoto e Stella Bonasoni.
Le opere tessili di Mamiko Ikeda aprono un percorso didattico volto a svelare la natura dei tessuti e la loro lavorazione affinché possano essere utilizzati per confezionare il celebre abito cerimoniale e gli elementi che lo compongono.
Koji Fukumoto, stylist e art director, il cui operato è volto alla sperimentazione della kimono art, presenta un allestimento che mira a far comprendere al pubblico occidentale i valori dell’artigianato del proprio Paese, attraverso un approccio innovativo e dettato dalle mode attuali.
Attraverso pieghe e manipolazioni dei tessuti come fossero origami, la kimono art conferisce una caratterizzazione creativa all’abito giapponese, esaltandone la forma e la struttura originale. Il tentativo di suscitarne un nuovo interesse verso il tema risulta cruciale in un periodo storico in cui rischia di essere dimenticata dalle nuove generazioni.
In quest’ottica, Koji Fukumoto utilizza la figura umana come tela e i tessuti pregiati del kimono e dell’obi come pigmento steso con pennellate decise.
Collocandosi all’interno di un mercato sempre più attratto dalle influenze della tradizione giapponese, lakimono art rappresenta appieno il fascino della cultura nipponica declinata in un linguaggio contemporaneo.
Gli scatti della fotografa Stella Bonasoni testimoniano perfettamente l’intento di combinare la profonda e tradizionale conoscenza dell’arte del kimono e una visione occidentale della moda, così da creare un prodotto che inneschi curiosità in e verso entrambi i mondi.
“Percepiamo l’eredità delle nostre culture come un propellente per l’esplorazione, come uno strumento fondamentale per poter creare nuove visioni e possibilità, la prova che una visione comune può attingere da mondi apparentemente distanti per creare un’opera d’arte armoniosa.
Il nostro futuro germoglia dalle nostre radici.”
Giovedì 4 luglio alle ore 16:00 e giovedì 11 luglio alle ore 18:00, sarà possibile assistere alla proiezione di uno speciale docufilm che ripercorre passo passo il processo di stampa di un tessuto destinato al confezionamento di un kimono, attraverso l’antica tecnica Mokuhanzome. “Chain of Life. The Artistry of Mokuhanzome Kimono” , diretto da Kaori Ishii, coinvolge lo spettatore nella quotidianità dell’artigiano attraverso antichi gesti che rischiano di essere dimenticati.
“The line between kimono and art vol. II” esalta l’utilizzo artistico del tradizionale abito giapponese e offre l’opportunità di riscoprirne e valorizzarne la cultura e l’artigianalità.
Coinvolti nell’obiettivo di trasmettere questi valori alle generazioni future, i tre artisti uniscono il proprio operato nel tentativo di fornire uno strumento in grado di permettere al visitatore di conoscere e sperimentare l’arte del kimono non come semplice oggetto ma come veicolo di tradizione.
“The line between kimono and art vol. II” è una mostra realizzata grazie al supporto di FCCI – Fukuoka Chamber of Commerce & Industry e con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano.
PUBLIC PROGRAM
ingresso previa iscrizione all’Associazione Amici della Fondazione (€2)
per info e prenotazioni: fineart@fondazionematalon.org | 02 878781
4 luglio 2024
ore 16:00
Proiezione del docufilm “Chain of Life. The Artistry of Mokuhanzome Kimono”, diretto da Kaori Ishii
(prenotazione obbligatoria – donazione min. €3 a sostegno dell’attività della regista)
ore 17:00
opening della mostra “The line between kimono and art vol.II”
6 luglio 2024
ore 16:00
Concerto “Omaggio a Puccini” a cura dell’Associazione Notturno Musica
per info e prenotazioni: info@notturnomusica.org | www.notturnomusica.org
11 luglio 2024 ore 18:00
Proiezione del docu-film “Chain of Life. The Artistry of Mokuhanzome Kimono”, diretto da Kaori Ishii
(prenotazione obbligatoria – donazione min. €3 a sostegno dell’attività della regista)
12 luglio 2024 ore 18:00
“GIAPPONE. Le nuove arti alle radici della tradizione” incontro con Alex Kerr, orientalista e scrittore americano esperto di cultura nipponica
organizzato dalla casa editrice EDT in collaborazione e con il patrocinio dell’Associazione Culturale Giappone in Italia
(prenotazione non obbligatoria – capienza limitata)
Nata e cresciuta in Giappone, Mamiko Ikeda si innamora dell’arte del kimono grazie alla nonna materna che era solita indossarlo quotidianamente.
Mamiko apprende le nozioni fondamentali durante gli studi di Estetica Storia dell’Arte alla Keio University, laureandosi con una tesi incentrata sul tema del kimono “Tsujigahana” (辻が花), risalente all’epoca Azucchi-Momoyama (anni1573 – 1603).
Completa poi gli studi, nel 2012, allo IED di Milano, conseguendo un Master in Fashion – Brand Marketing.
Nello stesso anno, avvia, a Milano, “Kimono WAJAKU” un servizio che sviluppa a 360 gradi l’esperienza della vestizione con il tradizionale abito giapponese.
La missione di Mamiko è concentrata nella trasmissione alle future generazioni delle competenze degli artigiani giapponesi, proponendo una visione sempre nuova attraverso diversi media artistici.
Koji Fukumoto, stylist e art director giapponese, lavora per riviste di moda di fama internazionale, prima tra tutte “Vogue Italia”. Dal 2014 è operativo principalmente tra Giappone, Inghilterra e Italia, dove sviluppa uno stile in grado di combinare Oriente e Occidente. L’obiettivo di Koji è quello di trasmettere i valori dell’artigianato giapponese, in particolare quello legato alla tradizione del kimono, al di fuori dei confini della propria terra, rompendo lo stile classico della vestizione, rielaborando tessuti e materiali secondo un gusto di ispirazione occidentale.
Stella Bonasoni è una fotografa di moda e beauty con una radicata passione per l’arte e la cultura giapponese. I suoi studi universitari in Semiotica e Teoria dell’Immagine, insieme a Psicologia della Comunicazione, hanno fatto si che si indirizzasse su un percorso accademico diverso, sviluppando interesse verso la fotografia. Dopo aver frequentato la Scuola Internazionale di Fotografia di Firenze, ha affinato tecnica ed estetica a Parigi, frequentando anche workshop con fotografi del calibro di Giovanni Gastel e Sarah Moon. La sua ricerca artistica è direzionata sul potere della narrazione e della creazione di visioni e mondi diversi. Per lei la fotografia è creazione, sogno e possibilità.
La storia del kimono (着物 letteralmente “cosa da indossare” e quindi “abito”), le sue varianti e l’unione di uno dei simboli dell’artigianato e della tradizione giapponese applicato alle tendenze contemporanee, presentato in mostra attraverso lo sguardo e la pratica di tre autori: Mamiko Ikeda, Koji Fukumoto e Stella Bonasoni.
Le opere tessili di Mamiko Ikeda aprono un percorso didattico volto a svelare la natura dei tessuti e la loro lavorazione affinché possano essere utilizzati per confezionare il celebre abito cerimoniale e gli elementi che lo compongono.
Koji Fukumoto, stylist e art director, il cui operato è volto alla sperimentazione della kimono art, presenta un allestimento che mira a far comprendere al pubblico occidentale i valori dell’artigianato del proprio Paese, attraverso un approccio innovativo e dettato dalle mode attuali.
Attraverso pieghe e manipolazioni dei tessuti come fossero origami, la kimono art conferisce una caratterizzazione creativa all’abito giapponese, esaltandone la forma e la struttura originale. Il tentativo di suscitarne un nuovo interesse verso il tema risulta cruciale in un periodo storico in cui rischia di essere dimenticata dalle nuove generazioni.
In quest’ottica, Koji Fukumoto utilizza la figura umana come tela e i tessuti pregiati del kimono e dell’obi come pigmento steso con pennellate decise.
Collocandosi all’interno di un mercato sempre più attratto dalle influenze della tradizione giapponese, lakimono art rappresenta appieno il fascino della cultura nipponica declinata in un linguaggio contemporaneo.
Gli scatti della fotografa Stella Bonasoni testimoniano perfettamente l’intento di combinare la profonda e tradizionale conoscenza dell’arte del kimono e una visione occidentale della moda, così da creare un prodotto che inneschi curiosità in e verso entrambi i mondi.
“Percepiamo l’eredità delle nostre culture come un propellente per l’esplorazione, come uno strumento fondamentale per poter creare nuove visioni e possibilità, la prova che una visione comune può attingere da mondi apparentemente distanti per creare un’opera d’arte armoniosa.
Il nostro futuro germoglia dalle nostre radici.”
Giovedì 4 luglio alle ore 16:00 e giovedì 11 luglio alle ore 18:00, sarà possibile assistere alla proiezione di uno speciale docufilm che ripercorre passo passo il processo di stampa di un tessuto destinato al confezionamento di un kimono, attraverso l’antica tecnica Mokuhanzome. “Chain of Life. The Artistry of Mokuhanzome Kimono” , diretto da Kaori Ishii, coinvolge lo spettatore nella quotidianità dell’artigiano attraverso antichi gesti che rischiano di essere dimenticati.
“The line between kimono and art vol. II” esalta l’utilizzo artistico del tradizionale abito giapponese e offre l’opportunità di riscoprirne e valorizzarne la cultura e l’artigianalità.
Coinvolti nell’obiettivo di trasmettere questi valori alle generazioni future, i tre artisti uniscono il proprio operato nel tentativo di fornire uno strumento in grado di permettere al visitatore di conoscere e sperimentare l’arte del kimono non come semplice oggetto ma come veicolo di tradizione.
“The line between kimono and art vol. II” è una mostra realizzata grazie al supporto di FCCI – Fukuoka Chamber of Commerce & Industry e con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano.
PUBLIC PROGRAM
ingresso previa iscrizione all’Associazione Amici della Fondazione (€2)
per info e prenotazioni: fineart@fondazionematalon.org | 02 878781
4 luglio 2024
ore 16:00
Proiezione del docufilm “Chain of Life. The Artistry of Mokuhanzome Kimono”, diretto da Kaori Ishii
(prenotazione obbligatoria – donazione min. €3 a sostegno dell’attività della regista)
ore 17:00
opening della mostra “The line between kimono and art vol.II”
6 luglio 2024
ore 16:00
Concerto “Omaggio a Puccini” a cura dell’Associazione Notturno Musica
per info e prenotazioni: info@notturnomusica.org | www.notturnomusica.org
11 luglio 2024 ore 18:00
Proiezione del docu-film “Chain of Life. The Artistry of Mokuhanzome Kimono”, diretto da Kaori Ishii
(prenotazione obbligatoria – donazione min. €3 a sostegno dell’attività della regista)
12 luglio 2024 ore 18:00
“GIAPPONE. Le nuove arti alle radici della tradizione” incontro con Alex Kerr, orientalista e scrittore americano esperto di cultura nipponica
organizzato dalla casa editrice EDT in collaborazione e con il patrocinio dell’Associazione Culturale Giappone in Italia
(prenotazione non obbligatoria – capienza limitata)
Nata e cresciuta in Giappone, Mamiko Ikeda si innamora dell’arte del kimono grazie alla nonna materna che era solita indossarlo quotidianamente.
Mamiko apprende le nozioni fondamentali durante gli studi di Estetica Storia dell’Arte alla Keio University, laureandosi con una tesi incentrata sul tema del kimono “Tsujigahana” (辻が花), risalente all’epoca Azucchi-Momoyama (anni1573 – 1603).
Completa poi gli studi, nel 2012, allo IED di Milano, conseguendo un Master in Fashion – Brand Marketing.
Nello stesso anno, avvia, a Milano, “Kimono WAJAKU” un servizio che sviluppa a 360 gradi l’esperienza della vestizione con il tradizionale abito giapponese.
La missione di Mamiko è concentrata nella trasmissione alle future generazioni delle competenze degli artigiani giapponesi, proponendo una visione sempre nuova attraverso diversi media artistici.
Koji Fukumoto, stylist e art director giapponese, lavora per riviste di moda di fama internazionale, prima tra tutte “Vogue Italia”. Dal 2014 è operativo principalmente tra Giappone, Inghilterra e Italia, dove sviluppa uno stile in grado di combinare Oriente e Occidente. L’obiettivo di Koji è quello di trasmettere i valori dell’artigianato giapponese, in particolare quello legato alla tradizione del kimono, al di fuori dei confini della propria terra, rompendo lo stile classico della vestizione, rielaborando tessuti e materiali secondo un gusto di ispirazione occidentale.
Stella Bonasoni è una fotografa di moda e beauty con una radicata passione per l’arte e la cultura giapponese. I suoi studi universitari in Semiotica e Teoria dell’Immagine, insieme a Psicologia della Comunicazione, hanno fatto si che si indirizzasse su un percorso accademico diverso, sviluppando interesse verso la fotografia. Dopo aver frequentato la Scuola Internazionale di Fotografia di Firenze, ha affinato tecnica ed estetica a Parigi, frequentando anche workshop con fotografi del calibro di Giovanni Gastel e Sarah Moon. La sua ricerca artistica è direzionata sul potere della narrazione e della creazione di visioni e mondi diversi. Per lei la fotografia è creazione, sogno e possibilità.
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