Salvo Bonfiglio. Figur(in)e
![Salvo Bonfiglio. Figur(in)e, RossoSegnale/3001LAB ArtGallery, Milano Salvo Bonfiglio. Figur(in)e, RossoSegnale/3001LAB ArtGallery, Milano](http://www.arte.it/foto/600x450/19/21504-image003.jpg)
Salvo Bonfiglio. Figur(in)e, RossoSegnale/3001LAB ArtGallery, Milano
Dal 17 Aprile 2014 al 15 Giugno 2014
Milano
Luogo: RossoSegnale/3001LAB ArtGallery
Indirizzo: via Sacchini 18
Orari: martedì - giovedì dalle 17.30 alle 19.30 - da venerdì a lunedì su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 02 29527453
E-Mail info: info@rossosegnale.it
Sito ufficiale: http://www.rossosegnale.it
3001LAB, lo spazio espositivo di RossoSegnale, è lieta di presentare il lavoro di Salvo Bonfiglio, nella sua personale FIGUR(in)E. Gioco di parole per evidenziare la doppia valenza del lavoro di Salvo. Le FIGURE che lui cattura sulle tele sono le espressioni del nostro quotidiano (ora più frequentemente parte dell’universo digitale) spesso in forma non poetica, anzi molto terrena; sono gesti, tic, sorrisi, pose fotografiche e quasi innaturali. La poetica del ricordo di Bonfiglio le trasforma però anche in figurine. Veri e propri "oggetti" della memoria, in grado rappresentare la leggerezza e la perturbazione di un passato immaginifico, quello dell'adulto che, con uno sguardo accondiscendente, si proietta in una nostalgia inspiegabile ma necessaria, nell'illusione di tornare ad una età della meraviglie. Una infanzia forse, di fatto, mai stata tale, capace di alterazioni fantastiche come quelle di Santi e "santini" raffigurati con gli occhi bendati, cortocircuito estetico con le odierne rappresentazioni nel web, effetti di un diritto alla privacy "al contrario" di chi invece dovrebbe ambire alla massima riconoscibilità e non all'evanescenza. I ricordi diventano così visioni. Proiezioni di qualcosa di nuovo. Di diverso. Da regressioni riemergono progressioni.
C’è un segno, nella pittura di Salvo, che rimanda al realismo intimo di Badodi o Casorati. E proprio prendendo in prestito una frase dal primo veniamo illuminati sul lavoro di Bonfiglio: “..Ma la realtà dell’artista, che è la natura da lui sognata e quindi espressa, non è altro che ciò che egli rappresenta su una tela: e quindi ciò che egli fa. L’arte è un’ascesa e non un ritorno”.
Salvo nasce a Siracusa il 25 dicembre del 1970. Si diploma con licenza scientifica nel 1989 a Siracusa. Si laurea in psicologia nel 1997 a Roma presso l’Università degli Studi “La Sapienza”. Si dottora in Psicologia nel 2005 presso l’Università di Pavia. È psicologo, psicoterapeuta e professore a contratto presso l’Università di Pavia.
La sua attività artistica è assidua dal 2004, caratterizzandosi per la tecnica e la ricerca di un linguaggio artistico particolarmente diretto e immediato.
La sua ricerca artistica si focalizza sull’approfondimento di temi che prendono forma dall’angoscia e nell’inquietudine umana, dalla solitudine e che lasciano lo spettatore sospeso nella ricerca di significati.
C’è un segno, nella pittura di Salvo, che rimanda al realismo intimo di Badodi o Casorati. E proprio prendendo in prestito una frase dal primo veniamo illuminati sul lavoro di Bonfiglio: “..Ma la realtà dell’artista, che è la natura da lui sognata e quindi espressa, non è altro che ciò che egli rappresenta su una tela: e quindi ciò che egli fa. L’arte è un’ascesa e non un ritorno”.
Salvo nasce a Siracusa il 25 dicembre del 1970. Si diploma con licenza scientifica nel 1989 a Siracusa. Si laurea in psicologia nel 1997 a Roma presso l’Università degli Studi “La Sapienza”. Si dottora in Psicologia nel 2005 presso l’Università di Pavia. È psicologo, psicoterapeuta e professore a contratto presso l’Università di Pavia.
La sua attività artistica è assidua dal 2004, caratterizzandosi per la tecnica e la ricerca di un linguaggio artistico particolarmente diretto e immediato.
La sua ricerca artistica si focalizza sull’approfondimento di temi che prendono forma dall’angoscia e nell’inquietudine umana, dalla solitudine e che lasciano lo spettatore sospeso nella ricerca di significati.
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