Queering-Display - Una conversazione con Alfredo Aceto, Vincenzo Di Rosa e Anna Franceschini
Dal 23 Marzo 2021 al 23 Marzo 2021
Milano
Luogo: Piattaforma Zoom
Indirizzo: online
Orari: ore 18
Curatori: Alfredo Aceto
Sito ufficiale: http://zoom.us/webinar/register/WN_ced_WUrFSnm_ufrjS0PByA
I venerdì pomeriggio all’Istituto Svizzero sono dedicati ai nostri residenti. È un’occasione per il pubblico per conoscere in dettaglio i progetti ai quali stanno lavorando durante la residenza di quest’anno.
Evento a cura di Alfredo Aceto (Fellow Milano Calling 2020/2021).
Queering-Display
Una conversazione con Alfredo Aceto, Vincenzo Di Rosa e Anna Franceschini
«Pare che alla metà degli anni Cinquanta Jasper Johns e Robert Rauschenberg si guadagnassero da vivere allestendo le vetrine di Tiffany & Co, sulla Fifth Avenue a New York. Pare anche che si vergognassero di questo impiego “commerciale” e che, per questa ragione, operassero sotto lo pseudonimo di “Matson-Jones Custom Display”».
Vincenzo Di Rosa – Flash Art Italia 348 Mar-Apr 2020
«Durante la mia residenza a Milano sto lavorando sulla distruzione degli idoli e delle icone in relazione con il mondo degli oggetti. Mi piace considerare un paesaggio nel quale tutto è equivalente e dove non ci è consentito reclamare le condizioni dell’oggetto: da dove viene? Per chi e come? Con quale diritto, da quale cultura e tramite quale processo cognitivo si presenta ai nostri occhi?
L’integrità delle cose è già rimessa in discussione dalle mutazioni corporee dei primi anni Cinquanta del secolo scorso. La gerarchia che ordinava il mondo delle differenze tra le cose e le loro qualità è stata fondamentalmente sradicata. In un mondo piatto dove nulla è più bello di qualcosa di altro, dove il vero non è più vero del falso e dove ogni cosa ha il suo posto ugualmente, la questione del dispositivo diventa per me un’urgenza. La confusione formale che si instaura tra arcaico e contemporaneo è un motore per guardare alla questione del display da un’altra angolazione».
Alfredo Aceto, Fellow Milano Calling 2020/2021
Il talk sarà presentato da Gioia Dal Molin, Responsabile del Programma Artistico dell’Istituto Svizzero.
Alfredo Aceto (Fellow Milano Calling 2020/2021) è nato nel 1991 a Torino. Vive e lavora a Losanna dal 2017. I suoi ambienti sono luoghi da vivere, in cui si può trovare una sorta di malinconia, un’alterazione artificiale del tempo e una saturazione dell’immagine. È stato allievo di Philippe Decrauzat e Valentin Carron all’ECAL – Ecole Cantonale d’Art de Lausanne, dove attualmente insegna. Alfredo Aceto ha esposto al Museo del 900 di Milano, al Kunsthaus Glarus e al Centre d’Art Contemporain di Ginevra. Il suo lavoro è rappresentato da Andersen’s Contemporary (Copenhagen), Levy.Delval (Bruxelles), Galerie Lange + Pult (Auvernier, Zurigo) e Parliament Unlimited (Parigi). Nel 2018 ha partecipato agli Swiss Art Awards di Basilea.
Vincenzo Di Rosa è critico e storico dell’arte. È PhD candidate in Visual and Media Studies presso l’Università IULM di Milano e Visiting Research Scholar presso l’Università della California (Irvine). Collabora con Flash Art Italia e Flash Art Magazine.
Anna Franceschini (nata a Pavia nel 1979, vive a Milano) è filmmaker e artista visiva e attualmente dottoranda in Visual e Media Studies presso l’Università IULM di Milano. Il suo lavoro è stato presentato in numerosi film festival tra cui IFFR / Rotterdam Film Festival, Locarno Film Festival, Torino Film Festival, Milano Film Festival e Courtisane Film Festival a Ghent. Le mostre personali includono: Kunsthalle San Paolo, GAM – Torino, Kunstverein Düsseldorf, Spike Island – Bristol, Museion – Bolzano, Fiorucci Art Trust – Londra, MACRO – Roma, Institut Culturel Italien –Parigi, Peep Hole – Milano, Bielefelder Kunstverein, Kiosk Gallery – Ghent, Objectif – Exhibition – Antwerp, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia.
Evento a cura di Alfredo Aceto (Fellow Milano Calling 2020/2021).
Queering-Display
Una conversazione con Alfredo Aceto, Vincenzo Di Rosa e Anna Franceschini
«Pare che alla metà degli anni Cinquanta Jasper Johns e Robert Rauschenberg si guadagnassero da vivere allestendo le vetrine di Tiffany & Co, sulla Fifth Avenue a New York. Pare anche che si vergognassero di questo impiego “commerciale” e che, per questa ragione, operassero sotto lo pseudonimo di “Matson-Jones Custom Display”».
Vincenzo Di Rosa – Flash Art Italia 348 Mar-Apr 2020
«Durante la mia residenza a Milano sto lavorando sulla distruzione degli idoli e delle icone in relazione con il mondo degli oggetti. Mi piace considerare un paesaggio nel quale tutto è equivalente e dove non ci è consentito reclamare le condizioni dell’oggetto: da dove viene? Per chi e come? Con quale diritto, da quale cultura e tramite quale processo cognitivo si presenta ai nostri occhi?
L’integrità delle cose è già rimessa in discussione dalle mutazioni corporee dei primi anni Cinquanta del secolo scorso. La gerarchia che ordinava il mondo delle differenze tra le cose e le loro qualità è stata fondamentalmente sradicata. In un mondo piatto dove nulla è più bello di qualcosa di altro, dove il vero non è più vero del falso e dove ogni cosa ha il suo posto ugualmente, la questione del dispositivo diventa per me un’urgenza. La confusione formale che si instaura tra arcaico e contemporaneo è un motore per guardare alla questione del display da un’altra angolazione».
Alfredo Aceto, Fellow Milano Calling 2020/2021
Il talk sarà presentato da Gioia Dal Molin, Responsabile del Programma Artistico dell’Istituto Svizzero.
Alfredo Aceto (Fellow Milano Calling 2020/2021) è nato nel 1991 a Torino. Vive e lavora a Losanna dal 2017. I suoi ambienti sono luoghi da vivere, in cui si può trovare una sorta di malinconia, un’alterazione artificiale del tempo e una saturazione dell’immagine. È stato allievo di Philippe Decrauzat e Valentin Carron all’ECAL – Ecole Cantonale d’Art de Lausanne, dove attualmente insegna. Alfredo Aceto ha esposto al Museo del 900 di Milano, al Kunsthaus Glarus e al Centre d’Art Contemporain di Ginevra. Il suo lavoro è rappresentato da Andersen’s Contemporary (Copenhagen), Levy.Delval (Bruxelles), Galerie Lange + Pult (Auvernier, Zurigo) e Parliament Unlimited (Parigi). Nel 2018 ha partecipato agli Swiss Art Awards di Basilea.
Vincenzo Di Rosa è critico e storico dell’arte. È PhD candidate in Visual and Media Studies presso l’Università IULM di Milano e Visiting Research Scholar presso l’Università della California (Irvine). Collabora con Flash Art Italia e Flash Art Magazine.
Anna Franceschini (nata a Pavia nel 1979, vive a Milano) è filmmaker e artista visiva e attualmente dottoranda in Visual e Media Studies presso l’Università IULM di Milano. Il suo lavoro è stato presentato in numerosi film festival tra cui IFFR / Rotterdam Film Festival, Locarno Film Festival, Torino Film Festival, Milano Film Festival e Courtisane Film Festival a Ghent. Le mostre personali includono: Kunsthalle San Paolo, GAM – Torino, Kunstverein Düsseldorf, Spike Island – Bristol, Museion – Bolzano, Fiorucci Art Trust – Londra, MACRO – Roma, Institut Culturel Italien –Parigi, Peep Hole – Milano, Bielefelder Kunstverein, Kiosk Gallery – Ghent, Objectif – Exhibition – Antwerp, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia.
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