Patarini non ripete!
Dal 02 Agosto 2019 al 22 Agosto 2019
Milano
Luogo: SpazioE - Vi.P. Gallery Milano
Indirizzo: Alzaia Naviglio Grande 4
Telefono per informazioni: +39 3392939712
E-Mail info: galleria.zamenhof@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.zamenhofart.it
Si inaugura venerdì 2 agosto 2019, alle ore 18,30 allo Spazio E di Milano, Alzaia Naviglio Grande,4 la mostra ironicamente intitolata “Patarini non ripete!”, con quadri di grande formato di dell’artista lombardo che ripercorrono alcune tappe del suo percorso nell’arte visiva nell’arco dell’ultimo ventennio.
La mostra presenta una ventina di opere che vanno da una astrazione che a tratti strizza l’occhio al concettuale fino ad una figurazione contemporanea, allusiva e contaminata con l’Informale, che fa affiorare da una materia scabra ed essenziale di cemento e pigmenti colati e stratificati, silhouettes e skylines in bilico tra memoria ed oblio (un ritratto di John Cage in dissolvenza, fotogrammi di celebri films come “Ladri di biciclette”, Skyline di Marghera o di un ponte sul Naviglio Grande…).
VIRGILIO PATARINI (Breno, 1967) è un autore eclettico: pittore, scrittore, regista teatrale, critico e curatore di mostre d'arte contemporanea... Altrettanto articolata e variegata è stata la sua formazione: dopo il Liceo Classico e Lettere Classiche a Milano, è passato al DAMS di Bologna. Contemporaneamente è stato allievo di Kuniaki Ida a Milano (Teatro), e poi di Arnaldo Picchi (Istituzioni di Regia) e Renato Barilli (Arte Contemporanea) a Bologna.
Tra i luoghi dove ha esposto come pittore, scultore e autore di installazioni ricordiamo: la Basilica di S.Celso a Milano (personale “Frammenti di una Passione” nel 2000) e la libreria Rizzoli in Corso Vittorio Emanuele a Milano (progetto “Voci del nostro tempo”); gli Archivi del ‘900 di Milano (doppia personale con V. Carrera “In principio era la Parola” nel 2007 e personale del ciclo “Arcaico contemporaneo” nel 2008); la Rocca Viscontea di Lacchiarella (MI), la Galleria Leonart di Conegliano (TV), il Palazzo Beato Jacopo di Varazze (SV), la Sala del ‘400 di Pontremoli (MS, mostra “Scripta manent” nel 2007, in concomitanza col Premio Bancarella, catalogo Apollo e Dioniso Edizioni), la Villa Marrazzi di Cesano Boscone, la Galleria Ariele di Torino (collettiva “Memorie con vista” nel 2008 e personale “Fiori di cemento” nel 2009), lo Studio E.S.P. di Como (personale “Verba volant” nel 2005, catalogo Apollo e Dioniso Edizioni); la galleria Mirò (personale “’A rebours” nel 2005, catalogo Apollo e Dioniso Edizioni), la Galleria Zamenhof, la Galleria del Barcon e l’Atelier Chagall di Milano (personali nel 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008 e 2009); il Castello Estense di Ferrara, mostra 'Post-Avanguardia', a cura di Paolo Levi e Patarini stesso, catalogo Editoriale Mondadori.
Nell'ambito del Progetto Post-Avanguardia ha presentato otto installazioni "site specific" (e due quadri) al Castello Malaspina di Massa nel settembre 2010 e una installazione al Castello di Carlo V a Lecce (30 ottobre-4 dicembre 2010).
Sempre nel 2010 una sua installazione dedicata a Ofelia è stata esposta a maggio al Castello Estense di Ferrara, a luglio alla Pinacoteca Civica di Imperia, a settembre al Castello Malaspina di Massa e a novembre al Grand Palais di Parigi nell'ambito del Salon Comparaisons 2010, nella sezione "Installazioni libere" curata da Ewa Nowak, Catalogo Ed. Casta Diva.
Nell'ottobre 2010 ha presentato quadri, sculture e installazioni al Chiostro di S.Anna a Ferrara, nella sezione "Arcaico Contemporaneo" della Biennale di Ferrara, biennale di cui è stato uno dei quattro curatori.
Nel gennaio 2011 ha allestito una sua grande personale antologica, curata da Rosamaria Desiderio e Cristina Stashkevich e intitolata "Ex-po(st) 2011", con oltre cento opere alla Galleria Zamenhof di Milano.
Nel settembre 2011 la sua nuova mostra personale denominata "Nuovi orizzonti", curata da Valentina Carrera, alla Galleria Zamenhof di Milano
Nell'agosto 2012 una sua mostra personale a cura di Izabella Lubiniecka, a Venezia, Palazzo Zenobio, nel prestigioso Padiglione Islanda, sede abituale della Biennale. Nel marzo 2013 una doppia personale con Andrea Boldrini intitolata "Orizzonti" alla Galleria Vista di Roma. Nel maggio una tripla personale con Andrea Boldrini e Paolo Facchinetti intitolata "Orizzonti di luce" all'Atelier Chagall di Milano. Dal 30 novembre al 12 dicembre 2013 la sua personale “La ruggine e la luce” alla Rocca Viscontea di Lacchiarella (MI). Nel 2014 mostre personali a Milano, Spazio E, Torino, Galleria 20 e Ferrara, Galleria del Rivellino.
Nel 2015 mostre personali allo Spazio Libero 8 di Milano, nel Complesso Museale Ricci Oddi di Piacenza e a Palazzo della Racchetta a Ferrara. Nel 2016 mostra personale a Castel dell'Ovo, Napoli, nell'ambito del Progetto Dramatis Personae. Nel 2017, 2018 e 2019 mostre personali a Venezia, alla Galleria ItinerArte, a Milano allo Spazio E. Nel 2018 anche a Vicenza, Cantiere Barche 22, a cura di Paola Caramel. Nel 2019 due mostre personali anche a Roma, alla Muef Art Gallery e allo Studio D’Orta, e alla Vi. P. Gallery in Valcamonica.
Ha esposto per cinque anni consecutivi a Parigi, al Grand Palais, al Salon Comparaisons, nella sezione "Installazioni libere" (dal 2010 al 2014), i primi due anni sotto la curatela dell’artista polacca Ewa Novak, negli ultimi tre con l’artista e curatrice coreana Kim Sang Lan.
E' presente sul C.A.M. Catalogo d'Arte Moderna della Mondadori dal 2010 a oggi, quasi ininterrottamente, e sui volumi, sempre Mondadori, "Le allusioni del colore" (2009), "Post-Avanguardia" (2010) e "Terza dimensione" (2011) e "Cross Over" (2017)
Come autore teatrale tra il 1992 e il 1993 suoi testi (Ivan e il maestro, Tutta colpa di Ponzio Pilato, Vuoti di scena) sono stati premiati al Premio Ugo Betti, al Premio Vallecorsi e al Premio IDI Autori Nuovi. Come regista teatrale ha al suo attivo la messa in scena di numerosi spettacoli. Tra le molte regie ricordiamo: “Il diario di un pazzo”, da Gogol, Milano, Teatro Libero, 2000 e Teatro della Memoria, 2001; “Variazioni su Antigone”, Milano, Umanitaria, 2003; “Il fantasma dell’opera buffa”, Pavia, Teatro Volta, 2003; “Hamlet alone”, Milano, Teatro Asteria, 2004 e 2005). Più recentemente "Come la neve di primavera" (Ferrara e Piacenza, 2014) e "Variazioni su Saffo" (Ferrara, 2015) e una ripresa del "Diario di un pazzo", di cui è stato anche il protagonista, a Ferrara nel 2015, Roma nel 2016 e nel 2019, Venezia nel 2017, Vicenza e Milano nel 2018.
Ha inoltre ideato, organizzato e diretto vari festivals (Russkij Festival I, II e III, a Milano, luoghi vari, 2000, 2001 e 2003; Ferrara Art Festival, luoghi vari, 2014, 2015 e 2016; Piacenza Art Festival, Complesso Ricci Oddi, 2014) e rassegne teatrali e/o multidisciplinari (“Le donne, i cavallier…”, Milano, Basilica di S. Celso, 1999; “Primavera a S. Celso”, idem, 2000; “La musica delle parole”, Pavia, Teatro Volta, 2003; “Soggetti smarriti”, Como, studio E.S.P., 2005, Aspettando la Biennale, Venezia, Galleria ItinerArte, 2017/2019).
Ha all'attivo la curatela di oltre quattrocento mostre d’arte contemporanea (per lo più artisti giovani e emergenti), di oltre cinquanta cataloghid’arte contemporanea (idem), tra cui una decina con L’Editoriale Giorgio Mondadori, e, come autore, ha pubblicato alcune opere letterarie di poesia, narrativa e teatro. Come curatore tra i suoi impegni più significativi ricordiamo la curatela di "Sélection Comparaisons. 88 artisti dal Grand Palais di Parigi" , nell'estate del 2012, alla Galleria Zamenhof, al Castello di Carlo V di Lecce e a Palazzo Zenobio a Venezia; "Riccardo Licata: opere recentissime", sempre a Palazzo Zenobio. "La via italiana all'Informale: Ultime tendenze" a Ferrara, Palazzo della Racchetta, nella primavera del 2013.
Ha fondato e diretto, insieme a Valentina Carrera, tre gallerie milanesi: l’Atelier Chagall (dal 2003 al 2013), la Galleria Mirò stagione 2005-2006 e la Galleria Zamenhof (dal 2008 al 2013). Ha fondato e diretto nella stagione 2013-2014 la Galleria 20 di Torino. Ha fondato e dirige, dal settembre 2018, la Vi.P. Gallery- Virgilio Patarini Arte Contemporanea, uno spazio espositivo di 220 mq con 600 mq di giardino per sculture e installazioni in Valcamonica (BS). Dal 1 settembre 2019 lo Spazio E sul Naviglio Grande (già Atelier Chagall) cambierà nome e diventerà “Vi.P. Gallery – Milano” e tornerà sotto la direzione artistica di Patarini, dopo 5 anni di direzione Carrera.
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