Nicola Ughi. Tra foce e pineta / Piero Leonardi. Calligrafie visive
Dal 29 Aprile 2014 al 29 Maggio 2014
Milano
Luogo: Galleria Spaziofarini6
Indirizzo: via Farini 6
Orari: da lunedì a giovedì 16-19 o su appuntamento
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 62086626
E-Mail info: info@spaziofarini6.com
Sito ufficiale: http://www.spaziofarini6.com
Nicola Ughi. Tra foce e pineta
Martedì 29 aprile 2014 dalle 18.30 alle 20.30, in anteprima per Milano, inaugura allo Spazio Farini 6 la mostra “Tra Foce e Pineta” del fotografo pisano Nicola Ughi. L’esposizione, in programma fino al 29 maggio 2014, si compone di una selezione di 17 fotografie in grande formato che raccontano il mare della Toscana: un suggestivo percorso che alterna paesaggi a colori e ritratti in bianco e nero di chi anima il litorale di una delle più belle regioni d’Italia.
Realizzato in collaborazione con gli scrittori Marco Malvaldi e Cristina Bersantini, composto, nella versione editoriale originale, di 20 ritratti e 60 paesaggi, il progetto fotografico “Tra foce e pineta-– Volti, Paesaggi e Parole dalla Costa Toscana” è stato sviluppato dall’autore fotografando gli stessi soggetti sia d’inverno che d’estate per poi affiancarli. “Quando vivi al mare – spiega il fotografo - le stagioni della natura sono quattro ma quelle dell’anima sono solo due: l’inverno e l’estate. Il contrasto emotivo è fortissimo”. A cambiare non sono solo i colori, ma l’intero modo di concepire la propria esistenza quotidiana:“Un dualismo – sottolinea il fotografo - difficile da spiegare a chi non lo vive sulla propria pelle. Un dualismo che cerco di comunicare con il mio lavoro”.
Nelle sue interviste, Cristina Bersantini fornisce di parola i soggetti ritratti in bianco e nero da Nicola Ughi, che con le loro storie raccontano il litorale pisano delle origini. Infatti la ricerca artistica del fotografo sul paesaggio non può prescindere dalla memoria di coloro che quel paesaggio l’hanno vissuto. “Certi posti – scrive infine Malvaldi nella sua introduzione - nascono con una gran fortuna: quella di avere il mare, a pochi passi .... Se pensate ad un paese come a una mela, le case sul mare fanno parte della buccia”. Con tutto quello che ne consegue: “Il mare, per una cittadina - spiega lo scrittore - è una specie di confine, sia fisico che metaforico: non puoi andare oltre a qui, nel costruire, nel razionalizzare e nell’affannarti ...” Un confine della natura e dello spirito che si avverte potentemente nelle immagini e nella poetica di Nicola Ughi.
IL PROGETTO - Le immagini della mostra sono tratte dall’omonimo libro pubblicato dalla casa editrice pisana ETS nel 2012 in occasione degli anniversari delle città di Tirrenia e Marina di Pisa (80 e 140 anni). Lo scorso settembre, Nicola Ughi, come autore delle immagini del volume, ha ricevuto il primo premio della sezione “Memoria e litorale pisano” dell’ XI Premio nazionale di narrativa e saggistica “Il delfino”. La mostra tratta dal libro è stata esposta in anteprima all’Associazione Cantiere Nuovo di Marina di Pisa durante la sua presentazione nel novembre 2012. E’ inoltre stata esposta in Belgio presso Piola Libri a Bruxelles dal 3 luglio al 1° agosto 2013 e in Spagna dal 25 ottobre al 22 novembre alla Libreria Italiana Le Nuvole. Autore dei testi introduttivi e delle didascalie è lo scrittore edito da Sellerio e amico di infanzia del fotografo Marco Malvaldi, che lo ha affiancato nella sua ricerca estetica, filosofica e interiore delle proprie radici. Autrice delle interviste che accompagnano le fotografie nel libro è la scrittrice Cristina Barsantini, a cui si deve la scelta delle persone ritratte, testimoni viventi della storia del litorale di Marina di Pisa.
IL FOTOGRAFO – Nicola Ughi, classe 1972, alla fotografia professionale ci arriva tardi anche se la sua è una passione che coltiva sin da adolescente. Dopo la laurea in storia per 10 anni si dedica a tutt’altro prima di iscriversi nel 2006 al master in fotoreportage della scuola John Kaverdash di Milano dove incontra il famoso critico italiano Sandro Iovine, considerato da Nicola Ughi il suo maestro. Diventa quindi fotografo professionista l’anno seguente. Il suo primo reportage di successo, condiviso con due colleghi, è un servizio sul cavallo da corsa Varenne. Si specializza perciò nella fotografia di ippodromi e cavalli, nel ritratto ambientato, nella fotografia industriale, di paesaggio e nel reportage. Insieme al collega fotografo Alessandro Fasolo Garzia, Nicola Ughi vince nel 2008 il terzo premio della sezione “advertising – calendars” dell'International Photography Awards con il calendario della pallacanestro Cantù. Sempre per gli International Photography Awards ottiene diverse menzioni d’onore personali. Nel 2009 è inserito in “Young Blood 2009 - annuario dei giovani talenti italiani nel mondo”. Nel 2011 vince il primo premio del concorso internazionale “Obiettivo Agricoltura” della sezione “Il lavoro nei campi ed i suoi frutti” promosso dal Ministero dell'Agricoltura. Nel marzo 2013 vince un Nikon FIOF Gold Award e il secondo premio della categoria “storie”. Pubblica due libri con la Pacini Editore: “San Rossore, Reportage da un ippodromo” nel 2007 e “TERRA di Giacomo Puccini” nel 2009. Nel novembre 2012 pubblica, per l’editore ETS, “Tra foce e pineta”, il suo terzo libro fotografico, che gli fa vincere un premio “Il Delfino” nel settembre 2013. Sempre nel settembre 2013 il fotografo vince nuovamente un premio agli International Photography Awards aggiudicandosi il secondo posto nella categoria Portraits - People con un’immagine del grande tenore Andrea Bocelli. Sempre agli I.P.A. 2013 vince anche 7 menzioni d’onore. Due di esse le deve alla serie di foto “A walk in London” con le quali Nicola Ughi espone per la prima volta a Milano lo scorso dicembre all’interno della collettiva “And they call it winter” allestita presso lo Spazio Farini 6.
Piero Leonardi. Calligrafie visive
Con la semplicità e l’onestà di un bambino, Piero Leonardi ti prende per mano e ti guida, passo dopo passo, lungo il sentiero della sua narrazione, le cui tappe sono un po’ come quelle di Alice quando, inseguendo Bianconiglio, si ritrova in un mondo alla rovescia, dove il grande è piccolo, il piccolo grande e dove la festa è di “non compleanno”. Questo, per dirla con Carroll: un’avventura dove tutto si insegue sotto la spinta della “curiosità” e dell’immaginazione, dove “dentro allo specchio” c’è la storia e l’immagine riflessa è il pensiero.
Così Paola Zanchi riassume nel suo testo critico, “Piero Leonardi e il punctum su Stile di Vista e Calligrafia Visiva”, lo sguardo fotografico dell’artista, per il quale tutto si trasforma in una personale scrittura visiva. E’ a Piero Leonardi e alle sue “Calligrafie Visive” che la galleria Spaziofarini6, da anni impegnata a promuovere la cultura della Fotografia, in occasione di Photofestival 2014, dedica una personale che riunisce due suoi diversi percorsi di ricerca: PURGATORY e GRAPHICS. In PURGATORY l’artista focalizza l'etereo, la solidificazione dell'aria e delle nuvole, la consistenza vaporosa della neve, raccoglie scatti sospesi tra definito e indefinito, materiale e immateriale, in fluidità chiaroscurali.
Sotto il suo sguardo, gli elementi della natura trovano una loro nuova dimensione; intersezioni di linee si connettono quasi in un esercizio ludico naïf: alto-basso, sopra-sotto, in ogni- dove? In GRAPHICS la grafia visiva di Piero Leonardi adotta elementi minimi, sedimenti residui, tracce incise nel bianco-vuoto quali segni di un alfabeto astratto e concettuale e l’artista si concentra sull’azione della luce e dell’ombra, sulla loro interazione, a volte sul loro ritmo – forme in contro- movimento, effetti plastici, estroflessioni, micro-macro–in un’indagine che scava nella terra e nel tempo. Il profondo rispetto per le dinamiche espressive della natura e per i reconditi messaggi che trasmette evoca e presentifica dimensioni “altre”, che Piero Leonardi individua con una sensibilità riflessiva e indagatrice.
La sua è una calligrafia visiva non “glossata” da interventi di postproduzione. Piero Leonardi fotografa utilizzando tecnologia digitale, stampa personalmente le sue opere su carta Fine Art Hahnemuhle, procedimento Giclée, con una tiratura di 7 opere complessive per ogni scatto. Su richiesta sono disponibili la biografia completa dell’autore e le immagini in alta risoluzione.
Paola Zanchi e Roberta Foglino
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