Nanni Valentini. Terre
![Nanni Valentini, I segni della terra, 1978, particolare Nanni Valentini, I segni della terra, 1978, particolare](http://www.arte.it/foto/600x450/ff/20527-Nanni_Valentini_I_segni_della_terra_1978_particolare.jpg)
Nanni Valentini, I segni della terra, 1978, particolare
Dal 18 Marzo 2014 al 27 Aprile 2014
Milano
Luogo: Museo Diocesano
Indirizzo: corso di Porta Ticinese 95
Orari: da martedì a domenica 10-18
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 5, scolaresche € 2, martedì € 4, gruppi (min 15 - max 25 persone) € 6
Telefono per informazioni: +39 02 89420019
E-Mail info: info.biglietteria@museodiocesano.it
Sito ufficiale: http://www.museodiocesano.it
Dal 18 marzo al 27 aprile 2014, il Museo Diocesano di Milano presenta la mostra “Nanni Valentini. Terre”, dedicata ad uno dei massimi esponenti della scultura italiana del secondo dopoguerra (Sant’Angelo in Vado 1932 - Monza 1985).
La mostra “Nanni Valentini. Terre” è un viaggio alla scoperta del percorso dell’artista che si sviluppa attraverso l’esposizione di una ricca e accurata selezione di opere: dall’Annunciazione, una delle sue opere più importanti, presentata per la prima volta nel 1984 al PAC di Milano (Padiglione d’Arte Contemporanea) alle Trasparenze pittoriche della metà degli anni ’70, sino alle installazioni della maturità, come Angelo Dioniso, Focolare, Il vaso e il polipo, Endimione e i 28 volti di Selene.
La ricerca di Nanni Valentini si basa sull’arte ceramica, di cui ha conosciuto i segreti collaborando con grandi maestri come Lucio Fontana e guardando con interesse al lavoro di altri artisti come Arturo Martini e Leoncillo Leonardi.
Nella mostra “Nanni Valentini. Terre” l’argilla è la protagonista assoluta: un elemento che evoca i fondamenti stessi della scultura, una materia cui l’artista dà forma alla differenza e da cui Valentini non può prescindere. “Mi piace manipolare la terra, vedere attraverso una tela, bagnare di colore le cose. Cerco di capire cosa c’è nell’interspazio tra il visibile e il tattile. Forse è un desiderio di rendere fluido ciò che è cristallizzato. La creta, la tela e la carta sono i supporti che uso”.
Dall’amore per la terra nasce l’opera I segni della terra, che codifica forme e materie alle quali Valentini sarà fedele nella produzione a venire. L’argilla, materia largamente utilizzata, evoca il focolare e quindi la casa. Per Nanni Valentini la casa è luogo simbolo che chiude lo spazio, come utero e calore, come oscurità e intimità. Da questa continua ricerca sul concetto di dimora nasce la triade Deriva, Annunciazione, Il Dialogo: la concretezza della casa nelle colonne, l’angelo che prende forma nella statua, la scultura che dà vita all’ombra.
In occasione della mostra “Nanni Valentini. Terre”, è stato realizzato un catalogo, edito da Officine Saffi Publishing, che approfondisce i temi proposti dal progetto attraverso i testi dei curatori Flaminio Gualdoni e Paolo Biscottini, Direttore del Museo Diocesano.
La mostra “Nanni Valentini. Terre” è un viaggio alla scoperta del percorso dell’artista che si sviluppa attraverso l’esposizione di una ricca e accurata selezione di opere: dall’Annunciazione, una delle sue opere più importanti, presentata per la prima volta nel 1984 al PAC di Milano (Padiglione d’Arte Contemporanea) alle Trasparenze pittoriche della metà degli anni ’70, sino alle installazioni della maturità, come Angelo Dioniso, Focolare, Il vaso e il polipo, Endimione e i 28 volti di Selene.
La ricerca di Nanni Valentini si basa sull’arte ceramica, di cui ha conosciuto i segreti collaborando con grandi maestri come Lucio Fontana e guardando con interesse al lavoro di altri artisti come Arturo Martini e Leoncillo Leonardi.
Nella mostra “Nanni Valentini. Terre” l’argilla è la protagonista assoluta: un elemento che evoca i fondamenti stessi della scultura, una materia cui l’artista dà forma alla differenza e da cui Valentini non può prescindere. “Mi piace manipolare la terra, vedere attraverso una tela, bagnare di colore le cose. Cerco di capire cosa c’è nell’interspazio tra il visibile e il tattile. Forse è un desiderio di rendere fluido ciò che è cristallizzato. La creta, la tela e la carta sono i supporti che uso”.
Dall’amore per la terra nasce l’opera I segni della terra, che codifica forme e materie alle quali Valentini sarà fedele nella produzione a venire. L’argilla, materia largamente utilizzata, evoca il focolare e quindi la casa. Per Nanni Valentini la casa è luogo simbolo che chiude lo spazio, come utero e calore, come oscurità e intimità. Da questa continua ricerca sul concetto di dimora nasce la triade Deriva, Annunciazione, Il Dialogo: la concretezza della casa nelle colonne, l’angelo che prende forma nella statua, la scultura che dà vita all’ombra.
In occasione della mostra “Nanni Valentini. Terre”, è stato realizzato un catalogo, edito da Officine Saffi Publishing, che approfondisce i temi proposti dal progetto attraverso i testi dei curatori Flaminio Gualdoni e Paolo Biscottini, Direttore del Museo Diocesano.
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