Mit Borrás. Love Drone
Dal 20 Giugno 2018 al 08 Settembre 2018
Milano
Luogo: Dimora Artica
Indirizzo: via Matteo Maria Boiardo 11
Curatori: Dimora Artica
Costo del biglietto: su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 380 5245917
E-Mail info: dimoraartica@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.dimoraartica.com/
Dimora Artica presenta Love Drone, mostra personale di Mit Borrás, in cui l'artista presenta un insieme di lavori appositamente sviluppati. Mediante l'utilizzo di installazioni e video, Mit Borrás affronta in questo progetto temi legati alla tecnologia, al progresso e all’intervento dell’essere umano sulla natura.
Nato a Madrid nel 1982, Mit Borrás vive e lavora tra Madrid e Berlino.
Il drone modello Volantex Ranger 2000 V757-8 ha un’apertura alare di 2 metri e una lunghezza del corpo centrale di 1,1 metri. Polistirene espanso che vola leggero con un motore 2212 da 1.400 KV. La telecamera inclusa ha una risoluzione 4K, la girobussola è Xpilot e il giroscopio ha 6 assi, per cambiare o mantenere l’orientamento nello spazio del drone Volantex Ranger. Chloé, etimologicamente Chloé come l’erba che nasce, ha acquistato il suo kit di volo senza montaggio incluso per sorvolare le isole Senkaku (尖閣諸島Senkaku-Shotō).
Mentre il drone modello Volantex Ranger plana in alto, Chloé aspetta in basso; osserva sul suo dispositivo mobile da 300 dpi ciò che la telecamera del drone rileva. La app Choose Your Era consente di osservare con un drone la geologia di qualsiasi terreno nelle ere precedenti. Nella app, Chloé ha selezionato il periodo del Neogene e osserva nel suo schermo in time-lapse l’abbassamento del livello del mare durante il Pleistocene; un viaggio di 1,8 milioni di anni in 2 ore di divertimento chimerico. 2 ore di puro drone.
L’opera di Mit Borrás è essenzialmente installativa, con oggetti organizzati nello spazio con ordine cosmologico e ontologico. L’artista affronta temi come il progresso e lo spazio estetico occupato dai dispositivi tecnologici; espone droni, braccia artificiali, materie plastiche, siliconi e tutti i tipi di materiali che offrono un certo piacere contemplativo, simile a quello che si prova di fronte alla natura in espansione. La concezione della natura di Mit Borrás è un tutt’uno indivisibile tra naturale e artificiale, in grado di contemplare con la stessa ammirazione un cipresso di 15 metri o il braccio robotico Luke.
Considerare l’era tecnologica come un periodo armonico sarebbe forse esagerato, però non ci sono dubbi che si possa supporre che naturale e artificiale non debbano necessariamente contrapporsi. Si esplora l’idea di essere immortali, non come concetto di esistenza indefinita e infinita, bensì come vita in armonia con ciò che ci circonda dopo aver capito che possiamo accettare le azioni delle donne e degli uomini su questo pianeta come atti di ricerca di stabilità, considerandoci esploratori dello stato di minima energia e massima stabilità. Negli oggetti affiora l’idea del sentimento di felicità che si prova nell’essere coscienti che i prodotti della natura e quelli della tecnologia sono parte di un tutto, che la seconda non impedisce lo sviluppo della prima, che non c’è differenza tra il volo di un falco cuculo e l’affascinante precisione del design di un drone modello Volantex Ranger 2000 V757-8.
Partendo dalla convinzione che il regno animale si adatti alla natura allo stesso modo in cui l'umanità plasma la natura in base alle sue necessità, l’artista lavora con oggetti di produzione industriale concepiti per l’equilibrio e l’adattamento anatomico. Pensa all’essere umano come creatura che modifica, disegna ed ergonomizza, ottenendo come risultato opere con forme quasi marine, organismi adattati all’ambiente acquatico.
Testo di Rachel Lamot
Traduzione di Irene Santulli Inaugurazione: mercoledì 20 giugno ore 18.30
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