Manuela Merani. Da nove mesi in poi… after nine months…
Dal 13 Gennaio 2015 al 27 Gennaio 2015
Milano
Luogo: Enterprise Art Gallery
Indirizzo: corso Sempione 91
Curatori: Roberta Perucci
E-Mail info: museoarteinmovimento@virgilio.it
Sito ufficiale: http://htt://galleriaarteinmovimento.blogspot.it
“Da nove mesi in poi…” non è solo un titolo di un progetto curatoriale che la giovane artista Manuela Merani interpreta con una parte della serie delle sue opere fotografiche, ma è una sfida per far comprendere a chi osserva l’importanza della vita, un aspetto che siamo portati troppo facilmente a dimenticare da quando nasciamo.
L’esposizione del progetto a cura di Roberta Perucci riguarda una parte dei lavori ispirati a questa particolare tematica, sono quindici opere fotografiche che trovano consona collocazione nell’ eclettica sala espositiva dell’Enterprise Art Gallery di Milano in Corso Sempione 91 dal 13 gennaio fino al 27 con aperitivo previsto per la sera del giovedì 22 gennaio 2015 dalle ore 19,30.
Un concetto semplice, quello della mostra, e vi aspetterete una mostra incentrata sul tema della gravidanza ma non è questo il messaggio, tutto si riconduce all’evoluzione di ogni vita, di ogni storia, di persone comuni, appunto dai nove mesi e a tutti i risvolti, i colpi di scena e i possibili cambiamenti.
L’artista nella sua ricerca si è ispirata anche a ciò che sosteneva il noto psicologo Edward de Bono nel suo libro «Imparare a pensare in 15 giorni», ovvero diceva che si tratta di considerare le cose non soltanto per quello che sono, ma anche per quello che potrebbero essere, in questo caso non parliamo di “cose” ma delle possibili evoluzioni delle nostre esistenze.
Manuela Merani nei suoi lavori si ispira anche a Bruno Munari, è lui che sosteneva che complicare è facile, semplificare è difficile, la reazione delle persone di fronte a espressioni nate da un linguaggio semplice, si rivela con la consueta frase: “Questo lo posso fare anch’io”, ma si limiterebbero a ripetere una azione già fatta, un’azione che mira a sottolineare l’essenzialità del concetto che si vuole trasmettere.
Una sequenza di fotografie nate come mood board che ci portano a vivere altre storie, o meglio a provare di metterci nei panni degli altri attraverso gli scatti catturati da Merani senza premeditazione, un gesto spontaneo, liberatorio, tutto nasce dalla casualità delle scene, da quello che in quel momento rappresentano per l’artista, dallo scorrere, ora lento ora più veloce della vita.
L’espressione artistica di Manuela Merani nasce da un forte legame fra la pittura e la fotografia, inizia a dipingere con la tecnica degli acquerelli a 16 anni per poi abbracciare la fotografia negli anni universitari con la costante presenza dell’elemento dell’ acqua, in entrambe le tecniche troviamo un comune denominatore: “il sentimento” vissuto con una buona dose di riflessione e intensità.
“Per strada si incontrano gli angeli” è uno dei primi scatti che Merani dedica alla città di Milano, dove si presume che tutti siano assorbiti dal ritmo frenetico del tran tran quotidiano, un riflesso sembra assorbire la sagoma di una anziana signora in total black che si ripara dalla pioggia, trascina con sé un piccolo carrello porta spesa, ha fatto acquisti e forse sta tornando a casa.. una scena banale, ma che può assumere diversi risvolti a seconda della nostra fantasia.
A questo scatto è legato un aneddoto, l’artista racconta: Ero ferma in auto, stavo per scendere, pioveva forte, il caos attraversava la strada in Corso Vercelli ed eccola arrivare improvvisamente come una Mary Poppins dei giorni nostri..con il suo passo veloce, sotto la pioggia, in lontananza il clacson di un taxi, il semaforo rosso..uno scorcio di scalini.. e quel riflesso che si poneva fra me e la scena…spesso si pone un qualcosa fra la mia espressione artistica e ciò che ho davanti..e io l’adopero come un tocco, una mia firma, forse solo per dare un ulteriore significato, che diventa mio in quel momento.
“Tutto intorno a me” è l’esatto contrario, in questo caso siamo a Forte dei Marmi, esattamente nella piazza conosciuta per il mercato del cashmere, ma in questo caso non c’è nessuno, ancora una volta la pioggia ha lasciato le sue tracce sull’asfalto in un mix di sabbia e aghi di pino, di primo impatto siamo avvolti da un senso di desolazione.
Tronchi senza chiome si ergono con la loro verticalità, in lontananza auto parcheggiate, l’atmosfera è quasi zen, sembra percepirsi l’ondeggiare del mare, le risate dei bambini che giocano nel vicino parco giochi con le macchinine, l’odore del salmastro, una realtà diversa dal capoluogo lombardo. In questa fotografia la vera protagonista è la terra che prende consistenza fluida in primo piano e sembra assorbirci dentro alla sua trama fatta di radici, forse le nostre radici che ci portiamo inconsapevolmente addosso ogni giorno come una sorta di corazza.
L’artista Manuela Merani dedica principalmente questa esposizione a queste due realtà urbane diverse per lo stile di vita, ha bisogno sia del buon stress cittadino fatto di mondanità che della tranquillità dal sapore anni 60/70 di Forte dei Marmi,mentre altri scatti sono stati realizzati in giro per l’Italia durante il suo percorso artistico. Tutto questo fa emergere la sua natura contraddittoria, come una commistione fra yin e yang, fra bianco e nero, ma al tempo stesso nel suo linguaggio è tangibile il senso delle sfumature.
L’arte di Merani si veste di pioggia, di riflessi, di narrazioni ambientate in metropoli come Milano, ma anche di località balneari, di donne esotiche catturate di spalle, o a un caffè per ripararsi in un giorno di pioggia, lavoratori fermi a un ciglio di strada, ma anche alberi neri come la pece, sono storie reali o inventate…storie di gente comune, che per lei diventano speciali.
“Nel giardino dell’Eden tutto scorre” conclude la curatrice della mostra Roberta Perucci, è l’allegoria dell’origine della vita dove non troviamo una rappresentazione classica o accademica della coppia biblica, l’impronta è moderna e personale, entrambi non hanno volto, perché ognuno di noi può rappresentare Adamo ed Eva, ma in questo caso la vera protagonista è la donna che sembra venirci incontro tenendo al petto un bambino e per mano l’altra figlia, alcuni particolari delle loro sagome si riflettono nel lago.
Lo stesso lago che rappresenta un qualcosa che ancora dobbiamo varcare, un divisorio fra chi osserva e i personaggi fotografati, per seguire la nostra strada e liberarci dai nostri limiti, quei limiti che ci costruiamo appunto dai nove mesi in poi.
Manuela Merani vive e lavora fra Milano e Forte dei Marmi
Alcune delle mostre/progetti recenti:
-Aprile 2007, Le figlie delle stelle e spazio uomini famosi, mostra personale con presentazione e testo critico a cura di Paolo Levi, Galleria Arte In Movimento Pietrasanta
-Gennaio 2009, La Fabbrica della cultura con l’upper class a cura di Roberta Perucci, Forte dei Marmi, Lu
-Maggio 2009, Mostra itinerante, esposizioni presso studio d’arte a Sacramento (California) USA e Faistenau (A)
-Ottobre 2009, Premio artistico VII° edizione L'acqua, la natura e le donne, Fortezza Firmafede, Sarzana Sp
-Novembre e Febbraio 2010 in due step, Dal diario di un artista vorrei essere…..Kandiskij a cura di Roberta Perucci Sarzana (Sp)
-Aprile/Maggio 2010, La filosofia e l’arte come medicine dell’anima a cura di Arte In Movimento Galleria d’arte Sarzana (Sp)
-Settembre 2010, A forte impatto ambientale, a cura di Roberta Perucci, Galleria d’arte Arte In Movimento Sarzana (SP)
-Luglio 2011, X investire = crederci, Galleria d’ arte Arte in Movimento Forte dei Marmi
-Ottobre 2011, Adamo ed Eva secondo GF, Galleria d’arte Arte In Movimento Forte dei Marmi (LU)
-Novembre 2011, Taggati & indifferenti, Museo della Scienza e della Tecnologia Milano
-Aprile 2012, ArteXpo, Arezzo
-Agosto/Settembre 2012, Nuovo Festival delle arti contemporanee I Step°, Chiostro di San Francesco Forte dei Marmi (LU), a cura di Arte In Movimento Galleria d’arte iniziativa sociale con adesione di Dario Ballantini e ospite d’onore Paolo Brosio
-Febbraio 2013, Nuovo Festival delle arti contemporanee II° Step a cura di Arte In Movimento Galleria d’arte, Bagni di Pisa San Giuliano Terme (Pi)iniziativa sociale con il sostegno di Stefania Sandrelli
-Giugno 2013, Adamo ed Eva secondo il GF(?) a cura di Roberta Perucci, Villa Undulna, Forte dei Marmi Lu
-Dicembre 2014, Il pensiero divergente Forte dei Marmi Lu
-Estate 2014 Studio d'artista Merani, Forte dei Marmi
L’esposizione del progetto a cura di Roberta Perucci riguarda una parte dei lavori ispirati a questa particolare tematica, sono quindici opere fotografiche che trovano consona collocazione nell’ eclettica sala espositiva dell’Enterprise Art Gallery di Milano in Corso Sempione 91 dal 13 gennaio fino al 27 con aperitivo previsto per la sera del giovedì 22 gennaio 2015 dalle ore 19,30.
Un concetto semplice, quello della mostra, e vi aspetterete una mostra incentrata sul tema della gravidanza ma non è questo il messaggio, tutto si riconduce all’evoluzione di ogni vita, di ogni storia, di persone comuni, appunto dai nove mesi e a tutti i risvolti, i colpi di scena e i possibili cambiamenti.
L’artista nella sua ricerca si è ispirata anche a ciò che sosteneva il noto psicologo Edward de Bono nel suo libro «Imparare a pensare in 15 giorni», ovvero diceva che si tratta di considerare le cose non soltanto per quello che sono, ma anche per quello che potrebbero essere, in questo caso non parliamo di “cose” ma delle possibili evoluzioni delle nostre esistenze.
Manuela Merani nei suoi lavori si ispira anche a Bruno Munari, è lui che sosteneva che complicare è facile, semplificare è difficile, la reazione delle persone di fronte a espressioni nate da un linguaggio semplice, si rivela con la consueta frase: “Questo lo posso fare anch’io”, ma si limiterebbero a ripetere una azione già fatta, un’azione che mira a sottolineare l’essenzialità del concetto che si vuole trasmettere.
Una sequenza di fotografie nate come mood board che ci portano a vivere altre storie, o meglio a provare di metterci nei panni degli altri attraverso gli scatti catturati da Merani senza premeditazione, un gesto spontaneo, liberatorio, tutto nasce dalla casualità delle scene, da quello che in quel momento rappresentano per l’artista, dallo scorrere, ora lento ora più veloce della vita.
L’espressione artistica di Manuela Merani nasce da un forte legame fra la pittura e la fotografia, inizia a dipingere con la tecnica degli acquerelli a 16 anni per poi abbracciare la fotografia negli anni universitari con la costante presenza dell’elemento dell’ acqua, in entrambe le tecniche troviamo un comune denominatore: “il sentimento” vissuto con una buona dose di riflessione e intensità.
“Per strada si incontrano gli angeli” è uno dei primi scatti che Merani dedica alla città di Milano, dove si presume che tutti siano assorbiti dal ritmo frenetico del tran tran quotidiano, un riflesso sembra assorbire la sagoma di una anziana signora in total black che si ripara dalla pioggia, trascina con sé un piccolo carrello porta spesa, ha fatto acquisti e forse sta tornando a casa.. una scena banale, ma che può assumere diversi risvolti a seconda della nostra fantasia.
A questo scatto è legato un aneddoto, l’artista racconta: Ero ferma in auto, stavo per scendere, pioveva forte, il caos attraversava la strada in Corso Vercelli ed eccola arrivare improvvisamente come una Mary Poppins dei giorni nostri..con il suo passo veloce, sotto la pioggia, in lontananza il clacson di un taxi, il semaforo rosso..uno scorcio di scalini.. e quel riflesso che si poneva fra me e la scena…spesso si pone un qualcosa fra la mia espressione artistica e ciò che ho davanti..e io l’adopero come un tocco, una mia firma, forse solo per dare un ulteriore significato, che diventa mio in quel momento.
“Tutto intorno a me” è l’esatto contrario, in questo caso siamo a Forte dei Marmi, esattamente nella piazza conosciuta per il mercato del cashmere, ma in questo caso non c’è nessuno, ancora una volta la pioggia ha lasciato le sue tracce sull’asfalto in un mix di sabbia e aghi di pino, di primo impatto siamo avvolti da un senso di desolazione.
Tronchi senza chiome si ergono con la loro verticalità, in lontananza auto parcheggiate, l’atmosfera è quasi zen, sembra percepirsi l’ondeggiare del mare, le risate dei bambini che giocano nel vicino parco giochi con le macchinine, l’odore del salmastro, una realtà diversa dal capoluogo lombardo. In questa fotografia la vera protagonista è la terra che prende consistenza fluida in primo piano e sembra assorbirci dentro alla sua trama fatta di radici, forse le nostre radici che ci portiamo inconsapevolmente addosso ogni giorno come una sorta di corazza.
L’artista Manuela Merani dedica principalmente questa esposizione a queste due realtà urbane diverse per lo stile di vita, ha bisogno sia del buon stress cittadino fatto di mondanità che della tranquillità dal sapore anni 60/70 di Forte dei Marmi,mentre altri scatti sono stati realizzati in giro per l’Italia durante il suo percorso artistico. Tutto questo fa emergere la sua natura contraddittoria, come una commistione fra yin e yang, fra bianco e nero, ma al tempo stesso nel suo linguaggio è tangibile il senso delle sfumature.
L’arte di Merani si veste di pioggia, di riflessi, di narrazioni ambientate in metropoli come Milano, ma anche di località balneari, di donne esotiche catturate di spalle, o a un caffè per ripararsi in un giorno di pioggia, lavoratori fermi a un ciglio di strada, ma anche alberi neri come la pece, sono storie reali o inventate…storie di gente comune, che per lei diventano speciali.
“Nel giardino dell’Eden tutto scorre” conclude la curatrice della mostra Roberta Perucci, è l’allegoria dell’origine della vita dove non troviamo una rappresentazione classica o accademica della coppia biblica, l’impronta è moderna e personale, entrambi non hanno volto, perché ognuno di noi può rappresentare Adamo ed Eva, ma in questo caso la vera protagonista è la donna che sembra venirci incontro tenendo al petto un bambino e per mano l’altra figlia, alcuni particolari delle loro sagome si riflettono nel lago.
Lo stesso lago che rappresenta un qualcosa che ancora dobbiamo varcare, un divisorio fra chi osserva e i personaggi fotografati, per seguire la nostra strada e liberarci dai nostri limiti, quei limiti che ci costruiamo appunto dai nove mesi in poi.
Manuela Merani vive e lavora fra Milano e Forte dei Marmi
Alcune delle mostre/progetti recenti:
-Aprile 2007, Le figlie delle stelle e spazio uomini famosi, mostra personale con presentazione e testo critico a cura di Paolo Levi, Galleria Arte In Movimento Pietrasanta
-Gennaio 2009, La Fabbrica della cultura con l’upper class a cura di Roberta Perucci, Forte dei Marmi, Lu
-Maggio 2009, Mostra itinerante, esposizioni presso studio d’arte a Sacramento (California) USA e Faistenau (A)
-Ottobre 2009, Premio artistico VII° edizione L'acqua, la natura e le donne, Fortezza Firmafede, Sarzana Sp
-Novembre e Febbraio 2010 in due step, Dal diario di un artista vorrei essere…..Kandiskij a cura di Roberta Perucci Sarzana (Sp)
-Aprile/Maggio 2010, La filosofia e l’arte come medicine dell’anima a cura di Arte In Movimento Galleria d’arte Sarzana (Sp)
-Settembre 2010, A forte impatto ambientale, a cura di Roberta Perucci, Galleria d’arte Arte In Movimento Sarzana (SP)
-Luglio 2011, X investire = crederci, Galleria d’ arte Arte in Movimento Forte dei Marmi
-Ottobre 2011, Adamo ed Eva secondo GF, Galleria d’arte Arte In Movimento Forte dei Marmi (LU)
-Novembre 2011, Taggati & indifferenti, Museo della Scienza e della Tecnologia Milano
-Aprile 2012, ArteXpo, Arezzo
-Agosto/Settembre 2012, Nuovo Festival delle arti contemporanee I Step°, Chiostro di San Francesco Forte dei Marmi (LU), a cura di Arte In Movimento Galleria d’arte iniziativa sociale con adesione di Dario Ballantini e ospite d’onore Paolo Brosio
-Febbraio 2013, Nuovo Festival delle arti contemporanee II° Step a cura di Arte In Movimento Galleria d’arte, Bagni di Pisa San Giuliano Terme (Pi)iniziativa sociale con il sostegno di Stefania Sandrelli
-Giugno 2013, Adamo ed Eva secondo il GF(?) a cura di Roberta Perucci, Villa Undulna, Forte dei Marmi Lu
-Dicembre 2014, Il pensiero divergente Forte dei Marmi Lu
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