Lo spazio della memoria

Claudio Costa, "Nella terra degli Aborigeni", 1977, collage di foto, forcone e piuma su tela, cm.86x70
Dal 10 Maggio 2011 al 01 Luglio 2011
Milano
Luogo: Galleria Blu
Indirizzo: Via Senato 18
Orari: da lunedì a venerdì 10-12.30 / 15.30-19.00, sabato 15.30-19.00 (chiuso domenica e festivi)
Telefono per informazioni: 02.76022404
Sito ufficiale: http://www.uessearte.it/biasi2011.html
BIASI, COSTA & FERRARI. Lo spazio della memoria
10 maggio - 1 luglio 2011
Milano, Galleria Blu (Via Senato 18, tel. 02.76022404)
Orari: da lunedì a venerdì 10-12.30 / 15.30-19.00, sabato 15.30-19.00 (chiuso domenica e festivi)
inaugurazione: lunedì 9 maggio 2011
Con la mostra “Biasi, Costa & Ferrari - Lo spazio della memoria”, la Galleria Blu intende sottolineare ancora una volta il proprio interesse per il tema della memoria, un tema che ha costituito una sorta di filo conduttore delle proposte fatte in galleria e si presenta, ora, in una sintesi meditata, come garanzia dell’impegno profuso per un’attività espositiva non identificabile con il solo mercato di opere.
In questa occasione la galleria presenta tre artisti, i quali hanno operato a partire dagli anni ’60 su un versante dell’arte cui non è stata ancora prestata la dovuta attenzione né dalla critica, né dal mercato, che hanno nella memoria il minimo comune denominatore del loro lavoro, autonomo l’uno rispetto all’altro.
Guido Biasi intitola una sua importante serie di lavori “mnemoteche”, opere in cui l’artista si occupa prevalentemente della memoria come immensa fototeca mentale di “immagini citate” e di “immagini immaginate”, queste ultime come rappresentazioni mentali del tutto virtuali, le prime correlate a qualcosa di reale, di vissuto, per poi passare al ciclo delle “museologie”, ovvero al luogo preposto per la memoria.
Claudio Costa si fa carico dell’identità umana ricostruendo materialmente finti reperti primordiali, comprese ricostruzioni antropologiche delle sembianze umane, per poi approdare a una curiosa e continua allusione ai misteri dell’alchimia.
Vincenzo Ferrari costruisce vari momenti del suo lavoro partendo da un’esperienza concettuale legata ai luoghi comuni riguardanti il colore, l’alfabeto, le materie come strumenti espressivi ereditati dal passato e destinati a rimanere nel futuro, per arrivare poi ai più recenti lavori dal titolo “ProMemoria”, dove compaiono costantemente elementi simbolici legati ad antiche tradizioni mitologiche.
Le prime apparizioni di Biasi, Costa e Ferrari alla Blu risalgono all’inizio degli anni ’70, per poi proseguire fino ad arrivare alle personali a loro dedicate dalla galleria nel 2008 (dal titolo “Guido Biasi – Un eretico dell’arte”, “Claudio Costa – Dov’è l’alto? Dov’è il basso?” e “Vincenzo Ferrari – Carte d’identità”).
La mostra “Biasi, Costa & Ferrari - Lo spazio della memoria” è il secondo momento di un percorso inaugurato con la precedente esposizione: “Fuoco Sacro – Il valore della memoria” e che si concluderà con la presentazione dei lavori dei contemporanei Federico Guida, Davide Nido e Alessandro Verdi, artisti in cui la galleria ha riconosciuto i presupposti per un autentico “futuro della memoria”.
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