John Latham: Great Noit. Opere 1955–1998

John Latham: Great Noit. Opere 1955–1998, Triennale di Milano
Dal 10 Dicembre 2014 al 22 Febbraio 2015
Milano
Luogo: Triennale di Milano
Indirizzo: via Alemana 6
Orari: da martedi a domenica 10.30-20.30; giovedi 10.30-23
Curatori: Alessandro Rabottini
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 6.50 / 5.50
Telefono per informazioni: +39 02 724341
E-Mail info: info@triennale.org
Sito ufficiale: http://www.triennale.org/it/
La Triennale presenta la prima mostra antologica che un’istituzione pubblica italiana dedica al lavoro dell’artista inglese John Latham. La mostra è realizzata in collaborazione con la John Latham Foundation.
John Latham (Livingstone, Zambia, 1921 – Londra, 2006) è una delle figure più affascinanti della scena artistica europea dal secondo dopoguerra: instancabile sperimentatore, Latham ha attraversato i decenni senza appartenere ad alcuna corrente artistica, esercitando una profonda influenza sulle generazioni a lui successive pur restando tuttora poco conosciuto al pubblico italiano. La singolarità e la visionarietà della sua opera – che ha unito la riflessione teorica alla sperimentazione di linguaggi e materiali – lo rende un artista che esula dalle facili classificazioni: sin dagli anni cinquanta, infatti, Latham ha esplorato pittura, scultura, assemblaggio, performance, film e installazione testando i limiti formali e concettuali di ciascun medium.
Il lavoro di Latham è una riflessione poetica e provocatoria sulla natura della conoscenza umana, sugli strumenti e sui sistemi con cui l’uomo tenta di comprendere l’universo e il proprio destino (dalla scienza alla filosofia passando attraverso la religione) e sull’arte come forma di intuizione in grado di superare i confini tra le discipline.
In collaborazione con la John Latham Foundation.
Si ringrazia la Lisson Gallery.
John Latham (Livingstone, Zambia, 1921 – Londra, 2006) è una delle figure più affascinanti della scena artistica europea dal secondo dopoguerra: instancabile sperimentatore, Latham ha attraversato i decenni senza appartenere ad alcuna corrente artistica, esercitando una profonda influenza sulle generazioni a lui successive pur restando tuttora poco conosciuto al pubblico italiano. La singolarità e la visionarietà della sua opera – che ha unito la riflessione teorica alla sperimentazione di linguaggi e materiali – lo rende un artista che esula dalle facili classificazioni: sin dagli anni cinquanta, infatti, Latham ha esplorato pittura, scultura, assemblaggio, performance, film e installazione testando i limiti formali e concettuali di ciascun medium.
Il lavoro di Latham è una riflessione poetica e provocatoria sulla natura della conoscenza umana, sugli strumenti e sui sistemi con cui l’uomo tenta di comprendere l’universo e il proprio destino (dalla scienza alla filosofia passando attraverso la religione) e sull’arte come forma di intuizione in grado di superare i confini tra le discipline.
In collaborazione con la John Latham Foundation.
Si ringrazia la Lisson Gallery.
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