Il Gruppo 63, cinquant'anni dopo
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Il Gruppo 63, cinquant'anni dopo
Dal 15 Marzo 2013 al 17 Marzo 2013
Milano
Luogo: Palazzo dei Giureconsulti
Indirizzo: piazza dei Mercanti 2
Orari: venerdì 17.30-20.30; sabato 10.30-19.30; domenica 10.30-17
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 038 220043/ 02 85155873
E-Mail info: enderlin@medariquier.com
Sito ufficiale: http://www.palazzogiureconsulti.it/
Dai libri miniati agli incunaboli, dalle cinquecentine fino ai moderni libri d’artista, dalla letteratura ottocentesca alla grafica contemporanea: un vasto repertorio della storia del libro e della stampa sarà in mostra per tre giorni. E’ un appuntamento con la storia e con la letteratura nelle sue forme più genuine e commoventi quello proposto dall’Alai, l’Associazione Librai Antiquari d’Italia, attraverso pagine cariche di simboli, annotazioni, miniature dai colori raffinati, oltre a preziose rilegature. La mostra, punto d’incontro dei bibliofili di tutto il mondo, accoglie oltre 55 librai antiquari europei e anglo sassoni.
Ricchissimi anche gli interventi previsti: oltre all’inaugurazione affidata a Umberto Eco, che patrocina l’iniziativa, seguiranno approfondimenti sui temi del commercio e del collezionismo libraio a cura dei più importanti esperti del settore. Conclude la fiera l’intervento di Andrea Kerbaker, che presenterà il suo ultimo libro: Lo scaffale infinito (Ponte alle Grazie, 2013).
Una tre giorni all’insegna della migliore espressione dell’antiquariato librario e della più alta tradizione letteraria italiana ed europea, con tavole rotonde e conferenze cui prenderanno parte illustri esperti della cultura editoriale e bibliografica tra cui Umberto Eco.
L’ALAI è lieta di rendere omaggio, nell’anno del cinquantesimo anniversario dalla sua costituzione, al Gruppo 63, con una mostra delle opere dei poeti novissimi che vi aderirono, definendo un decennio cruciale all’interno del panorama narrativo italiano. Tra le prime neoavanguardie europee, il Gruppo 63, con il suo rifiuto dei modelli letterari tradizionali degli Anni Cinquanta, incluso il romanzo neorealista, anticipò intellettualmente la necessità di contestazione globale e collettiva verso schemi immobilizzanti che sarebbe esplosa pochi anni dopo con la rivolta studentesca.
Le 171 opere, molte delle quale impreziosite dalle firme e dalle dediche autografe degli autori, sono state selezionate nell’intento di rappresentare le basi metodologiche e ideologiche dei diversi esponenti e le innovative trasformazioni dei vari generi letterari: dalla poesia sperimentale al «nuovo romanzo», dal teatro di parola allo studio linguistico. In tutti questi ambiti l’idea fondante rimane quella della creazione di un’«opera aperta», citando la definizione di uno tra i più celebri teorici del movimento, Umberto Eco, che con questo termine sintetizzò i desideri espressivi di un’intera generazione di letterati.
Ricchissimi anche gli interventi previsti: oltre all’inaugurazione affidata a Umberto Eco, che patrocina l’iniziativa, seguiranno approfondimenti sui temi del commercio e del collezionismo libraio a cura dei più importanti esperti del settore. Conclude la fiera l’intervento di Andrea Kerbaker, che presenterà il suo ultimo libro: Lo scaffale infinito (Ponte alle Grazie, 2013).
Una tre giorni all’insegna della migliore espressione dell’antiquariato librario e della più alta tradizione letteraria italiana ed europea, con tavole rotonde e conferenze cui prenderanno parte illustri esperti della cultura editoriale e bibliografica tra cui Umberto Eco.
L’ALAI è lieta di rendere omaggio, nell’anno del cinquantesimo anniversario dalla sua costituzione, al Gruppo 63, con una mostra delle opere dei poeti novissimi che vi aderirono, definendo un decennio cruciale all’interno del panorama narrativo italiano. Tra le prime neoavanguardie europee, il Gruppo 63, con il suo rifiuto dei modelli letterari tradizionali degli Anni Cinquanta, incluso il romanzo neorealista, anticipò intellettualmente la necessità di contestazione globale e collettiva verso schemi immobilizzanti che sarebbe esplosa pochi anni dopo con la rivolta studentesca.
Le 171 opere, molte delle quale impreziosite dalle firme e dalle dediche autografe degli autori, sono state selezionate nell’intento di rappresentare le basi metodologiche e ideologiche dei diversi esponenti e le innovative trasformazioni dei vari generi letterari: dalla poesia sperimentale al «nuovo romanzo», dal teatro di parola allo studio linguistico. In tutti questi ambiti l’idea fondante rimane quella della creazione di un’«opera aperta», citando la definizione di uno tra i più celebri teorici del movimento, Umberto Eco, che con questo termine sintetizzò i desideri espressivi di un’intera generazione di letterati.
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