Howard Schatz. Body Power
Dal 28 Maggio 2015 al 07 Giugno 2015
Milano
Luogo: Triennale di Milano
Indirizzo: viale Alemagna 6
Orari: 10-23
Curatori: Biba Giacchetti
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39.02.724341
E-Mail info: info@triennale.org
Sito ufficiale: http://www.triennale.org
Repower presenta Body Power, la prima mostra italiana del grande fotografo americano Howard Schatz, dedicata interamente alla potenza del corpo umano. Alla Triennale di Milano, da giovedì 28 maggio a domenica 7 giugno saranno in mostra circa 40 scatti, un omaggio alla vasta produzione dei 25 anni di attività di Schatz. Le fotografie, il cui allestimento è stato curato da Peter Bottazzi, provengono dai più noti progetti monografici di Howard Schatz: I danzatori di “Dance”, i pugili di “At The Fight” e “Boxing" gli atleti di “Athlete”, i corpi di "Human Body” si incontreranno in una dimensione sognante e surreale nei lightbox che compongono, nello spazio dell’Impluvium, sia l’installazione site specific sia la galleria. Il corpo umano è il protagonista assoluto del lavoro di Schatz, il centro della sua ricerca, che si nutre del movimento nelle forme più estreme, degli studi più sperimentali intorno alla luce e alla potenza cinetica che il corpo umano allenato nel segno dell’arte, o dello sport, è in grado di esprimere. Questa mostra è stata concepita e realizzata da Repower, società svizzera attiva nel settore energetico a livello internazionale, che ha affidato alle immagini di Howard Schatz la campagna di comunicazione 2015. Una collaborazione che si è sviluppata fino a progettare la mostra dell’artista proprio in Triennale, che da aprile 2015 è uno dei padiglioni ufficiali di Expo. Grazie all’impegno di Repower, la mostrasarà aperta a tutti i visitatori con ingresso libero. Un ruolo centrale nella realizzazione di Body Power é stato svolto da Sudest57, agenzia che rappresenta in Italia Howard Schatz, tra gli altri grandi nomi delle fotografia. Biba Giacchetti, fondatrice dell’agenzia, ha ricoperto il ruolo di curatrice della mostra. In mostra è esposta la retrospettiva in due volumi di Howard Schatz “Schatz Images: 25 Years”, che raccoglie il meglio della sua produzione: 32 progetti realizzati negli ultimi 25 anni. Copie autografate in edizione limitata sono disponibili esclusivamente sul sito dell’editore: schatzimages25years-glitterati.com.
Howard Schatz
Howard Schatz è medico specializzato in oftalmologia, con una brillante carriera accademica alle spalle, vissuta tra l’Illinois e la California e incentrata sullo studio della retina. E’ nato nel 1940 e, nel pieno della maturità, ha scelto di lasciare la scienza medica e di trasferirsi a New York per dedicarsi interamente a un’altra impegnativa ricerca, trasformando in una nuova professione quella che era già una grande passione: la fotografia. In 25 anni ha realizzato una vastissima produzione di straordinaria coerenza formale e di altissima qualità tecnica. Oltre ad aver ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, Schatz ha pubblicato circa venti monografie dedicate ai suoi lavori più importanti. Le sue foto sono pubblicate nelle maggiori riviste internazionali, da Time a Vogue, da New Yorker a Photo e sono esposte in alcune delle più prestigiose gallerie pubbliche e private.
Dare corpo al corpo: l’allestimento installazione di Peter Bottazzi
Poche semplici immagini sicure, fondanti, sono quelle che si sono fissate nella mia mente vedendo il lavoro appassionato, senza remore, svolto da Schatz nell'arco della sua carriera in cui indaga, esplora, scandaglia e re-rivela il corpo umano. Un corpo umano che a volte si presenta indagato, sorvolato dalla lente dello studioso, del medico ma allo stesso modo repentinamente interpretato ed esaltato, preparato per balzare fuori da obbiettivi e carta ed invadere il palcoscenico della poesia, della fantasia. Forza, movimento, respiro, gioco, ironia sono le parole chiave che ho voluto fare mie ed usare per raccontare ed incanalare in un unico atto scenico-spaziale la potenza che si riversa copioso da queste sue fotografie. Fotografie che ho pensato essere portatrici di energia, di forza e luce, con cui creare una sintetica quanto immaginifica installazione-coreografia utilizzando due soli elementi fondanti. In primis materializzando un enorme corpo scomposto, frammentato, reinventato e assemblato su 5mt di altezza, fulcro centrale dell'intero spazio. Secondariamente costruire attorno ad esso un anello perimetrale fatto di corpi danzanti a figura intera. Un meraviglioso corpo di ballo che delimita, esalta e dialoga fisicamente con il "ballerino" centrale, impegnato nell'improbabile straniante assolo. Ritengo infine doveroso segnalare che questo progetto è realizzato "solo" ed esclusivamente con le fotografie, null'altro che le immagini selezionate appositamente assieme a Biba Giachetti, ma il come è magia di artigiano teatrante.
Howard Schatz
Howard Schatz è medico specializzato in oftalmologia, con una brillante carriera accademica alle spalle, vissuta tra l’Illinois e la California e incentrata sullo studio della retina. E’ nato nel 1940 e, nel pieno della maturità, ha scelto di lasciare la scienza medica e di trasferirsi a New York per dedicarsi interamente a un’altra impegnativa ricerca, trasformando in una nuova professione quella che era già una grande passione: la fotografia. In 25 anni ha realizzato una vastissima produzione di straordinaria coerenza formale e di altissima qualità tecnica. Oltre ad aver ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, Schatz ha pubblicato circa venti monografie dedicate ai suoi lavori più importanti. Le sue foto sono pubblicate nelle maggiori riviste internazionali, da Time a Vogue, da New Yorker a Photo e sono esposte in alcune delle più prestigiose gallerie pubbliche e private.
Dare corpo al corpo: l’allestimento installazione di Peter Bottazzi
Poche semplici immagini sicure, fondanti, sono quelle che si sono fissate nella mia mente vedendo il lavoro appassionato, senza remore, svolto da Schatz nell'arco della sua carriera in cui indaga, esplora, scandaglia e re-rivela il corpo umano. Un corpo umano che a volte si presenta indagato, sorvolato dalla lente dello studioso, del medico ma allo stesso modo repentinamente interpretato ed esaltato, preparato per balzare fuori da obbiettivi e carta ed invadere il palcoscenico della poesia, della fantasia. Forza, movimento, respiro, gioco, ironia sono le parole chiave che ho voluto fare mie ed usare per raccontare ed incanalare in un unico atto scenico-spaziale la potenza che si riversa copioso da queste sue fotografie. Fotografie che ho pensato essere portatrici di energia, di forza e luce, con cui creare una sintetica quanto immaginifica installazione-coreografia utilizzando due soli elementi fondanti. In primis materializzando un enorme corpo scomposto, frammentato, reinventato e assemblato su 5mt di altezza, fulcro centrale dell'intero spazio. Secondariamente costruire attorno ad esso un anello perimetrale fatto di corpi danzanti a figura intera. Un meraviglioso corpo di ballo che delimita, esalta e dialoga fisicamente con il "ballerino" centrale, impegnato nell'improbabile straniante assolo. Ritengo infine doveroso segnalare che questo progetto è realizzato "solo" ed esclusivamente con le fotografie, null'altro che le immagini selezionate appositamente assieme a Biba Giachetti, ma il come è magia di artigiano teatrante.
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